Virtus commovente alla fine piega anche l’Olimpiacos 69-67

Scritto da il 19 Dicembre 2023

Isaia Cordinier e Devontae Cacok tra i più positivi nella vittoria della Virtus contro l’Olimpiacos (foto Virtus di Matteo Marchi)

 

Virtus Segafredo Bo vs Olimpiacos Pireo finale =69-67 1°q 17-19  2q 28-40 3q 47-55 arbitri : Javor, Peruga, Nedovic  

Virtus Segafredo Bo : Cordinier 13 Lundberg 5 Belinelli(k) 12 Pajola 3  Smith n.e. Dobric 10 Cacok  7  Shengelia 6 Hackett 8 Polonara 2  Dunston 3  Abass 0   all.re  Banchi

Olimpiakos Pireo : Walkup  3  Williams Goss 2  Canaan 6  Larentzakis  13  Fall  12 Papanikolau 5  Peters 7 Brazdeikis 5  Petrusev 4  Milutinov 10 Sikma n.e.  Mckissic 0  all.re Bartzokas

da 2 Virtus 16 su 42 , 38 %  ; Olimpiacos 17 su 30, 56,7 % ; da 3 Virtus 8 su 21 , 38 %  ; Olimpiacos 7 su 24 , 24,1 % ; tiri liberi Virtus 13 su 16 , 81,3 %, Olimpiacos 12 su 16, 75 % ; rimbalzi  Virtus  36 ( 12 off)  Olimpiacos 38 ( 10 off) ;  palle perse Virtus 9 ,  Olimpiacos 11 ; palle recuperate Virtus  5 , Olimpiacos  5 ; assist Virtus 16 Olimpiacos 20 ; valutazione   Virtus 72 Olimpiacos 83 ;  Falli commessi : Virtus  19      Olimpiacos 20

La Virtus tutto cuore batte anche l’Olimpiacos

La Virtus fa un’altra vittima illustre dopo il Barcellona e il Maccabi alla Virtus Segafredo Arena cade un’altra testa coronata del basket Europeo. Nel nuovo millennio le Vnere non avevano mai battuto i Greci, in tutta la storia su 17 scontri solo 4 vittorie per Bologna e il ricordo della più cocente sconfitta europea delle Vnere, il – 46 al Pireo della scorsa stagione bruciava ancora.

Anche stasera sembrava che la nemesi dovesse ripetersi dopo che a Bologna il ritorno dello scorso anno solo un clamoroso furto arbitrale avevano permesso ai bianco rossi di vincere.

Invece la squadra di un sempre più depresso e quasi piagnucolante Bartzokas non aveva fatto i conti con l’enorme cuore di una Virtus che non molla mai e, sopratutto nei finali, si prende spesso ciò che gli altri lasciano sul parquet.

L’Olimpiacos gigante coi piedi d’argilla

Prendete il roster dei bianco rossi del Pireo, sembra l’edizione speciale dell’album Panini. Hanno rastrellato i migliori giocatori in circolazione per sostituire Vezenkov (nba) e Sloukas (Pana) ma evidentemente le figurine non bastano, sul parquet ci vogliono gli attributi.

Questa Virtus ha dimostrato di essere particolarmente dotata in questo senso. Costretta dallo strapotere fisico dei Greci che con Fall e Milutinovic sconsigliavano di avvicinarsi troppo a canestro, penalizzata da una percentuale da due del 38% (media in Eurolega 56%), la Virtus ha impiegato i primi 20′ a capire come avrebbe dovuto giocare per tentare di vincere.

L’Olimpiacos ha paradossalmente perso il match proprio nel 1° tempo in cui la Virtus è apparsa in balia dell’avversaria, le Vnere erano un pugile alle corde sempre sul punto di subire il colpo (leggi break) del Ko. La squadra di Bartzokas  si è “accontentata” di un +13 (22-35) a 3’30” dalla fine del 2° quarto, non insistendo nel gioco vicino a canestro col quale metteva in nettissima difficoltà i bianconeri

Nel primo tempo di grande sofferenza per la Virtus sovrastata nel pitturato da Fall e poi da Milutinov  la Virtus è stata tentuta a galla da Cordinier 9 punti in un quarto e da Cacok entrato molto bene nei meccanismi della squadra, in una serata molto difficile per Toko Shengelia ancora a 0 punti all’intervallo lungo.

Nel secondo tempo un’altra Virtus

28 punti segnati nei primi 20′ e 41 nei secondi 20′, 40 punti subiti nei primi 20′ e solo 27 neigli altri 20′, queste le cifre eloquenti del match virtussino. Al rientro in campo Cordinier e Cacok hanno suonato la carica e gli altri si sono accodati, la Virtus è arrivata a -5 a metà tempo, ma i Greci hanno avuto un colpo di coda e hanno finito a +8 il terzo quarto 47-55.

La squadra di Bartzokas ha subito però nell’ultimo quarto una difesa sugli esterni incredibile della Virtus, per quella che ormai è diventata il marchio di fabbrica di Banchi. La Virtus non ha grande fisicità nel pitturato e allora deve impedire il rifornimento ai lunghi avversari. Non è riuscita a farlo nel 1° tempo ed è andata sotto nettamente.

Nella ripresa è cambiata la musica e ha conquistato una vittoria pazzesca ottenuta in volata dopo essere stata sotto per tutto il match.

Daniel Hackett alla fine ha deciso di farsi il regalo di compleanno

Daniel Hackett, oggi 36 anni, ha aspettato i minuti finali per il regalo, cresciuto alla distanza il play virtussino nell’ultimo minuto ha compiuto il suo capolavoro : il canestro del 69 a 67 dopo che il Cobra (Dobric) aveva messo la tripla del 1° vantaggio del match (67-65), poi impattato da Larentzakis che in lunetta ha fatto 2 su 3.

Ma l’azione decisiva Hackett l’ha fatta in difesa subendo uno sfondamento decisivo che ha consentito alla Virtus di gestire l’ultimo pallone e portare a casa l’11ma vittoria in Eurolega.

Con questa vittoria e la concomitante sconfitta del Barca a Berlino con l’Alba, la Virtus è seconda da sola in Eurolega, il sogno continua.

 

 


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