Il ritorno nostalgico della Cremonese in Serie A
Scritto da Andrea Ettori il 7 Maggio 2022
Il ritorno in serie A della Cremonese dopo 26 anni restituisce al calcio italiano una boccata di romanticismo che da tanti, troppi anni, manca al nostro movimento calcistico. L’impresa (sottovalutata) dei ragazzi guidati da mister Pecchia riporta in A una piazza storica che a cavallo tra gli anni 80/90 ha scritto pagine genuine e ancora oggi raccontate del nostro calcio.
Dal mitico presidente Luzzara, al conte Arvedi passando dall’indimenticabile Gigi Simoni a Fabio Pecchia. Gli uomini di ieri e quelli di oggi sono le fondamenta di una società che ha sempre lavorato, anche nei momenti più difficili, per una tifoseria caldissima e una maglia unica. Grigio-Rossa è una combinazione speciale, un binomio unico nel suo genere che ha reso la Cremonese unica al mondo e che ora riporterà questi colori sul palcoscenico più importante.
La prossima stagione di Serie A coinciderà con il trentennale del successo a Wembley contro il Derby County nella mitica e nostalgica Coppa Anglo-Italiana. Una vittoria che ancora oggi viene ricordata con grande amore e un pizzico di nostalgia. L’impresa della rosa costruita da Ariedo Braida, composta da giovani ragazzi con grande “fame” e in un campionato clamorosamente equilibrato ha ridato lustro alla città di Cremona e riportato alla mente le imprese del passato. L’ultima partita della Cremonese in serie A è datata 12 Maggio 1996 a San Siro contro il Milan campione d’Italia. Risultato finale, 7-1 a per i rossoneri in una annata in cui la squadra di Gigi Simoni chiuse al penultimo posto.
Ora quella data entrerà definitivamente nei libri di storia per fare posto alla nuova stagione di Serie A. Sarà importante, dopo i festeggiamenti per la promozione, costruire una rosa in grado di lottare per la permanenza nella massima categoria. Lo stadio Zini è pronto a ritrovare Milan, Juventus e Inter dopo tanti, troppi anni di assenza. La “Cremo” è finalmente tornata dove merita di stare e noi nostalgici di un calcio che non c’è più ne siamo felici.
Foto Credits US Cremonese, La Gabbia di Orrico