Ascolta l’articolo: “Lean management in sanità: un esempio di benessere organizzativo (II parte)”
Orecchio sul Mondo (29) – La filosofia alla base della lean production può riassumersi nell’atto di eliminare gli sprechi; questi ultimi sono un elemento comune a tutti i tipi di industrie, quella sanitaria inclusa. Alcune delle attività che più risultano in spreco sono la sovrapproduzione, l’inventario (oltre alla difficoltà insita nel dover trovare spazi appositi per riporre il materiale, è necessario tener conto delle date di scadenza di quest’ultimo per evitare di far diventare obsoleti i farmaci), la motilità (l’area deve essere designata per facilitare gli spostamenti a piedi), i trasporti (specie quelli dedicati ai pazienti), l’elaborazione eccessiva (il materiale fornito ai pazienti può, a volte, risultare confuso o poco chiaro), i difetti in linea generale, i tempi d’attesa e un sottoutilizzo delle potenzialità dello staff.
Per poter implementare nuove metodologie nel sistema sanitario è stato proposto di mettere il paziente al centro del sistema che lo sostiene, aggiungendo alle cure mediche anche
pratiche di conforto e di tempo di qualità speso per il degente.
Queste pratiche, le quali sono di recente entrate a far parte della lean production, includono lo studio di diverse aree, le quali hanno acquistato importanza crescente nel corso degli anni: la produzione, l’area manageriale e dello studio di caso, il flusso di pazienti e l’organizzazione.
Il 57% di queste implementazioni ha avuto luogo negli USA; si possono identificare tre livelli di implementazione delle pratiche:
- Micro (focalizzato sull’ottenimento di risultati a livello di produzione)
- Meso (livello strategico riguardante il benessere finanziario dell’organizzazione)
- Macro (iniziative di stampo nazionale)
Molteplici sono gli esempi di utilizzo della lean production che hanno portato sviluppi soddisfacenti, nonostante la mancanza di efficacia rilevabile all’interno di alcuni sistemi sanitari (come quello statunitense), i quali non sono incentrati sul paziente.
Gli esperti di lean production suggeriscono di iniziare l’implementazione a livello micro, per poi ampliare il proprio raggio d’azione su un piano più olistico in maniera graduale. La resistenza al cambiamento che a volte viene riscontrata all’interno delle organizzazioni dovrebbe essere debellata, in primis da un approccio manageriale efficace.
Un senior manager articola i propri conti seguendo tre massime, fondamentali all’interno della lean production: identificare le aree di vitale importanza (quelle, cioè, che trarrebbero maggior beneficio dal cambiamento), essere disposto ad allocare le risorse di supporto necessarie per attuare una riforma e prendersi carico della comunicazione dei risultati in seguito all’avvenuto cambiamento.
La lean production è una filosofia multiforme, la quale richiede un grande impegno a livello sociale ed organizzativo; essa rappresenta una grande opportunità per piccole e grandi aziende. La forza della teoria alla base della lean production sta nel suo essere applicabile ad ambiti di diversa dimensione ed impiego e la sanità non è esente da questa
possibilità.
Orazio Cassiani
LM in economia e management internazionale delle aziende sanitarie, LM in SIO. Master e senior in gestione e management delle HR, MADIMAS. Esperto in modelli di gestione ed accreditamento, risk management. PSQM certificato RINA. Consigliere OPI Reggio Emilia e già vice CID ER. Albo esperti AGENAS ed OPI. Ufficiale (cdg) CRI.
“Strumenti di gestione delle Risorse Umane in un’azienda sanitaria” di Orazio Cassiani
“Dopo questi mesi ed anni caratterizzati da una pandemia, una guerra, una grande crisi economica, ho il piacere di annunciare l’uscita del mio prossimo libro intitolato “La gestione delle Risorse umane in un’azienda sanitaria“.
Espressione del lavoro in TEAM di studenti e stagisti, si offre quale strumento utile agli studenti per acquisire competenze ed esperienza ed ai professionisti sanitari per tracciare il perimetro entro cui sviluppare ed applicare modelli organizzativi innovativi.
Anche con questo ultimo elaborato tutti i proventi saranno destinati a La Caramella Buona Onlus“.
