TRA ARRIVI E PARTENZE SI E’ PERSA LA VIRTUS
Scritto da Lucio Bertoncelli il 25 Ottobre 2021
Dopo due mesi tumultuosi in cui, nonostante gli avvenimenti, la Virtus era riuscita a mantenere la concentrazione, a Napoli è andata in scena una versione brutta copia della squadra campione d’Italia.
Che prima o poi dovesse succedere che le assenze e la necessità d’inserire giocatori nuovi condizionassero il rendimento della squadra era fin troppo facile da prevedere.Nel basket d’alto livello non si può improvvisare nulla perchè, specie nel campionato italiano, anche le squadre più forti possono perdere con qualunque avversaria.
Lo scorso anno il parquet Virtussino è stato terra di conquista per parecchie squadre di seconda fascia (per intenderci che alla fine non hanno avuto accesso ai play off) e i problemi sono iniziati subito perchè l’Eurocup iniziò contestualmente al campionato.
Quest’anno ci sono state tre settimane senza coppe e tutto è filato liscio, poi al primo turno ecco la sconfitta.
Si potrà dire che oggi il roster è molto più profondo, verissimo, ma con tre assenze come Mannion, Teodosic e Jaiteh significa togliere il 30 % di rotazioni concentrate in regia e sotto canestro. Inoltre Sampson e Cordinier hanno fatto miracoli entrando nei meccanismi di gioco come se fossero alla Virtus da mesi ma alle prime serie difficoltà sono affiorati gli inevitabili problemi.
La Gevi ha giocato ieri la partita dell’anno, Pino Sacripanti un coach tra i più esperti della seria A, ha avuto una settimana di tempo per preparare questa gara e ha studiato bene i pregi e i difetti degli uomini di Scariolo. La Virtus per la prima volta quest’anno non ha potuto correre come predilige. Ha saputo, il tecnico Canturino, toccare le corde giuste dei suoi giocatori per far scattare la prestazione super che tutti sognano. I suoi uomini chiave sono andati tutti oltre le proprie medie al tiro e a rimbalzo, ciò significa che hanno dato più del 100% delle loro possibilità.
Alcuni giocatori Virtussini, sopratutto i meno avvezzi al nostro campionato, hanno probabilmente sottovalutato l’impegno, hanno approcciato la gara in modo troppo “soft” mettendo in fiducia i Campani Non si può dire che tra i bianconeri qualcuno abbia deluso completamente, purtroppo hanno giocato bene a tratti ma mai tutti insieme. L’unico veramente positivo per tutti i minuti d’impiego è stato Kyle Weems che ha tentato a più riprese di scuotere gli altri e caricarsi la squadra sulle spalle.
Purtroppo a Scariolo e al suo staff sono venuti meno i punti di forza che avevano consentito le otto vittorie consecutive in altrettante gare della stagione. La spia della riserva, e non è la prima volta, ha iniziato a lampeggiare a fianco del n. 6, Alessandro Pajola ha letteralmente la lingua fuori, tira la carretta tra play off scorsi, nazionale, olimpiadi e questa stagione da 4-5 mesi con una sosta di 15 giorni a metterla bene.
Il rientro di Mannion e Teodosic diventa a questo punto indispensabile per non spremere troppo il ragazzo Anconetano.
Capitolo Alexander : tutti sono consapevoli che lo Statunitense non è un play maker, Scariolo lo sta utilizzando in quel ruolo facendo di necessità virtù. Quanto prima lo dovrà riportare a fare ciò che sa fare (guardia tiratrice) per il bene suo e della Virtus.