Progetto di depuratore del Garda, la provincia di Mantova chiede la sospensione
Scritto da Alberto Carmone il 31 Maggio 2021
Un confronto in tempi rapidi e la sospensione di ogni decisione sul nuovo sistema di collettamento e depurazione della sponda bresciana del Lago di Garda per il tempo necessario ad approfondire le problematiche. E’ quanto chiede il presidente della Provincia di Mantova Beniamino Morselli a nome anche dei sindaci del territorio virgiliani interessati dal progetto, nella lettera inviata questa mattina ai Presidenti dell’Ufficio d’Ambito e della Provincia di Brescia.
“Più volta in passato avevamo chiesto infruttuosamente di partecipare al processo valutativo delle possibili soluzioni realizzative concernenti l’intervento – si legge nella lettera -. A mezzo stampa siamo venuti a conoscenza del fatto che l’Ufficio d’Ambito di Brescia ha chiesto ad Acque Bresciane s.r.l. di individuare un possibile nuovo scenario localizzativo per il trattamento delle acque reflue urbane prodotte nell’area. Consultando il sito istituzionale di Acque Bresciane s.r.l., si è presa visione dello studio Depurazione delle acque di scarico prodotte nei comuni della sponda bresciana del lago di Garda – confronto tra scenario a progetto e nuovo scenario alternativo, redatto per conto della Società dal Prof. Ing. Giorgio Bertanza, nonché del documento Valutazione nuovi scenari localizzativi. Abbiamo rilevato che nei documenti si ipotizza la realizzazione di nuovi impianti di depurazione sovracomunali i cui scarichi potrebbero avere effetti rilevanti sui confinanti territori mantovani.
Visto l’esito dell’incontro di venerdì 14 maggio al quale hanno partecipato i Comuni di Mantova, Castiglione delle Stiviere, Ponti sul Mincio, Monzambano, Cavriana, Volta Mantovana, Casalmoro, Asola, Acquanegra sul Chiese, Marmirolo, Porto Mantovano, Rodigo, Curtatone, i Consorzi di bonifica e irrigazione Garda Chiese e Territori del Mincio, il Consorzio del Mincio, il Parco del Mincio, l’Associazione Colline Moreniche, che hanno espresso unanime preoccupazione sui potenziali impatti sui propri territori derivanti dagli scenari progettuali prospettati nei documenti, chiedendo concordemente che i territori di valle vengano preventivamente resi partecipi del percorso di individuazione delle soluzioni possibili, chiediamo la sospensione di ogni decisione”.