Verso Carpi-Mezzolara, Yabrè: “Giocare qui deve darci responsabilità e stimoli. Spero di tornare in Nazionale”

Scritto da il 31 Agosto 2022

Yabrè, centrocampista del Carpi, ha parlato con la stampa

 

Carpi

 

Abdoul Yabrè è stato tra i migliori in campo del Carpi nella vittoria per 1-0 contro il Mezzolara nel Primo Turno di Coppa Italia. Ora la testa è rivolta a domenica 4 settembre, quando alle 15:00 i biancocelesti torneranno al Cabassi per la prima giornata del campionato di Serie D.

Mister Bagatti sta rodando una rosa molto diversa rispetto a quella della scorsa stagione, però può contare su alcuni “fedelissimi” come il 27enne mediano nato a Casandrino in provincia di Napoli e originario del Burkina Faso (1 presenza in Nazionale nel 2017) che ha già allenato per due anni nel Legnago, conquistando una storica promozione in Serie C nel 2020.

 

. Abdoul Meyker Yabrè, centrocampista del Carpi.

Dopo la partita di Coppa Italia sappiamo cosa non dobbiamo fare e il mister ci farà vedere dei video per correggerci. Giocare a Carpi comporta delle responsabilità in più e questo deve essere uno stimolo invece di un peso. Il Mezzolara l’ho visto molto ordinato ed è partito col piglio giusto. Noi dobbiamo essere bravi a dettare il nostro gioco, cosa che non ci è riuscita domenica scorsa nel primo tempo, e a saper gestire l’inerzia della gara nei momenti buoni e negativi.

La mia qualità principale è stare davanti alla difesa e parlare o motivare i miei compagni. Tutti abbiamo dei compiti da fare e l’importante è dare il proprio contributo. Non possiamo essere al top della forma, stiamo appena iniziando la stagione e la rosa è molto diversa rispetto a un anno fa. Serviranno tempo e pazienza, però credo che ci toglieremo delle soddisfazioni.

I miei genitori sono arrivati in Italia dieci anni prima che nascessi. Per motivi di lavoro di mio padre, quando avevo 6 anni ci siamo trasferiti da Napoli a Forlì e lì ho cominciato a giocare a calcio fino a raggiungere le Giovanili del Cesena. Tra i miei compagni c’erano per esempio Cicarevic e Stefano Sensi che ha fatto carriera in Serie A con Sassuolo e Inter. In quel periodo stravedevo per Pogba quando era ancora nella Primavera del Manchester United. Ora un altro giocatore che mi piace è Kessie.

Ho fatto alcune panchine in Serie B nel 2017, però non ho mai esordito in bianconero. Se ripenso a quel periodo, forse mi è mancata la fortuna perché ho avuto un doppio infortunio al metatarso. Più avanti ho capito che, invece di forzare per tornare in campo, avrei dovuto frenare un po’ e curarmi meglio.

Con il Burkina Faso ho giocato solo una volta in un’amichevole a Santiago contro il Cile nel 2017. Loro vinsero 3-0 e in quell’occasione non avevano molti big campioni della Copa America. Mi ricordo di Isla e di Vidal che fece una doppietta e uscì applaudito da tutto lo stadio. Fu un’esperienza bellissima, ero in un impianto da 40-50 mila spettatori (Estadio Nacional, n.d.r.)… E sentire l’inno del tuo paese è sempre emozionante. Pochi mesi fa a giugno ero in panchina per due match delle Qualificazioni alla Coppa d’Africa, quindi spero di essere richiamato a dicembre“.

 

 


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