FSL – Emilio Gianferrari di Saide l’Arte Profumiera: “Il potere dei profumi oltre l’effimero, tra memoria ed emozioni”

Scritto da il 4 Gennaio 2021

di Emilio Gianferrari*

(Copyright foto Web Radio 5.9, foto Francesca Martinelli)

 

Ci sono persone poco accorte – anche se in buona fede – che vedono nei profumi qualcosa di attinente all’effimero e, talvolta, alla vanità.

D’altronde, già nella propria etimologia, dal latino “PRO” innanzi e “FUMUS” fumo, siamo di fronte a qualcosa capace di esprimersi soltanto consumandosi, disperdendosi. Cosa c’è di più effimero potrebbe domandarsi qualcuno.

Eppure, dobbiamo guardare oltre per comprendere la vera forza dei profumi. Innanzitutto, ricordiamo che essi nascono da un insieme di essenze che il cosiddetto “naso”, cioè il costruttore del profumo, spesso un bravo chimico, ha percepito come in grado di suscitare un’emozione o una sensazione gradevole.

Servono molte competenze dato che oggi – sempre bene ricordarlo – vi sono controlli scrupolosissimi e regole alle quali attenersi per produrre i profumi, oltre a un numero infinito di essenze alle quali poter attingere.

Dovremmo vedere nel “naso” un compositore le cui mani si posano su un pianoforte con ben oltre ottantotto tasti attraverso il quale egli crea una melodia; parliamo infatti di migliaia di essenze talvolta naturali e talvolta artificiali, un universo di possibili note da assemblare con cura.

Un artigianato scientifico che mescola molecole e creatività.

Pensando a prodotti particolari non parlo mai di nicchia ma di una “profumeria alternativa”, cioè  quella profumeria spesso artigianale che si pone l’obiettivo di tramutare le immagini in profumi: pensiamo a un vento che arriva dalla Sardegna, un vento caldo proveniente dal mare, un mare capace di dare una sensazione di profondità che si mescola armoniosamente con il mirto e il corbezzolo presenti sull’isola, essenze che a loro volta si fondono con lo iodio e il salmastro: tutto questo raccolto e armoniosamente dosato.

Dosare e osare sono parole solo apparentemente diverse, parole che nel campo dei profumi diventano complementari. E allora il profumo, quando riuscito, fa rivivere in chi l’utilizza sensazioni e ricordi di quei luoghi oggi lontani: il mare, la spiaggia e le piante.

Ma anche una passeggiata, magari mano nella mano con la persona che amiamo, magari scherzando con un amico o correndo verso le onde.

Allo stesso modo il medesimo profumo è capace di creare dal nulla immagini similari per chi quei luoghi non li ha mai visitati, non solo memoria ma anche fantasia, nuovi mondi che nascono dal contenuto di una boccetta di vetro.

Pensando all’estate, ora lontana, essa può essere evocata in molti modi. Con “Acqua Di Sale” (Profumum Roma) o “Cocco Vaniglia” (Massimiliano Torti) se pensiamo al contesto marino, oppure con “L’Air des Alpes Suisses” (Andy Tauer) se pensiamo a un momento più fresco in un panorama montuoso. E così per ogni stagione un profumo, ogni momento un ricordo e una emozione.

Tuttavia, come scritto sopra la forza dei profumi non va vista solo nella capacità di suscitare immagini ma anche e in particolare nella capacità di far rinascere ricordi sopiti e nel dare nuova vita a memorie lontane nel tempo. Se è vero, per dirla alla Berdjaev, che la memoria ha una forza di resurrezione, un prodotto capace di causare sensazioni tanto potenti può essere relegato all’effimero?

Dovremmo approcciarci alla profumeria ascoltando e indagando l’effetto delle essenze su di noi. Non vediamo solamente il profumo come un complemento da “indossare” per una cena o per andare al lavoro.

Pensiamo a regalarci qualche goccia di profumo prima di dormire per dare una carezza ai nostri sogni. Pensiamo al profumo per suscitare ricordi piacevoli o per sentirci maggiormente uniti col mondo che ci circonda.

Usiamo i profumi prima di tutto per noi stessi e poi, solo successivamente, per offrire una nota di unicità a chi ci sta accanto. Allora il profumo diventa una melodia capace di contrastare il chiasso della quotidianità, capace di dare vita alle nostre emozioni, capace di dar voce ai nostri ricordi.

Allora, lo chiedo a voi: può essere effimero qualcosa di tanto potente?

*Titolare di Saide l’Arte Profumiera

 

Saide 

La Bottega di Emilio nasce nel 1965 con Mamma Saide. Da bambino Emilio comincia ad “annusare” il mondo dei profumi e da quella passione nasce “Saide l’Arte Profumiera”; una profumeria diversa, alternativa, unica.

Per maggiori informazioni visita il sito saidelarteprofumiera.it

 


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