Fiano alla libreria La Fenice in occasione delle iniziative per il Giorno della Memoria
Cosa vuol dire esattamente essere ebrei, cosa ha voluto dire e cosa sarà nel futuro? Questa domanda, apparentemente semplice, ha sempre prodotto risposte molto diverse tra loro, anche tra gli stessi ebrei; vuol dire essere fedeli di una religione? Vuol dire sentire di far parte di una tradizione o di una storia particolare? Si può essere ebrei e atei? Oppure ebrei laici?
Queste sono solo alcuni degli interrogativi da cui sono scaturite le riflessioni di Emanuele Fiano, confluite nel libro “Ebreo. Una storia personale dentro una storia senza fine“, che sarà presentato domani, giovedì 26 gennaio, a Carpi, alle ore 18:30, presso la Libreria Fenice.
All’incontro, promosso dalla Fondazione Fossoli nell’ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria, parteciperanno anche il Presidente della Fondazione Pierluigi Castagnetti e il Sindaco di Carpi Alberto Bellelli.
Architetto e politico, dal 1998 al 2001 è stato presidente della Comunità ebraica milanese. Il padre, Nedo, transitato per il Campo di Fossoli, è l’unico sopravvissuto della sua famiglia ad Auschwitz-Birkenau. In Parlamento, da Deputato, Emanuele Fiano si è occupato tra l’altro di temi inerenti la sicurezza, l’integrazione e la lotta alla discriminazione. Nel 2017 è stato promotore di un disegno di legge sul reato di apologia del fascismo.
Nel libro, Fiano riflette sul significato profondo di una parola antica e ricca di suggestioni e mette in ordine pensieri ad alta voce affinché la sua identità sia per sempre una domanda, che non conosce confini, che interroga ogni principio di autorità umana: “Noi siamo in viaggio, verso noi stessi, e gli altri”.
Il giorno successivo, venerdì 27 gennaio, presso l’ex Sinagoga di Carpi avrà luogo, alle ore 11.00, la donazione dei documenti di Carlo Prima dal Campo di Fossoli, effettuata dagli eredi in favore della Fondazione. Contestualmente sarà presentata la mostra “Volti nel Lager. Ritratti eseguiti nel 1944 a Fossoli e Bolzano“.
Per il programma completo: www.fondazionefossoli.org.
Ebreo. Una storia personale dentro una storia senza fine
Emanuele Fiano, deputato della Repubblica, riflette sul significato profondo di una parola antica e ricca di suggestioni e mette in ordine pensieri ad alta voce affinché la sua identità sia per sempre una domanda, che non conosce confini, che interroga ogni principio di autorità umana. «Noi siamo in viaggio, verso noi stessi, e gli altri».
«Cosa vuol dire esattamente essere ebrei, cosa ha voluto dire e cosa sarà nel futuro? Questa domanda, apparentemente semplice, ha sempre prodotto risposte molto diverse tra loro, anche tra gli stessi ebrei; vuol dire essere fedeli di una religione? Vuol dire sentire di far parte di una tradizione o di una storia particolare? Si può essere ebrei e atei? Oppure ebrei laici? E ci chiedono, perché molti di voi ci tengono così tanto a essere differenti?
Da cosa deriva la vostra differenza? È vero che vi sentite superiori? E perché? Potrei riempire molte pagine con le domande che mi sono sentito fare nel corso della mia vita e che mi sono fatto, e come me, credo, moltissimi ebrei. Questo testo non è un saggio sull’ebraismo, io non proverò a dimostrare una tesi o a confutarne un’altra; non vi troverete una professione di fede, e neanche di ateismo. Non vi troverete in alcun modo il tentativo di dimostrare la superiorità di un pensiero, di un credo o di una tradizione rispetto a un’altra».