L’Ora Rossa – Il vicedirettore de Il Post Francesco Costa a Radio 5.9: “La burocrazia sta bloccando l’Italia, investire sulla digitalizzazione”

Scritto da il 18 Maggio 2020

A “L’Ora Rossa” di questa sera è intervenuto Francesco Costa, giornalista e vicedirettore de Il Post che ha recentemente pubblicato il libro “Questa è l’America. Storie per capire il presente degli Stati Uniti e il nostro futuro” (Mondadori), per un commento sulla fase due in Italia e sull’impatto sullo scenario politico ed economico globale di questa emergenza sanitaria:

“La crisi si è fatta sentire in modo molto pesante, sia a livello economico che sanitario negli Stati Uniti, sono, per numeri assoluti, il paese al mondo con più contagi registrati e con più morti.  La rete di welfare, non è efficace come quella europea, ci sono 30 milioni di americani che nell’ultimo mese e mezzo hanno chiesto un sussidio di disoccupazione. Il lockdown avrà conseguenze su tanti fronti: la Cina ad esempio, attraverso la “diplomazia delle mascherine”, donando aiuti non tanto per generosità, sta cercando di rinsaldare svariate alleanze ricostruendo la propria immagine. La politica degli States, con la linea varata dalla presidenza Trump, è sostanzialmente basata sul disinteresse per quando accade nel resto del mondo a patto che non tocchi direttamente i loro interessi. Quando pensiamo agli Stati Uniti dobbiamo tener presente che parliamo di stai molto diversi tra loro, complessi e con grandi differenze. 

Il giornalismo ha perso, per sue responsabilità, in Italia, buona parte della sua reputazione. Questo va ricercato nella particolare attitudine ad avere rapporti di complicità e di eccessiva vicinanza alla politica. La strada da perseguire ritengo sia da ricercare nella qualità degli articoli e delle notizie, con un costo lievemente maggiorato richiesto al pubblico. Posso testimoniare che i lettori, una volta consapevoli di leggere contenuti di qualità, non sono contrari a pagare qualcosa in più riconoscendone il valore.

La mancanza di interventi in materia economica nei confronti di cittadini ed imprese non è una percezione ma è realtà. Mi spiego meglio: il Governo italiano non ha fatto, in termini di stanziamenti, meno rispetto ai partner europei, ma i rallentamenti generati dall’imponente macchina burocratica hanno provocato una lentezza ed un colpevole ritardo nelle erogazioni. Ritengo che per far ripartire il Paese il prima possibile sia fondamentale investire sulla digitalizzazione, anche a livello imprenditoriale. Il lockdown ha sottolineato un grave ritardo rispetto agli altri paesi da limare nel minor tempo possibile. Nei rapporti fra stati questa emergenza ha accelerato le tendenze giù mostrate nei mesi antecedenti. Non sono cambiati i rapporti di forza: l’Italia, in mancanza di crescita da oltre 20 anni, rischia di uscire dal circuito delle economie più importanti del pianeta.

E’ necessario, volgendo lo sguardo alle generazioni più giovani, far ripartire il sistema scolastico fermato completamente soltanto in Italia ed in Spagna. Dal punto di vista dello sviluppo psicofisico, l’assenza dello strumento scuola rischia di rallentare il loro processo di crescita e, specialmente dovendogli lasciare un Paese immerso in tante incertezze, questa situazione non può essere accettabile.”

Ogni giorno alle ore 19.00 e la domenica alle ore 15.00 “L’Ora Rossa” vi terrà aggiornati sulle novità riguardanti l’emergenza dando voce ad amministratori locali, medici, imprenditori e giornalisti che ci racconteranno, da tutte le parti d’Italia, ciò che stanno affrontando in questo momento.

Riascolta l’intervista completa


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