“Trikko vive”, domenica ad Anagni il terzo raduno in memoria Federico Quatrana

Scritto da il 14 Settembre 2022

 

L’11 settembre si è svolto il Terzo Memorial in ricordo di Federico”Trikko” Quatrana, giovane centauro scomparso cinque anni fa. L’iniziativa ha fatto registrare la partecipazione di decine di amici. Alla presenza di Luca e Lorena, i familiari di Trikko hanno donato la somma raccolta fra gli amici a Le ali di Flavio, associazione che persegue fini sociali.

Il corteo rombante, dopo aver attraversato la città dei papi, ha raggiunto il luogo dell’incidente, per salutare Trikko e confermargli che la sua presenza è costante e tangibile.

Dopo una giornata trascorsa con i familiari, sulla strada che dalla Fonte Bonifacio di Fiuggi immette sulla Superstrada Anticolana era in agguato un destino crudele. In occasione della cerimonia di addio, i familiari rispettarono appieno le volontà di Federico, il quale ripeteva sovente che occorreva sostenere gli umili, aiutare chi avesse bisogno.

L’importante somma proveniente dalla raccolta volontaria, venne utilizzata per l’acquisto di strumenti sanitari (defibrillatori ed altro) consegnati alle associazioni in grado di utilizzarli e rispettarli.

Seguirono il primo ed il secondo Memorial “Trikko vive”, e in ambedue le occasioni vennero effettuate donazioni a sostegno di associazioni che si occupano di chi soffre.

 

Il ricordo di Federico

 

Federico Trikko Quadrana

 

Nonostante la passione per le moto da strada, e le prove di abilità sui circuiti più avvincenti, Federico amava gli spazi liberi, le lunghe cavalcate verso l’orizzonte.

Provetto Easy Rider, mentre viaggiava amava ascoltare Born to be wild, il brano caro ai centauri ed ai sessantottini. Nato per essere selvaggio; per essere libero, come solamente i motociclisti sanno assaporare.

Fai correre il motore, cercando l’avventura e tutto ciò che capita sulla tua strada; sì cara, fai che succeda, prendi il mondo in un abbraccio d’amore, fai fuoco con le tue pistole ed esplodi nello spazio.

Mi piacciono il fumo e il lampo, il rombare del metallo pesante gareggiando col vento e sentendo che sono sotto. Prendi il mondo in un abbraccio d’amore fai fuoco con le tue pistole contemporaneamente ed esplodi in cielo.

Come veri figli della natura siamo nati, nati per essere selvaggi; possiamo scalare così in alto… non voglio morire mai.

 

Il saluto dei centauri

 


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