La Pasqua è l’evento che ha cambiato le sorti dell’umanità
Scritto da Redazione il 17 Aprile 2022
La riflessione sul Vangelo di domenica 17 aprile 2022, in occasione della Santa Pasqua, del Vescovo Emerito di Carpi Francesco Cavina:
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“Celebriamo oggi l’evento che ha cambiato le sorti dell’umanità: la resurrezione di Cristo. Se l’esito finale della vita di Gesù fosse stata la morte, la sua esistenza si sarebbe rivelata inutile ed insensata.
Ma che cosa significa che Gesù è risorto? Significa che la morte ed il sepolcro non hanno potuto trattenere nel loro abbraccio il Figlio di Dio. Egli, infatti, apparve e si mostrò vivo a Maria Maddalena, alle donne, agli apostoli, a oltre 500 persone a Gerusalemme e da ultimo a Saulo di Tarso.
Le parole cariche di novità che Gesù aveva detto e i miracoli che egli aveva compiuti nella sua vita terrena avevano fatto trasparire la sua divinità, ma questa si è manifestata definitivamente e pienamente nella resurrezione.
Cristo, che ha vinto la morte, è vivo e in quanto tale è nostro contemporaneo. È presente ad ogni momento e in ogni luogo della storia. Egli è anche “qui”, “ora” e bussa alla porta della vita di ciascuno di noi. Scrive Sant’Ambrogio:
“Oggi, mentre sto parlando, Cristo è con me; è in questo punto, è in questo momento; e se un cristiano sta adesso parlando in Armenia, là Gesù è presente” (Exp. In Lucam, II,13).
È questa la caratteristica fondamentale che distingue la religione cristiana da qualsiasi altra religione: Dio è con noi, Dio è nostro compagno di viaggio; è l’Amore che custodisce la nostra vita; è l’Amico che è continuamente al nostro fianco.
“Che necessità c’era – si domanda ancora Sant’Ambrogio – che Cristo assumesse la carne, salisse sulla croce, gustasse la morte, venisse sepolto e risorgesse, se non per la tua Risurrezione?” (Explanatio Simboli, 6).
Gesù in definitiva risorge per noi.
In questo giorno ci auguriamo: “Buona Pasqua”. Ma la Pasqua è “buona” soltanto se la resurrezione di Cristo diviene la nostra Pasqua. E tutti abbiamo bisogno di risorgere perché tante sono le morti presenti nella nostra vita che attendono la resurrezione.
Solo Cristo è in grado di liberarci da esse e da quella che pone termine alla nostra esistenza terrena. Augurarci reciprocamente “buona Pasqua” significa in definitiva dirci: “Accogli nella tua vita il Signore della Vita ed Egli ti salverà”. Soltanto nella resurrezione di Cristo c’è una via d’uscita dal carcere del tempo, dello spazio e della morte.
Soltanto nella resurrezione c’è la possibilità di dare alla vita umana, con tutto il suo carico di peccato, di ingiustizia e di oppressione, un senso ed uno splendore di vita eterna.
Buona Pasqua a tutti!”
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