L’Ora Rossa – Il Sindaco di Masi Torello e Coordinatore dei Tributaristi Riccardo Bizzarri a Radio 5.9: “Lo Stato dovrebbe avere più fiducia dei cittadini. Il privato trainerà il pubblico, burocrazia problema vero dell’Italia”

Scritto da il 27 Maggio 2020

A “L’Ora Rossa” di questa sera è intervenuto il Sindaco di Masi Torello, Comune della provincia di Ferrara, e Coordinatore Nazionale Centro Studi Tributaristi, Riccardo Bizzarri, per fare il punto sulle misure messe in campo dal Governo, dal punto di vista economico, nell’attuale fase due:

“La fase due nel Comune di Masi Torello, città della quale ho l’onore di essere Sindaco, fortunatamente procede senza nuovi contagi con una tendenza positiva simile alla fase uno, il nostro è stato, fortunatamente, un territorio poco colpito dal coronavirus.  

Attraverso le due dirette settimanali, del nostro canale YouTube “Fisco Channel“, mi ha permesso di toccare con mano la grande differenza fra Governatori delle Regioni e Governo centrale. I primi, a prescindere dalla forza politica d’appartenenza, hanno dato dimostrazione di grandi capacità e mano ferma, rispetto ad un Governo risultato impacciato, titubante ed incerto. Possiamo dire che senza l’apporto delle Regioni questa fase due non sarebbe iniziata in modo positivo: ci siamo basati sulla forza di questi uomini politici e dirigenti che hanno dato una grossa mano per porre le basi di una reale ripartenza.

Quanto detto prima di me da Luca Telese non mi trova d’accordo: l’Italia non ritengo si sia mossa meglio di Nazioni come Francia, Regno Unito e Germania, che non hanno ceduto alla tentazione di paralizzare il mondo produttivo per chiudere tutto il Paese affidandoci alla speranza di una seconda fase di rilancio. Sono scettico anche sui fondi previsti dal “Recovery Found” i cui dettagli sono tutti da comprendere. Va sottolineato come i soldi veri, messi in campo da parte dello Stato, non siano ancora arrivati: per il momento i cittadini hanno beneficiato con maggiore rapidità delle di risorse erogate dagli enti locali o regionali.

Abbiamo impiegato circa 120 giorni per mettere in campo, quando ancora non era all’orizzonte il coronavirus, 29 miliardi fulcro della nuova manovra economica 2020. Mi chiedo come sia possibile, dopo aver già messo sul piatto 50 miliardi 25 dei quali ancora non pervenuti, concepire la nuova manovra di bilancio per il 2021.

Io credo gradualmente torneremo alla nostra normalità verso il mese di settembre. Mi spaventano le tempistiche della “macchina pubblica”: ancora una volta, per avere un fine 2020 quantomeno tollerabile in termine di perdite, dovremo affidarci allo slancio ed alle sole forze del “privato”.

Lo Stato non ha fiducia del cittadino: per questo la burocrazia in Italia è cosi articolata e di conseguenza lenta. Dell’attuale esecutivo io stimo, per qualità di comunicazione e manovra, il Prefetto e Ministro Lamorgese la quale recentemente ha espresso il proprio disaccordo per la proposta del Ministro Boccia in merito ai famosi 60mila assistenti civici.

L’attacco alla categoria dei commercialisti italiani da parte di Roberto Saviano ospite di Fabio Fazio mi ha rattristato: nel nostro Paese non ci sarebbe mai stata una reale digitalizzazione senza la nostra categoria. Siamo stati, anche in piena emergenza, al fianco degli imprenditori italiani, chi sbaglia paga individualmente ma generalizzare attaccando tutta una categoria l’ho trovato scorretto.”

Ogni giorno alle ore 19.00, dal lunedì al sabato,  “L’Ora Rossa” vi terrà aggiornati sulle novità riguardanti l’emergenza dando voce ad amministratori locali, medici, imprenditori e giornalisti che ci racconteranno, da tutte le parti d’Italia, ciò che stanno affrontando in questo momento.

Riascolta l’intervista completa


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