L’Ora Rossa – L’avvocato Elisabetta Aldrovandi a Radio 5.9: “Sovraffollamento non si risolve liberando i detenuti. In Italia 38 istituti di detenzione inutilizzati”

Scritto da il 11 Maggio 2020

A “L’Ora Rossa” di questa sera è intervenuta Elisabetta Aldrovandi, avvocato e presidente Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime e Garante vittime nella Regione Lombardia:

“Hanno scatenato varie reazioni le molte scarcerazioni ordinate in questo periodo, che hanno visto coinvolti anche membri legati alla criminalità organizzata. Molte di queste scarcerazioni sono state motivate con situazioni di natura sanitaria. Segnalo inoltre che molti carcerati, condannati in via definitiva per crimini ordinari o comunque non legati alla criminalità organizzata, si sono visti convertire la pena negli arresti domiciliari.

Trovo giusto che la tutela della salute, in uno Stato di diritto come il nostro, venga applicata anche all’interno delle strutture detentive. L’Europa tuttavia ha più volte sanzionato l’Italia a causa delle cattive condizioni delle nostre carceri e per il sovraffollamento: queste segnalazioni sono state purtroppo spesso recepite a colpi di indulto. Ricordo che nel nostro paese abbiamo circa 38 istituti costruiti con soldi pubblici ed attualmente del tutto inutilizzati. Ritengo che, a maggior ragione in questo periodo nel quale il distanziamento sociale diventa l’unica formula di prevenzione, la soluzione migliore sia quella di investire nell’utilizzo di tali strutture e non procedere alla liberazione di chi è stato condannato. Questa pratica risulta uno sfregio inaccettabile per le vittime dei reati e per i loro parenti i quali, oltre che veder spesso comminate pene inadeguate al torto subito, subiscono anche la beffa, di veder liberi anzitempo individui che gli hanno arrecato danni o dolore. Tutto questo va a ledere in maniera evidente sulla credibilità del sistema Giustizia del nostro Paese.

Viviamo in uno Stato nel quale la vittima deve giustificarsi. Facendo un esempio ritengo non si possa prendersi cura della “pecorella smarrita” dimenticando quelle rimaste nel recinto. E’ ingiusto e completamente illogico, per fare un esempio, che il reo abbia il supporto psicologico garantito e sostenuto dallo Stato mentre la vittima debba, nel caso, pagarlo di tasca propria.

Una richiesta immediata al Governo è quella di ampliare il fondo per le vittime di reati. Da un punto di vista legislativo invece si rende necessario l’intervento del Parlamento ed in questo caso i tempi sono destinati ad allungarsi in maniera ingente poiché oltre che le norme errate serve cambiare anche la mentalità.”

Ogni giorno alle ore 19.00 e la domenica alle ore 15.00 “L’Ora Rossa” vi terrà aggiornati sulle novità riguardanti l’emergenza dando voce ad amministratori locali, medici, imprenditori e giornalisti che ci racconteranno, da tutte le parti d’Italia, ciò che stanno affrontando in questo momento.

Riascolta l’intervista completa


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