Il centrocampista del Carpi Larhrib ha parlato con la stampa
Hamza Larhrib, centrocampista italo-marocchino del Carpi prelevato in prestito dal Zola Predosa, è stato presentato alla stampa. Affiancato dal direttore sportivo Riccardo Motta, il 19enne italo-marocchino è stato uno dei protagonisti dell’ultimo biennio del Corticella, promosso in Serie D dall’Eccellenza nel 2022 e fresco vincitore dei Play-off del Girone D proprio contro il Carpi (2-0 al Cabassi, 21 maggio 2022).
Intanto sono stati annunciati due test in famiglia all’antistadio per domenica 30 luglio e mercoledì 2 agosto, sempre alle 10:00.
. Hamza Larhrib, centrocampista del Carpi.
“Sono nato a Rabat, ma a 3 anni mi sono trasferito con la famiglia dal Marocco a Bologna. Ho iniziato a giocare a calcio in squadre dilettantistiche del bolognese. Nel 2020 sono andato in Promozione al Zola Predosa, disputando però solo allenamenti visto che i campionati furono fermati per il covid. Successivamente ho conosciuto il direttore Motta: con lui sono andato al Corticella e in due anni abbiamo vinto l’Eccellenza e compiuto l’impresa negli ultimi Play-off di Serie D, battendo due corazzate come Pistoiese e Carpi.
Venire al Carpi è un passaggio in avanti nella mia carriera. Gli stimoli e le motivazioni non mi mancano. Sono carico e voglio dare il massimo perché sento tanta fiducia nei miei confronti.
Preferisco fare il trequartista, ma posso giocare anche da mezz’ala o ala sinistra. Mi piace andare nell’uno contro uno, essere duttile e non dare punti di riferimento. Nel mio primo anno in Serie D ho segnato 11 gol ed è sicuramente un bel traguardo. Non mi pongo obiettivi personali prima di ogni stagione. Spero di ripetermi e di imparare cose nuove, cercando di essere più continuo.
Da piccolo il mio calciatore di riferimento è stato Messi. Per caratteristiche simili alle mie dico due nomi: seguo Musiala del Bayern Monaco; e a Corticella ho imparato da Oubakent, uno dei veterani che mi ha dato una grande mano.
Nel finale della scorsa stagione mi sono alternato in attacco nel 4-3-3 con Farinelli, uno dei rinforzi invernali, e ho perso la titolarità. Una volta arrivati a quel punto, dove potevamo qualificarci ai Play-off e vincerli, per me contava solo la squadra. Il livello di adrenalina e di felicità era così alto che le aspettative personali passavano in secondo piano. Inoltre ho parlato spesso con il direttore e mi teneva sempre sul pezzo, dicendomi per esempio che potevo fare la differenza anche entrando dalla panchina.
Con il Corticella abbiamo mostrato un calcio offensivo molto bello da vedere, specialmente da febbraio in poi dopo aver sistemato qualcosa in difesa e nella compattezza in generale. È stato fatto un grande lavoro da parte di tutti, dallo staff che ci ha preparato fino ai giocatori che hanno seguito tutte le indicazioni dell’allenatore Miramari“.
. Riccardo Motta, direttore sportivo del Carpi.
“Come vedete qui, Hamza sta sempre zitto quando è vicino a me (ride, n.d.r.). Scherzi a parte, non lasciatevi ingannare dalla faccia o dall’età perché lui ha già la testa di un uomo maturo. Lo conosco da tre anni, l’ho portato al Corticella e abbiamo un costruito un rapporto di fiducia reciproco. Se saprà interpretare nel modo giusto questa opportunità, credo che Carpi si divertirà insieme a lui. Di comune accordo con il mister e lo staff, gli verrà chiesto di fare qualcosa in più o di diverso, però un suo pregio è la predisposizione al sacrificio“.