Come cambierà il modo di viaggiare dopo il Coronavirus? Ecco i trend per il 2021

Scritto da il 13 Gennaio 2021


Eleonora Truzzi, 13 gennaio 2021


I casi di contagio da Covid-19 non si sono ancora arrestati e le limitazioni al turismo che sono state applicate nel corso di buona parte del 2020 non sono ancora venute meno. Questo porta i viaggiatori a livello mondiale a chiedersi come cambierà il modo di viaggiare dopo il Coronavirus.

Secondo i dati raccolti dall’Organizzazione mondiale del turismo nella prima metà dello scorso anno, la perdita del settore turistico globale è stata di 730 miliardi di dollari. A luglio 2020 il settore turistico aveva già registrato un crollo del 70% rispetto all’anno precedente, il quale si è protratto fino alla fine dell’anno. Le previsioni ritengono che una consistente ripresa del settore si registrerà solamente alla fine del 2021. Per quel momento come cambierà il viaggio?

È evidente che le vecchie abitudini sono state sostituite da nuove abitudini maturate durante il periodo pandemico che non abbandoneranno i viaggiatori per i mesi (o forse gli anni) a venire. Ad oggi non è più possibile puntare il dito sulla cartina e scegliere un Paese per proprio gusto personale, così come è difficile prenotare un volo per una data lontana nel tempo. Tuttavia, le abitudini che ne sono derivate non sono affatto negative e lasciano presagire un nuovo modo di viaggiare post Covid-19.

Quando si potrà tornare a viaggiare?

Nella pratica molti Paesi europei avevano riaperto i propri confini già dallo scorso 15 giugno 2020. Tuttavia, la continua crescita dei casi sia nella nostra nazione che nei Paesi dell’area europea porta ogni Stato a gestire i propri confini in modo autonomo.

Inoltre, i Dpcm italiani sconsigliano caldamente tutti gli spostamenti che non siano sostenuti da una valida motivazione. Essendo i viaggi di turismo realizzati senza una effettiva necessità, sono anche i primi ad essere colpiti.

Per quanto riguarda i viaggi extra UE, si sono aperte diverse porte già dopo il 7 agosto 2020. Ogni nazione del mondo regolamenta secondo la propria normativa gli ingressi e per quanto riguarda i voli in uscita dall’Italia vale la stessa considerazione effettuata per l’Europa. È possibile uscire per precise motivazioni quali salute, lavoro, studio, urgenza, legami coniugali, residenza, domicilio, abitazione.

Quando sarà possibile prenotare un nuovo viaggio? Non è possibile dirlo con certezza perché le limitazioni sono ancora in vigore sia in uscita sia in entrata (per molti Stati). Per rimanere aggiornati sulle novità in tempo reale ogni viaggiatore dovrebbe consultare la sezione Viaggiare Sicuri della Farnesina, la quale riporta scheda per scheda le informazioni utili su ogni Paese del mondo.

Per riuscire a viaggiare nel 2021 la parola d’ordine è “flessibilità”, ecco quali saranno i trend di viaggio dopo il Coronavirus.

Continueranno i viaggi on the road

I viaggi itineranti sono stati una prerogativa del 2020 e si confermano un trend che proseguirà nel corso del 2021. Volare attraverso i confini è diventato difficile, ecco quindi che molti hanno deciso di attraversarli via terra con auto, camper, van o roulotte.

come cambieranno i viaggi dopo il coronavirus

Il viaggio on the road dà la possibilità a chi lo compie di vivere ogni singolo momento sulla strada e non solo di agognare la destinazione. In un momento di incertezza in cui non si ha l’assoluta certezza di raggiungere la meta, è meglio godersi appieno il percorso per raggiungerla.

Questa tipologia di viaggio offre numerosi benefici come la possibilità di aggiungere tappe, fermarsi più a lungo presso le comunità locali, assaporare le tradizioni, conoscere persone nuove e, soprattutto, spostarsi lentamente. La vita diventa sempre più frenetica e a volte è necessario fermarsi per ritrovare un equilibrio mentale e fisico.

Meno quantità ma più qualità

La facilità di spostamento raggiunta nei decenni passati ha indotto molte persone a macinare migliaia di chilometri all’anno. Almeno per il corso del 2021 questa abitudine sarà difficile da realizzare, ecco perché molti viaggiatori rinunceranno a un po’ di chilometri prediligendo una meta sognata da sempre.

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Invece di collezionare timbri sul passaporto, quest’anno si collezioneranno emozioni. I viaggi saranno più lunghi e mirati a obiettivi di una vita come conquistare una cima, vedere l’aurora boreale o la barriera corallina.

Vedersi privare della propria libertà di spostamento e di scelta ha spinto molte persone a prendere in mano la propria vita – appena sarà possibile – per fare tutto ciò che hanno rimandato nel corso degli anni.

Ritiri nella natura

Dopo aver trascorso molti mesi in isolamento, la natura è diventata una grande attrattiva per molti viaggiatori. Il desiderio di aria pura, sole e spazi aperti con paesaggi memorabili sarà la stella polare nella scelta della loro prossima meta.

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Complice l’abuso di dispositivi tecnologici che si è reso necessario nel corso del 2020 per studiare, lavorare e trascorrere il tempo libero, i viaggiatori che si sono sentiti poco equilibrati a livello fisico e mentale cercano benefici naturali come il contatto con le piante o l’acqua.

L’uomo, nel suo percorso di civilizzazione, si è progressivamente allontanato dall’ambiente chiudendosi in città di cemento e vetro. Oggi la necessità di tornare alle origini del proprio essere si fa sentire forte come una necessità. Per soddisfarla nel corso del 2021 saranno predilette vacanze in campeggi e glamping.

Secondo la prima edizione del Travel Trend Report 2021 realizzato da Vrbo, esperto di case vacanza che conta all’attivo più di 2 milioni di proprietà, le destinazioni in prossimità di laghi e fiumi riceveranno un notevole aumento di popolarità.

Valorizzazione delle piccole comunità

Il turismo sta investendo sulle piccole comunità, come i borghi, e lo dimostrano gli stanziamenti economici da parte delle Regioni per riqualificare i borghi storici. Sono molti i viaggiatori che prediligeranno mete poco conosciute vicino a casa e le metteranno al primo posto rispetto a viaggi più lontani e impegnativi.

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I viaggiatori possono fare la differenza in queste piccole realtà che hanno sempre vissuto di artigianato locale e turismo. I borghi sono le mete perfette per le famiglie che vogliono allontanarsi dalla città e riscoprire antichi stili di vita.

Maggiore attenzione ai viaggi sostenibili

Alla domanda come cambierà il modo di viaggiare dopo il Coronavirus, la risposta automatica è una maggiore attenzione all’ambiente. Durante i periodi di lockdown tutto il mondo ha registrato una minore emissione di CO2 nell’aria e un considerevole miglioramento della qualità dell’aria, della limpidezza dei corsi d’acqua e, in generale, un’esplosione della natura che era stata schiacciata sotto il peso della produzione e delle attività umane.

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Il settore turistico in generale si sta rivelando particolarmente attento alla questione ambientale e diversi Paesi prenderanno provvedimenti limitando le giornate di volo così da impattare meno sull’ambiente.

In generale, si è registrata un’attenzione alla sostenibilità da parte di tutta la popolazione. I viaggiatori si muoveranno in modo più consapevole nelle mete scelte per non turbarne gli ecosistemi.

I prossimi viaggi includeranno quindi esperienze indimenticabili, a contatto con la natura, e in grado di spazzare via le preoccupazioni e le inquietudini del periodo pandemico.

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