Oltre 100 sacerdoti e religiose rapiti, arrestati o uccisi nel 2022: un dramma ignorato dai mass media

Written by on 28 Dicembre 2022

22 aprile 2019 Colombo, il giorno dopo la strage davanti alla chiesa di Sant’antonio dove è avvenuta una delle esplosioni che ha causato un totale di 290 morti (Foto ZUMAPRESS.com / AGF)

 

 

Almeno 12 sacerdoti e cinque religiose sono stati assassinati durante il 2022 mentre svolgevano la loro missione. La Nigeria è uno dei Paesi in cui servire la Chiesa implica maggiori rischi, ma anche la Cina e il Nicaragua hanno fatto registrare molti casi di vessazioni.

Secondo le informazioni raccolte dalla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), la Nigeria, con quattro sacerdoti uccisi, è stato il Paese con il maggior numero di vittime. Tra gli altri assassinati mentre svolgevano i loro doveri pastorali vi sono tre sacerdoti brutalmente uccisi in Messico da membri dei cartelli della droga e due fucilati nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo.

 

Omicidi, rapimenti e vessazioni: il dramma dei cattolici nel mondo 

Le cinque religiose missionarie assassinate nel 2022 sono suor Luisa Dell’Orto, ad Haiti, a giugno; suor Mary Daniel Abut e suor Regina Roba, in Sud Sudan, ad agosto; suor Maria de Coppi, in Mozambico, a settembre; suor Marie-Sylvie Vakatsuraki, uccisa a ottobre nella Repubblica Democratica del Congo.

Nello stesso anno un totale di 42 sacerdoti sono stati rapiti in diversi Paesi, di cui 36 sono stati rilasciati. Tre dei rapiti in Nigeria sono stati assassinati e ACS non ha potuto ottenere informazioni sullo stato di due dei sacerdoti nigeriani rapiti nel 2022.

Ancora ignota la sorte del missionario tedesco padre Hans-Joachim Lohre, partner di progetto di ACS, rapito a novembre in Mali. Due sacerdoti rapiti nel 2019, don Joel Yougbaré, del Burkina Faso, e don John Shekwolo, della Nigeria, risultano ancora dispersi, portando a cinque il numero totale dei sacerdoti dispersi.

 

I paesi dove i religiosi corrono i pericoli maggiori 

La Nigeria è il Paese in cui si sono verificati più rapimenti, con un totale di 28 nel 2022. Tre sono stati rapiti a dicembre, ma il mese peggiore è stato luglio, con sette rapimenti. Segue il Camerun, con sei sequestri, cinque dei quali sono stati rapiti contemporaneamente, a settembre, e rilasciati cinque settimane dopo.

Haiti è diventato uno dei luoghi più violenti dell’America centrale. Cinque sacerdoti sono stati rapiti da banditi, anche se da allora sono stati tutti rilasciati. Etiopia, Filippine e Mali hanno avuto un sacerdote rapito ciascuno, tutti rilasciati, a eccezione di padre Hans-Joachim Lohre in Mali.

La Nigeria annovera anche la stragrande maggioranza delle religiose rapite nel 2022, con sette casi. Una è stata rapita in Burkina Faso, mentre un’altra suora è stata sequestrata in Camerun, insieme ai cinque sacerdoti già citati. Fortunatamente, tutte queste suore sono state successivamente rilasciate.

Almeno 32 ecclesiastici sono stati inoltre detenuti, presumibilmente come mezzo di intimidazione e coercizione. I casi più recenti riguardano quattro sacerdoti della Chiesa greco-cattolica ucraina che lavorano nell’Ucraina occupata dai russi e che sono stati arrestati nel corso delle loro attività pastorali. Due di questi sono stati poi rilasciati e “deportati” in territorio ucraino, ma altri due restano in stato di custodia e potrebbero essere accusati di terrorismo. C’è il timore che possano essere torturati in prigione.

Il Nicaragua è un Paese che desta gravi preoccupazioni. Undici membri del clero sono stati arrestati o detenuti durante l’attuale persecuzione del governo ai danni della Chiesa cattolica. Questi includono almeno due seminaristi, un diacono, un vescovo e sette sacerdoti.

Il 10 gennaio il vescovo nicaraguense Rolando Alvarez, attualmente agli arresti domiciliari, dovrà comparire in tribunale con l’accusa di “minaccia all’integrità nazionale”. Un altro caso recente riguarda l’incarcerazione di un vescovo e di due sacerdoti in Eritrea. Sono passati due mesi dal loro arresto, senza spiegazioni da parte delle autorità.

 

Cattolici in Cina tra detenzione e rapimenti  

Quasi impossibile conoscere il numero di sacerdoti e vescovi cattolici detenuti in Cina durante il 2022. Secondo le informazioni raccolte da ACS, i chierici della Chiesa sotterranea vengono ripetutamente rapiti dalle autorità per qualche tempo per costringerli a unirsi alla Chiesa approvata dallo Stato.

Un esempio è stata la scomparsa di almeno 10 sacerdoti, tutti appartenenti alla comunità sotterranea di Baoding (Hebei), tra gennaio e maggio 2022. Oltre a questi casi, un sacerdote è stato arrestato in Myanmar durante le proteste contro il regime, e diverse suore e due diaconi sono stati arrestati in Etiopia durante il conflitto del Tigray alla fine del 2021, ma rilasciati nel 2022.

ACS invita tutti i Paesi coinvolti a garantire la sicurezza e la libertà di sacerdoti, religiose e altri agenti pastorali che lavorano per servire i più bisognosi. La fondazione pontificia chiede anche ad amici e benefattori di pregare per coloro che rimangono in cattività, così come per le comunità e le famiglie di coloro che hanno perso la vita.

 

 


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