5 tipi di viaggio che diventeranno popolari dopo il lockdown

Scritto da il 17 Novembre 2020


Eleonora Truzzi, 17 novembre 2020


I viaggiatori stanno scalpitando per potersi rimettere in viaggio dopo la breve parentesi goduta durante l’estate. Il mondo del turismo ha subito un enorme cambiamento nel corso del 2020. Molte frontiere sono ancora chiuse, l’accesso ai voli è limitato e molti luoghi di interesse culturale sono chiusi al pubblico per evitare il proliferare del virus COVID-19.

Non solo il settore turistico è mutato, ma è cambiato anche il modo di viaggiare delle persone. L’impossibilità di entrare nei Paesi desiderati, la difficoltà di utilizzo dei mezzi di trasporto e i numerosi controlli che vengono effettuati per la salute hanno portato i viaggiatori a riconsiderare totalmente il proprio modo di viaggiare.

Come saranno i viaggi dopo il lockdown? Per alcuni viaggiare significherà trovare un modo di spostarsi sostenibile, per altri sarà una ricerca all’interno di se stessi. E ancora, alcuni torneranno alla tipologia più ancestrale di viaggio, quello a piedi, mentre altri rivisiteranno il mito degli hippie vivendo alla giornata e godendosi quella libertà che ora ha acquisito più valore di qualsiasi altro diritto.

Come il lockdown ha cambiato il modo di viaggiare? Quali saranno le tipologie di viaggio che diventeranno popolari quando potremo nuovamente spostarci per il mondo? Scopriamole insieme.

tipi di viaggio popolari dopo il lockdown

1.   Viaggi on the road

Jack Kerouac diceva, nel suo più celebre romanzo “Sulla strada”, che “Basta seguire la strada e prima o poi si fa il giro del mondo. Non può finire in nessun altro posto, no?”.

Il fascino dei viaggi on the road ha conquistato intere generazioni. In passato i ragazzi lasciavano gli studi per visitare i continenti, zaino in spalla, facendo l’autostop quando l’autostop era ancora un mezzo sicuro per viaggiare. Ma i road trip erano anche quelli degli hippie che mettevano in moto vecchi van e si riunivano per godersi la vita.

I viaggi on the road emanano un senso di avventura e, soprattutto, di libertà. Ecco perché saranno una delle tipologie di viaggio più in voga quando sarà terminato il lockdown.

Durante il corso dell’estate 2020 ne abbiamo già avuto un assaggio. Coppie di giovani, famiglie con bambini, anziani con animali hanno acquistato o noleggiato camper per riprendersi la libertà che gli era stata negata per tanti mesi.

Grazie ad un viaggio on the road puoi visitare realmente un Paese, ammirando i cambi di paesaggio, di architettura nelle case e di lingua nelle popolazioni.

2.   Campeggio

Addormentarsi sotto ad una cattedrale di piante, cullati solo dai suoni degli animali, sembra un ottimo modo di viaggiare.

Dopo tanti mesi trascorsi tra le mura domestiche, uno dei bisogni primari dei viaggiatori sarà quello di tornare alle origini. Questo significherà stare molto più a contatto con la natura, con le piante e con gli animali. Il campeggio, sia che venga vissuto in camper o in tenda, è una tipologia di viaggio all’aria aperta che trasmette un profondo senso di appartenenza.

Andare in campeggio permette alle coppie di allontanare la frenesia e lo stress della vita lavorativa in città, per dedicarsi a passeggiate o alla preparazione dei pasti all’aperto. Consente alle famiglie con i bambini di farli giocare in libertà nella natura, distogliendoli dai dispositivi tecnologici che oggi rappresentano un muro all’interno delle case. Infine, gli animali sono spesso ben visti nei campeggi e questo permette di far svagare anche gli amici a quattro zampe.

Il campeggio non significa per forza mancanza di confort. Se sei un tipo avventuroso puoi optare per la tenda, ma se non vuoi rinunciare alle comodità di una casa puoi affittare una casetta mobile o un bungalow.

Il campeggio ti permette di concentrarti sulle bellezze della vita come l’importanza di stare a contatto con la natura, trascorrere del tempo con le persone amate e cucinare all’aperto.

3.   Viaggi nei Parchi nazionali

Noi siamo molto fortunati perché l’Italia è piena di Parchi nazionali, così come tantissimi altri Paesi in tutto il mondo. Se sei un cittadino, una delle modalità che preferirai una volta finito il lockdown sarà proprio quella di un viaggio nella natura incontaminata. A differenza della modalità vista prima, nei Parchi nazionali non hai piazzole ben curate o aiuole, ma solo la potenza della natura.

I vantaggi dei viaggi nei Parchi nazionali sono innumerevoli. Oltre alla pace mentale che porta la vista della natura, puoi svolgere attività fisica. Nel momento in cui si pianifica un viaggio di questo tipo, è bene studiare i percorsi di trekking disponibili e verificare la loro difficoltà.

Nei Parchi nazionali italiani esistono percorsi per ogni preparazione ed età. Se sei un amante del trekking puoi sfruttare il prossimo viaggio per provare un’avventura più impegnativa del solito come, ad esempio, una ferrata. Mentre per le famiglie sono consigliabili percorsi più pianeggianti, che possano essere affrontati anche da bambini e animali da compagnia.

Noterai che le persone che scelgono questa tipologia di viaggio sono più rilassate, più aperte verso il prossimo.

4.   Cammini

Tra i viaggi che diventeranno popolari dopo il lockdown troviamo la modalità più ancestrale in assoluto, il cammino. Gli uomini si spostano da un continente all’altro camminando fin dalla preistoria e, se questa tipologia di viaggio si era andata perdendo nei confort creati dalla tecnologia, oggi si cerca proprio un ritorno alle origini.

Chiusi nelle nostre case, durante il lockdown, ci siamo resi conto di possedere davvero troppo. Quel troppo è proprio ciò che ci impedisce di sentire il brivido che deriva dall’avventura, che percepiamo quando capiamo che riusciamo a cavarcela da soli o che proviamo quando la vita ci mette di fronte piccole o grandi difficoltà.

Perciò saranno molti i viaggiatori che si metteranno in cammino, anche per diversi mesi, per compiere percorsi famosi (come, ad esempio, il Cammino di Santiago) o itinerari creativi (attraverso l’Europa o, perché no, fino all’Asia o in America).

5.   Viaggi spirituali

L’isolamento non è una condizione normale per l’essere umano che, per definizione, è un animale sociale. La graduale perdita di motivazione e di interesse per la quotidianità sta portando sempre più persone ad un cambiamento. Se prima sentivamo di poter vivere per cento anni, oggi questa sicurezza ha iniziato a vacillare e molti si sono guardati dentro, rimescolando le proprie priorità.

Ecco allora che tra i tipi di viaggio che diventeranno popolari dopo il lockdown troveremo anche i viaggi spirituali.

Le mete in cui è possibile compiere viaggi spirituali sono le più disparate. Molto gettonati saranno gli ashram in India dove è possibile imparare la meditazione, oppure i centri yoga a Bali, in Indonesia. Chi ama il Giappone potrà provare l’esperienza di dormire in un monastero e chi non ha problemi di altitudine potrà recarsi fin nelle terre incontaminate del Tibet.

Lo scopo di questi viaggi è di imparare pratiche antiche come l’uomo che permettano di riconnettersi con la parte intima di sé, quella più autentica, per ritrovare l’equilibrio della mente.

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