Ascolta l’articolo: “I primi dentini: che fatica aspettare che spuntino (parte 1)”
Orecchio sul Mondo (71) – Ogni situazione è diversa dalle altre, ma spesso e volentieri i primi dentini prima di spuntare danno davvero da fare… Gengive infiammate, inappetenza, febbre, diarrea, vomito e dulcis in fundo…notti in bianco.
Ogni bimbo affronta questa tappa in maniera diversa, ma quello che accomuna questi momenti è che il nucleo familiare si stringe attorno al proprio cucciolo, cercando di condividere insieme questa tappa fondamentale della crescita del piccolo: il punto di partenza è avere un atteggiamento positivo, per non
trasmettere ansia e tensione.
Il luogo comune che la comparsa dei primi dentini si accompagni a lunghi pianti e notti insonni nella realtà si esplica in tantissimi modi diversi. Gengive infiammate, inappetenza, febbre, diarrea, vomito, possono essere alcuni degli effetti collaterali che si possono manifestare singolarmente o presentarsi assieme.
Certo è che tutto ciò accade in maniera diversa, ma soprattutto in un periodo di sviluppo che è differente a seconda della crescita più o meno precoce del piccolo. Non c’è da preoccuparsi né di fronte al primo dente che spunta al quarto mese, o al caso limite di neonati già con dei dentini, né al cospetto di un bel sorriso sdentato di un bimbo al decimo mese ed oltre.
Di solito il primo a spuntare è l’incisivo inferiore, che spunta verso il sesto mese ed è immediatamente seguito dal suo vicino.
I primi denti non servono alla masticazione ed il loro comparire non deve accelerare il processo di svezzamento.
In questa fase è importante che il bimbo abbia molti oggetti da mordicchiare: masticherà in continuazione le dita ed i giocattoli, ma andrà bene qualsiasi oggetto duro e piatto (e ragionevolmente pulito) che sarà per lui un interessante novità.
Piccoli espedienti e tanta pazienza permettono di affrontare al meglio il fastidio che comunque durerà pochi giorni per ogni dente. Qualcosa di freddo da mordere può recargli conforto: sono in commercio anelli per la dentizione che contengono una soluzione speciale che si raffredda in frigorifero; è un buon calmante, ma è necessario prestare attenzione che i piccoli denti non taglino la plastica, cosa comunque molto difficile, vista la cura dedicata a questi prodotti.
Strusciare la gengiva infiammata con le dita del genitore può dare sollievo: se non altro dimostrate al vostro piccolo che vi state preoccupando per lui cercando di aiutarlo.
Succhiare un biberon può fargli molto male alle gengive: si può comunque darlo se è abituato ad usarlo, ma al tempo stesso si può offrigli da bere in una tazza se il fastidio del biberon è insopportabile e smette di ciucciare dopo un paio di minuti di penosi tentativi.
Il freddo sembra accentuare il mal di denti: se è inverno, cercate di tenerlo in casa, per un giorno o due, oppure mettetegli un cappuccio o cappello e sciarpa.
Orazio Cassiani
LM in economia e management internazionale delle aziende sanitarie, LM in SIO. Master e senior in gestione e management delle HR, MADIMAS. Esperto in modelli di gestione ed accreditamento, risk management. PSQM certificato RINA. Consigliere OPI Reggio Emilia e già vice CID ER. Albo esperti AGENAS ed OPI. Ufficiale (cdg) CRI.
“Strumenti di gestione delle Risorse Umane in un’azienda sanitaria” di Orazio Cassiani
“Dopo questi mesi ed anni caratterizzati da una pandemia, una guerra, una grande crisi economica, ho il piacere di annunciare l’uscita del mio prossimo libro intitolato “La gestione delle Risorse umane in un’azienda sanitaria“.
Espressione del lavoro in TEAM di studenti e stagisti, si offre quale strumento utile agli studenti per acquisire competenze ed esperienza ed ai professionisti sanitari per tracciare il perimetro entro cui sviluppare ed applicare modelli organizzativi innovativi.
Anche con questo ultimo elaborato tutti i proventi saranno destinati a La Caramella Buona Onlus“.