Orecchio sul Mondo Socio Sanitario “La comunicazione efficace – Assertività ed autocoscienza: le chiavi della buona comunicazione”

Scritto da il 5 Novembre 2023

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Orecchio sul Mondo (39) – La comunicazione inizia dal singolo, che è tanto umano e fallibile quanto il suo interlocutore. Specie per quanto riguarda i professionisti del settore sanitario, è cruciale la tutela di sé nello svolgimento della prestazione; quest’ultima possibilità esiste ed è più o meno grande a seconda di tanti fattori, tra i quali la comunicazione e come viene eseguita.

Heron (1986) ha ideato un continuum per collocare, tra due poli, lo stile comunicativo o responsivo della persona se posta dinanzi ad un conflitto. L’ansia derivante dal confronto imminente può portare ad un approccio remissivo od aggressivo; a metà tra le due tendenze opposte sta un approccio di tipo assertivo, che vede la persona in grado di dire ciò che pensa chiaramente e con calma, pronta a ripetersi qualora qualcosa non fosse chiaro, rimanendo ferma sulle sue posizioni.

Le tre tipologie di risposta vengono poi accompagnate dal corpo, il quale più delle parole comunica intenzioni e stati d’animo dell’agente. Si avranno così una postura ricurva, un’incapacità di guardare negli occhi la persona, un sorriso o gesti nervosi ed una voce bassa per quanto riguarda gli individui più arrendevoli.

Al contrario, i più prevaricatori possiederanno un tono di voce alto, braccia conserte o mani sui fianchi, la capacità di guardare l’altro negli occhi, un’espressione arrabbiata ed atteggiamenti provocatori o
minacciosi.

L’individuo assertivo modulerà nel modo giusto le caratteristiche dell’uno e dell’altro polo, rivolgendosi direttamente con lo sguardo all’interlocutore, permettendo il contatto visivo senza metterlo a
disagio, un’espressione facciale coerente con quanto viene detto ed una voce chiara e tranquilla (Burnard, 1997).

Il ruolo del professionista sanitario richiede di interagire continuamente con pari, altri professionisti e pazienti; non sempre la comunicazione è semplice, e per renderla efficace è bene affinare una serie di capacità intrinseche all’azione. Una delle principali qualità che il professionista deve possedere è senz’altro quella di essere assertivo (Poroch & McIntosh, 1995).

L’autocoscienza è una ulteriore caratteristica di grande importanza, sia per quanto riguarda il benessere dell’individuo che la sua influenza positiva in contesti comunicativi.
Il costrutto di autocoscienza può essere articolato su due dimensioni: interna ed esterna.

La prima sta ad indicare la percezione individuale di valori, passioni, aspirazioni e reazioni, così come l’impatto che abbiamo sugli altri; una maggiore autocoscienza interna sembra essere associata ad una maggiore soddisfazione lavorativa e relazionale e correla negativamente con stress, ansia e depressione.

La dimensione esterna invece, pone l’accento sulla comprensione che si ha in merito alla modalità mediante la quale si viene percepiti dagli altri. Le persone più capaci di vedersi attraverso gli occhi altrui sono più abili nell’utilizzo dell’empatia e nel mettersi nei panni degli altri. La posizione manageriale trae grande profitto da una buona autocoscienza esterna, perché permette a chi è al vertice di avere una relazione migliore con chi occupa altre posizioni (Eurich, 2018).

All’interno della relazione tra paziente e personale sanitario, l’autocoscienza è un elemento cruciale tra le sue componenti, poiché è stato dimostrato il suo potere a livello terapeutico. Il processo è tuttavia in costante evoluzione e necessita di sforzi consapevoli e costanti da parte di chi agisce in sua funzione.

Coloro che lavorano nel settore sanitario dovrebbero essere in grado di creare un ambiente proficuo per la guarigione. Laddove il personale conosce se stesso in maniera approfondita, diviene anche più semplice sviluppare strategie per ottenere una migliore consapevolezza del proprio essere (Rasheed, 2015).

 

Orazio Cassiani 

 

 

LM in economia e management internazionale delle aziende sanitarie, LM in SIO. Master e senior in gestione e management delle HR, MADIMAS. Esperto in modelli di gestione ed accreditamento, risk management. PSQM certificato RINA. Consigliere OPI Reggio Emilia e già vice CID ER. Albo esperti AGENAS ed OPI. Ufficiale (cdg) CRI.

 

“Strumenti di gestione delle Risorse Umane in un’azienda sanitaria” di Orazio Cassiani

 

 

Dopo questi mesi ed anni caratterizzati da una pandemia, una guerra, una grande crisi economica, ho il piacere di annunciare l’uscita del mio prossimo libro intitolato “La gestione delle Risorse umane in un’azienda sanitaria“.

Espressione del lavoro in TEAM di studenti e stagisti, si offre quale strumento utile agli studenti per acquisire competenze ed esperienza ed ai professionisti sanitari per tracciare il perimetro entro cui sviluppare ed applicare modelli organizzativi innovativi.

Anche con questo ultimo elaborato tutti i proventi saranno destinati a La Caramella Buona Onlus“.


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