L’Ora Rossa – Il Commercialista ferrarese Ennio Bizzarri a Radio 5.9: “Il 16 giugno si dovrà pagare l’Imu. Molte imprese sono in grave difficoltà e il peggio deve ancora arrivare”

Scritto da il 29 Maggio 2020

A “L’Ora Rossa” di questa sera è intervenuto Ennio Bizzarri, Commercialista e Consulente del Lavoro ferrarese, nonché fondatore dell’associazione “Quelli delle Partite Iva“, per un commento sulle difficoltà delle piccole e medie imprese in questa fase due:

Con il gruppo di lavoro di “Quelli delle Partite Iva” stiamo facendo i passaggi necessari per poter diventare associazione di categoria. Siamo stati costantemente, dall’inizio della crisi, al fianco delle aziende con una quantità importante di consulenze, facciamo tutto a titolo prettamente gratuito in questo senso, cerchiamo di stare vicino agli imprenditori dato che, purtroppo, credo il peggio debba ancora arrivare. 

Capitolo scadenze fiscali: il prossimo 16 giugno è attualmente confermata la scadenza dell’Imu, per privati ed aziende, mentre il prossimo 30 giugno è calendarizzato il saldo delle imposte del 2019 ed il primo acconto di quelle inerenti al 2020. Due scadenze molto vicine che spaventano, e non poco le nostre imprese.

La “Covid Tax”, applicata da tanti commercianti per sostenere, in buona fede, le spese di sanificazione ed aggiornamento con l’acquisto di materiale protettivo, porterà ad una situazione strana. Il rischio è quello, con un’aumento dei prezzi senza una crescita economica, di una stagnazione. Il mio auspicio è che si possa trattare di una tassa temporanea dettata dalla paura del dover sopperire rapidamente ai costi iniziali della ripartenza.

Il credito d’imposta, attraverso i decreti “Cura Italia” e Rilancio” è stato garantito dallo Stato. Un credito che sarà cedibile anche verso terzi. E’ complesso tuttavia ipotizzare che gli istituti di credito possano accettarlo dopo quanto accaduto con i famosi i prestiti dei 25mila euro. I fondi destinati invece a rimborsare a fondo perduto quelle realtà che abbiano avuto dei costi per poter riaprire sono andati bruciati in pochissimi secondi dalla loro emissione: nella mia zona, ad esempio, nessuno è riuscito a beneficiarne.

Sono stati persi ben 40 miliardi nel solo “Decreto Rilancio”, sperperati in aiuti pseudo assistenzialistico. A fondo perduto non è arrivato ancora nulla alle aziende, e per veder accreditato qualcosa servirà aspettare la seconda metà di giugno. La mia idea sarebbe quella di incentivare le aziende che stanno erodendo il proprio credito privato pur di mantenere il proprio livello occupazionale e l’ubicazione in Italia. Il Paese deve incentivare il ricircolo del denaro: un ulteriore contrazione della spesa individuale nelle prossime settimane, rischia di ridurre ulteriormente le entrate dello Stato, che vanno poi a pagare i nostri servizi.

L’Italia è il 5° paese al Mondo per credito privato, dopo America, Giappone, Belgio ed Olanda. Purtroppo parliamo di una situazione di grossa tendenza al deposito ed al risparmio che sta erodendo le piccole imprese a causa della continua contrazione dei consumi e della spesa sul territorio.

A Ferrara stiamo riuscendo a stare uniti e far fare sistema a tante piccole e medie imprese: questa crisi ci ha permesso di riscoprire la possibile unione tra professionisti, imprenditori, commercianti, partite Iva e così via.

Ogni giorno alle ore 19.00, dal lunedì al sabato,  “L’Ora Rossa” vi terrà aggiornati sulle novità riguardanti l’emergenza dando voce ad amministratori locali, medici, imprenditori e giornalisti che ci racconteranno, da tutte le parti d’Italia, ciò che stanno affrontando in questo momento.

Riascolta l’intervista completa


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