Orecchio sul Mondo Socio Sanitario – “Con la pet therapy cresce tutta la famiglia: le coccole che curano (parte 1)”

Scritto da il 17 Maggio 2024

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Orecchio sul Mondo (67) – La natura, e con essa gli animali, diventano strumento per attingere alla fonte meravigliosa che accomuna tutti gli esseri viventi e che permette di comunicare al di là di ogni frontiera di specie e, soprattutto, di ogni paura.

La ‘Pet Therapy’ nasce nel 1953 in America, ad opera dello psichiatra Boris Levinson, anche se il primo esperimento di terapia con animali domestici risale alla fine del Settecento. Mentre lo psichiatra lavorava con un bambino autistico, si rese conto che il suo cane gli offriva la possibilità di proiettare le proprie
sensazioni interiori, costituendo un’occasione di scambio affettivo, di gioco e rendeva più piacevole le sedute.

Gli animali finalmente smettono di essere considerati solo merce di consumo e sono impiegati a livello terapeutico con portatori di handicap, cardiopatici, ansiosi e depressi, con anziani e bambini affetti da disturbi anche gravi della personalità, in ospedali, carceri, centri psichiatrici e centri di recupero per
tossicodipendenza.

In Italia molti sono i Centri dove si conducono esperienze sull'impiego a fini terapeutici di animali domestici. L’operatività del rapporto si espleta attraverso interventi che sono determinati dal rapporto uomo-animale, affettivo ed emozionale, in grado di arrecare non solo benefici emotivi e psicologici, ma anche fisici, quali l’abbassamento della pressione sanguigna, il rallentamento del battito cardiaco, la comunicazione uomo-animale, che si basa su una forma di linguaggio molto semplice, cadenzata, con ripetizioni frequenti, tono crescente e interrogativo, che produce un effetto rassicurante, sia in chi parla, sia in chi ascolta; dalla stimolazione mentale, che si verifica grazie alla comunicazione con l’altro, alla rievocazione di ricordi, all’intrattenimento, al gioco, che riducono il senso di alienazione e isolamento; dal tatto, perché, il contatto corporeo, il piacere tattile permettono la formazione di un confine psicologico, della propria identità, del proprio sé e della propria esistenza.

L’elemento ludico, cioè il gioco e il divertimento, porta benefici psicosomatici. Le persone, tramite esso, possono liberare le loro energie e ricavare sensazioni di benessere e di calma; la presenza di un animale, spesso, costituisce un’occasione di interazione con altre persone e quindi facilitatore di mediazioni sociali.

Si genera responsabilità, proporzionale all’ età e alle possibilità, nella cura di un eventuale animale di proprietà: il legame che si viene a creare tra uomo e animale può, almeno in parte, compensare la mancanza eventuale di quello interumano e, comunque, favorire lo sviluppo di legami di attaccamento
basati sulla fiducia che potranno in seguito, essere anche trasferiti ad altri individui; la capacità di identificarsi con l’animale, nel tempo, viene trasferita anche alle relazioni con gli altri esseri umani.

Un valido meccanismo per superare un eventuale egocentrismo e focalizzare la propria attenzione sul mondo esterno può essere determinato dall’ attribuzione di alcune caratteristiche umane all’animale. Tutto ciò rappresenta un buon punto di partenza per incrementare il senso di comunione con la natura.

 

Orazio Cassiani 

 

 

LM in economia e management internazionale delle aziende sanitarie, LM in SIO. Master e senior in gestione e management delle HR, MADIMAS. Esperto in modelli di gestione ed accreditamento, risk management. PSQM certificato RINA. Consigliere OPI Reggio Emilia e già vice CID ER. Albo esperti AGENAS ed OPI. Ufficiale (cdg) CRI.

 

“Strumenti di gestione delle Risorse Umane in un’azienda sanitaria” di Orazio Cassiani

 

 

Dopo questi mesi ed anni caratterizzati da una pandemia, una guerra, una grande crisi economica, ho il piacere di annunciare l’uscita del mio prossimo libro intitolato “La gestione delle Risorse umane in un’azienda sanitaria“.

Espressione del lavoro in TEAM di studenti e stagisti, si offre quale strumento utile agli studenti per acquisire competenze ed esperienza ed ai professionisti sanitari per tracciare il perimetro entro cui sviluppare ed applicare modelli organizzativi innovativi.

Anche con questo ultimo elaborato tutti i proventi saranno destinati a La Caramella Buona Onlus“.


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