Verona, il giovane direttore Santonja al debutto con la musica di Strauss

Scritto da il 19 Aprile 2023

Venerdì e sabato sarà di scena a Verona il neo Direttore Ospite Principale alla Sinfonica di Milano Jaume Santonja, che dirigerà un concerto dedicato a Strauss 

 

Santonja

Ufficio Stampa “Arena di Verona”, EnneVi foto

 

Il concerto di questo fine settimana a Verona presenta, con organico imponente, un viaggio negli stili compositivi del bavarese Richard Strauss (1864-1948): figlio del primo corno dell’Orchestra del Teatro di Corte di Monaco, fu enfant prodige, pianista, compositore, direttore, massimo autore di poemi sinfonici a fine ‘800, quindi massimo operista della prima metà del ‘900, forse unico vero “rivale” di Puccini.Si inizia da quello che fu il suo primo, e più tormentatamente rielaborato, poema sinfonico: Macbeth (1886-’92), mai eseguito nelle stagioni al Filarmonico.

L’ispirazione ovviamente è la più cupa delle tragedie di Shakespeare: il rispetto per la fonte letteraria spinse l’esuberante Straussad una composizione rigorosa, forse meno avventurosa rispetto ai grandi gesti orchestrali dei coevi Don Juan e Morte e trasfigurazione.

I venti minuti del brano (che sarà eseguito nella sua terza e definitiva versione), denso e compatto, si articolano sullo sviluppo di due temi principali, rappresentanti il protagonista e la sua Lady.Ancora più rara è l’esecuzione del breve frammento sinfonico dall’opera Feuersnot (1901), definito Scena d’amore: quella tra il protagonista Kunrad, che nella notte “dei fuochi” di San Giovanni, si innamora di Diemut, figlia del borgomastro, e la seduce.

L’opera, ispirata per soggetto e atmosfere ai Maestri Cantori di Wagner, è il secondo giovanile cimento di Strauss nel teatro musicale.

La portata rivoluzionaria delle sue opere sarebbe arrivata coi titoli successivi, a cominciare dalle espressioniste Salome (da Wilde)ed Elektra (prima collaborazione con Hugo von Hofmannsthal).   Il frutto più fortunato del lavoro a quattro mani col poeta e drammaturgo Hofmannsthal arrivò nel 1911 con Il Cavaliere della rosa (Der Rosenkavalier), di cui verrà proposta l’ampia Suite per orchestra op. 59, una sorta di riassunto orchestrale con i temi più celebri dell’opera in sequenza quasi narrativa: l’incipit dei corni, la presentazione della rosa, il valzer del barone Ochs, il terzetto e il valzer dell’atto finale, sapientemente intrecciati da Strauss con finissima orchestrazione.

Sono innumerevoli infatti i giochi di timbri nella commedia musicale, che racconta un’immaginaria vicenda dell’aureo ‘700 con il moderno valzer e l’indolente nostalgia della finis Austriae.

 

Il giovane direttore

 

 

A dirigere l’ambizioso programma monografico, che impegna ottantacinque professori dell’Orchestra della Fondazione Arena di Verona, è il giovane Jaume Santonja, trentenne percussionista, formatosi come direttore tra la natia Spagna, i Paesi Bassi e l’adottiva Inghilterra, dove è stato a lungo assistente a Birmingham.

Da pochi mesi è Direttore Ospite Principale alla Sinfonica di Milano e con questo concerto fa il suo esordio a Verona. Il 6°concerto è dedicato alla memoria di Franco Serpa (1931-2022), illustre musicologo e accademico che ha rivolto molti dei propri scritti allo studio dell’opera di Richard Strauss, anche con testi originali per i programmi di sala di Fondazione Arena di Verona.

 

Santonja

Ufficio Stampa “Arena di Verona”, foto di Neus Albero

 

La primavera sinfonica veronese esplora ogni settimana la grande musica dal Barocco alla Contemporaneità con grandiinterpreti di oggi e giovani talenti di rilievo internazionale.

Il 6° concerto sinfonico debutta venerdì 21 aprile alle 20 e replica sabato 22 aprile alle 17. È possibile acquistare biglietti singoli per l’evento di Santonja ed esplorare la ricca primavera sinfonica veronese con i nuovi mini-carnet da 3 serate al link: per farlo Clicca QUI.

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