Ascolta l’articolo: “Gli strumenti del benessere organizzativo (I Parte)”
Orecchio sul mondo (20) – Il benessere è un’area ampliamente indagata nel campo della ricerca, ma ancora si fatica a definire il costrutto in modo appropriato.
Un primo elemento è il benessere lavorativo, definito come il modo in cui il soggetto spende il proprio tempo o, più in generale, la piacevolezza che questo ritrova all’interno del suo impiego giornaliero.
Un secondo elemento si riconduce al benessere sociale, inteso come la presenza di relazioni stabili nel proprio cerchio sociale, il sentirsi amati e apprezzati da chi ci circonda.
In terzo luogo viene descritto il benessere finanziario, ossia l’essere in grado di gestire la propria vita economica, i propri guadagni.
Il penultimo elemento fa riferimento al godere di una buona salute, avendo così le energie per svolgere azioni routinarie; viene definito benessere fisico.
In ultimo luogo viene collocato il benessere di comunità: il percepirsi appartenente e coinvolto dell’individuo all’interno dell’area in cui abita.
Sul piano aziendale si declina il concetto di benessere, sottolineando l’importanza non soltanto a livello puramente etico, ma anche produttivo. Si ipotizza infatti che la salute psicofisica aumenti la qualità e la frequenza della buona performance.
Purtroppo però la realtà dietro al concetto è ad oggi un po’ diversa dallo stesso: spesso i programmi atti al potenziamento del benessere degli impiegati non sono accolti e sfruttati al meglio delle proprie potenzialità. Questo avviene a partire dal concetto di benessere in toto: ognuno tende ad avere la propria definizione del costrutto, rendendo così di difficile applicazione qualsiasi manovra per aumentare l’efficacia dei mezzi di promozione.
Il benessere, in molti studi specializzati è definito come uno stato multi componenziale (fisico, materiale, sociale, emotivo e correlato a sviluppo personale e lavorativo) e soggettivo dell’individuo, tanto nell’area di vita generale quanto in quella lavorativa.
Il benessere lavorativo è sostanzialmente inteso come “quella parte del benessere globale dell’impiegato, che quest’ultimo percepisce essere determinata in primo luogo dal lavoro e può essere influenzata da interventi sul lavoro stesso”.
Andando più nello specifico ad addentrarsi nella dimensione ospedaliera è inevitabile non prendere in considerazione l’enorme pressione che l’ambiente stesso pone sui lavoratori appartenenti a tale realtà.
La recente pandemia che dalla fine del 2019 circa è divenuta una minaccia di entità globale, ha messo ancor più a dura prova l’ambiente lavorativo ospedaliero. Un aspetto che tuttavia potrebbe essere definito positivo si riferisce all’importanza conferita al supporto psicologico per il personale ospedaliero; l’attenzione posta nei confronti del benessere psicofisico degli operatori è stata indagata per poi essere incentivata.
Orazio Cassiani
LM in economia e management internazionale delle aziende sanitarie, LM in SIO. Master e senior in gestione e management delle HR, MADIMAS. Esperto in modelli di gestione ed accreditamento, risk management. PSQM certificato RINA. Consigliere OPI Reggio Emilia e già vice CID ER. Albo esperti AGENAS ed OPI. Ufficiale (cdg) CRI.
“Strumenti di gestione delle Risorse Umane in un’azienda sanitaria” di Orazio Cassiani
“Dopo questi mesi ed anni caratterizzati da una pandemia, una guerra, una grande crisi economica, ho il piacere di annunciare l’uscita del mio prossimo libro intitolato “La gestione delle Risorse umane in un’azienda sanitaria“.
Espressione del lavoro in TEAM di studenti e stagisti, si offre quale strumento utile agli studenti per acquisire competenze ed esperienza ed ai professionisti sanitari per tracciare il perimetro entro cui sviluppare ed applicare modelli organizzativi innovativi.
Anche con questo ultimo elaborato tutti i proventi saranno destinati a La Caramella Buona Onlus“.
