FSL – Spettacolo, intervista a Ricky Lugli di Anderblast e RAMBLA Records: “Mondo della musica bloccato, restiamo attivi grazie alle piattaforme digitali”

Scritto da il 23 Dicembre 2020


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Anderblast è un duo nato nel 2013 composto dai Dj e produttori di musica elettronica Riccardo Lugli e Filippo Guidetti, entrambi classe 1991. Nel corso degli anni la loro musica è stata rilasciata su importanti etichette discografiche quali “Toolroom Records”, Size Records (etichetta di proprietà di Steve Angello membro degli Swedish House Mafia).

I loro brani sono stati suonati nei più importanti festival, dal Tomorrowland in Belgio al Sensation White in Giappone. Alla fine del 2017 decidono di aprire la propria etichetta discografica “RAMBLA Records”.

 

L’intervista a Ricky Lugli di Anderblast

(da sinistra: Riccardo Lugli e Filippo Guidetti)

Negli ultimi anni come Anderblast e con l’etichetta RAMBLA Records avete portato avanti importanti collaborazioni in Italia e all’estero, come ha impattato il covid sul vostro lavoro?

Il Covid ha sicuramente avuto un impatto negativo sul mondo della musica, ovviamente la chiusura delle discoteche non ci ha permesso di fare il nostro lavoro: far ballare le persone.

Ma questa non è l’unica conseguenza negativa, la nostra etichetta RAMBLA Records rilascia brani da club, con la chiusura delle discoteche anche la promozione e la riproduzione di questo genere musicale ne ha risentito.

La sola fonte di guadagno reale, in questo momento, avviene grazie allo streaming e alle vendite sulle piattaforme digitali (Spotify, iTunes, ecc…).

Cosa pensi sarebbe giusto fare per sostenere il settore dello spettacolo?

In questo momento in cui è impossibile organizzare e partecipare a spettacoli ed eventi dal vivo, essendo per loro natura momento di assembramento e aggregazione, penso debbano essere le emittenti televisive, le radio e le piattaforme web a promuovere e sostenere gli artisti e la loro equipe (addetti ai lavori, editori e promoter).

Potrebbero essere organizzati concerti o spettacoli in cui l’artista e il pubblico sono separati da uno schermo.

Si è dibattuto molto sull’apertura delle discoteche durante l’estate, cosa ne pensi?

Penso che aprire le discoteche durante l’estate sia stato un errore. Le discoteche sono nate per far divertire le persone, farle ballare e stare insieme, con leggerezza. In questo momento non è possibile fare tutto ciò.

A mio avviso le istituzioni avrebbero dovuto sostenere maggiormente questo settore, come è stato fatto in altri paesi tra cui Francia e Regno Unito, piuttosto che permettere di aprire con regole di difficile applicazione.

 

 


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