Orecchio sul Mondo Socio Sanitario – strumenti organizzativi in sanità (VII parte)

Scritto da il 27 Ottobre 2023

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Orecchio sul mondo (37) – Il modello Patient Centered Medical Home si basa sul fatto che la persona ha un professionista sanitario di riferimento che si fa carico dei suoi problemi di salute, garantendo il coordinamento, la continuità e la globalità degli interventi; la persona ha accesso a un team assistenziale interprofessionale che dispone di avanzati strumenti informativi; il miglioramento della qualità del servizio e la sicurezza del paziente sono gli obiettivi chiave del team.

Questi modelli assistenziali hanno in comune molti elementi:
1. Il passaggio da un’assistenza “reattiva” a un’assistenza “proattiva”.
2. Un’assistenza basata sulla popolazione, sulla stratificazione del rischio e su differenti livelli di intensità assistenziale.
3. Il riconoscimento che le cure primarie devono essere il punto centrale (Hub) dei processi assistenziali con forti collegamenti con il resto del sistema.
4. L’erogazione di un’assistenza focalizzata sui bisogni individuali della persona, nel suo specifico contesto sociale.
5. La presenza di sistemi informativi evoluti.
6. Poter far leva sulla partecipazione comunitaria.
7. Investire sull’auto-gestione dei pazienti e dei caregivers.
8. Disporre di linee guida in grado di tener conto della co-morbilità.

9. Basarsi su team multiprofessionali che puntano al miglioramento continuo.

Il CCM prevede diversi cambiamenti, o meglio evoluzioni, del sistema salute, che coinvolgono i processi di pianificazione, gestione ed erogazione delle prestazioni, ripensando totalmente l’approccio con gli utenti.

L’empowerment del paziente assume un’enorme importanza e si incardina al centro del CCM. Il concetto di auto-cura viene enfatizzato e favorito ed il paziente lontano dall’ambiente ospedaliero riprende in mano la propria vita.

Passando da un modello concentrato sulla patologia ad un percorso integrato che prende in esame la persona nella sua complessità di malattie intercorrenti, storia personale e situazione sociale, si è costruita una rete a più livelli di interventi di promozione della salute e dei suoi determinanti.

Non più attenzione alla sola patologia, ma un’assistenza olistica alla persona e al suo universo personale. Un sistema che sembra garantire un approccio universale al paziente e che dona nuovamente speranze a chi, ormai, pensava di aver perso qualsiasi forma di fiducia verso l’apparato istituzionale della salute.

A livello di risorse viene valorizzata e regolamentata la collaborazione con le organizzazioni di volontariato presenti sul territorio, i gruppi di auto-aiuto e centri destinati alla terza età, garantendo di fatto quel fil rouge fortemente richiesto e sempre disatteso tra la cittadinanza e la stanza dei bottoni della salute.

Vengono destinati team di professionisti sul territorio, dedicati all’assistenza e all’educazione dei pazienti anche attraverso il supporto alle decisioni. Una riorganizzazione in pieno stile Lean, un elisir di lunga vita per il SSN, che oggi più di ieri si trova a dover garantire in iso-risorse sempre più richieste e a fronteggiare attacchi mediatici spesso finalizzati a distogliere l’attenzione da ciò̀ che di buono la sanità è in grado di proporre.

 

Orazio Cassiani 

 

 

LM in economia e management internazionale delle aziende sanitarie, LM in SIO. Master e senior in gestione e management delle HR, MADIMAS. Esperto in modelli di gestione ed accreditamento, risk management. PSQM certificato RINA. Consigliere OPI Reggio Emilia e già vice CID ER. Albo esperti AGENAS ed OPI. Ufficiale (cdg) CRI.

 

“Strumenti di gestione delle Risorse Umane in un’azienda sanitaria” di Orazio Cassiani

 

 

Dopo questi mesi ed anni caratterizzati da una pandemia, una guerra, una grande crisi economica, ho il piacere di annunciare l’uscita del mio prossimo libro intitolato “La gestione delle Risorse umane in un’azienda sanitaria“.

Espressione del lavoro in TEAM di studenti e stagisti, si offre quale strumento utile agli studenti per acquisire competenze ed esperienza ed ai professionisti sanitari per tracciare il perimetro entro cui sviluppare ed applicare modelli organizzativi innovativi.

Anche con questo ultimo elaborato tutti i proventi saranno destinati a La Caramella Buona Onlus“.


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