La Virtus : per la volata finale serve anche Dobric
Scritto da Lucio Bertoncelli il 25 Aprile 2024
La Virtus ha tutte le possibilità di finire la stagione regolare al 1° posto, per i play off serve anche Lomazs ma sopratutto Dobric
Nella foto Virtus di Matteo Marchi : Ognijen Dobric ala piccola della Virtus (in patria soprannominato “il cobra”)
La situazione con due partite da disputare
Dopo una corsa di attesa in cui per qualche mese è rimasta nell’ombra, ma mai sotto il quarto posto, la Virtus in vista della dirittura finale ha preso il comando della classifica di Lba e, a due giornate dal termine, ha tutte le possibilità di finire davanti a tutti. Questo è quanto desideravano i suoi tifosi, ovviamente oltre a giocatori, tecnici e proprietà ben sapendo però che quanto successo nella scorsa stagione non è la norma.
Essere primi ed avere le “belle” in casa è un vantaggio per vari motivi, ma la storia dei play off insegna che in molti casi non serve. La Virtus vinse nel 2021 partendo da terza dietro Brindisi e Milano, poi ha perso in finale sia partendo prima (2022) che seconda (lo scorso anno). Il primo turno dei play off di Eurolega, per restare all’attualità, ha visto prevalere al primo turno in casa soltanto il Real Madrid, Panathinaikos, Monacò e Barca hanno perso il primo round tra le mura amiche (stasera e domani sera gara 2). Insomma il fattore campo è importante ma non è un dogma , tuttavia la Virtus dovrà fare di tutto negli ultimi 80′ per mantenerlo e, visto che domenica al Forum va in scena Milano – Brescia è molto probabile che le Vnere siano come minimo al secondo posto o dietro a Brescia o dietro a Milano.
La Virtus è attesa domenica a Tortona dalla Bertram e concluderà in casa contro la Dolomiti energia Trento, nel turno successivo. Inutile dire che non saranno impegni facili, d’altronde anche in Lba non c’è mai niente di facile, tuttavia le concorrenti stanno peggio quindi bisogna guardare al futuro con fiducia.
Per la volata finale sarà importante chi ha giocato meno
A questo punto della stagione le carte sono tutte sul tavolo e ci sono poche novità da scoprire. L’aggiunta di Valentine a Milano è tutta da decifrare anche perchè col regolamento Lba se gioca lui qualcun altro andrà in tribuna. Più o meno lo stesso vale per la Virtus anche se la squadra di Banchi avrebbe due carte da mettere sul tavolo tenute fin qui parzialmente nascoste. Rihard Lomazs e Ognijen Dobric sono stati per svariati motivi ai margini delle rotazioni di Banchi, le cause sono state più volte rappresentate dal coach in varie interviste e in risposta a domande in sala stampa.
Per Lomazs, nazionale Lettone e quindi ben conosciuto a Banchi, le difficoltà sono state individuate nella impossibilità, col calendario così fitto d’impegni, di allenarsi coi compagni e quindi d’inserirsi al meglio nei meccanismi collaudati della squadra tenuto conto che Lomazs era alla prima esperienza in Eurolega.
Per Ognijen Dobric arrivato all’inizio della stagione, il problema è più complesso. Il Serbo arrivato a Bologna con un curriculum importante costituito da quasi 100 gare in Eurolega (media 10 punti partita), titolare inamovibile della nazionale serba vice campione del mondo, ha subito due infortuni seri a entrambe le caviglie : il primo dopo 2′ della finale mondiale e l’altro a gennaio in campionato. Pertanto il suo impiego e di conseguenza il suo rendimento sono stati condizionati dai problemi fisici. In diverse occasioni il coach ha spiegato che il recupero dall’infortunio stava presentando delle criticità “lo vedo claudicante” e “gioca sul dolore” le affermazioni più forti.
Da allora sono trascorsi due mesi e nel frattempo il Serbo ha avuto, assente Cordinier, quasi 25′ nella sfortunata prova contro il Panathinaikos fornendo una prestazione molto convincente solo appena inferiore a quella casalinga e vittoriosa con l’EA7 in cui ebbe +14 di valutazione in poco più di 20′. L’Eurolega ormai è terminata e adesso si dovrà fare i conti col 6+6 nel roster pertanto da straniero l’impiego del “Cobra” (soprannome dei suoi tifosi in Patria) è strettamente legato, inutile girarci attorno, a quello di Isaia Cordinier. I due, pur con diverse caratteristiche, sono due ali piccole di grande dinamismo, tra i migliori difensori dell’Eurolega e questo permetterebbe a Banchi di difendere fortissimo sul perimetro. Purtroppo nei play off ne giocherà uno alla volta essendo i sei stranieri da scegliere tra Cordinier, Lundberg, Dobric, Lomazs, Shengelia, Mickey, Zizic, Dunston.
Di questi 2 dovranno forzatamente accomodarsi dietro la panchina, vedremo le scelte di Banchi che, fin qua, ha stupito tutti con scelte imprevedibili, specie nelle occasioni in cui al “Cobra” ha riservato 10 – 15 secondi.