L’Alba Berlino domani per la Virtus

Scritto da il 17 Ottobre 2023

Jaleen Smith grande ex della gara di domanivs con l’Alba Berlino.

Se qualcuno pensa che con l’Alba sia una partita facile non conosce l’Eurolega

Ormai è noto che in Eurolega non c’è mai niente di facile e la gara di domani sera (mercoled’ 18 ottobre 20.30 Paladozza, Sky sport, Dazn, Euroleague tv, Radio Nettuno Bologna Uno) non fa certo eccezione. I Tedeschi sono guidati da un coach con grande reputazione in Spagna, ha ottimi stranieri e, curiosità in più, i due giovani Italiani scelti lo scorso anno al draft Nba come Spagnolo e Procida. La Virtus quindi è avvisata e dovrà disputare la sua miglior partita per conquistare due punti fondamentali per la marcia in Eurolega dopo che, con la vittoria esterna di Monaco, ha rimediato al  passo falso casalingo dela prima giornata con lo Zalgiris.

Un’altra occasione per Cacok

Inutile dire che sarà nuovamente il centro Usa proveniente dal Cska Mosca uno degli osservati speciali della squadra di Banchi. Dopo aver deluso domenica al primo ingresso sul parquet di Trento, nel secondo step che Banchi gli ha concesso è stato molto più convincente mostrando buone cose anche se non sotto canestro. Nel post partita il coach, rispondendo ad una precisa domanda di un collega, si è lamentato della sua latitanza ai rimbalzi difensivi (ne ha catturati 2 in attacco), certamente troppo poco per un giocatore con le sue caratteristiche fisiche e la sua reputazione di rimbalzista emersa in tutte le squadre con cui ha giocato dai Lakers sia in Nba che in G-league e infine al Cska Mosca nei play off del campionato russo.

In vista della gara di domani coach Banchi ha risposto alle domande di Dario Ronzulli, Luca Aquino e Luca Muleo, è nato un confronto interessante che ci sentiamo di riportare interamente visti gli argomenti trattati :

Le parole di Coach Banchi alla vigilia della gara con l’Alba: “La squadra dal punto di vista emotivo prende energia dalle vittorie, come qualsiasi squadra, dalla buona prestazione di Monaco e dalla discreta continuità espressa nell’insidiosa trasferta di Trento. Ci prepariamo a questo ciclo di gare sotto il profilo emotivo nella condizione ideale per farlo. La sconfitta con Kaunas ci lascia quel briciolo di amarezza che vorrei tramutassimo in determinazione per cercare di alzare ancor più il livello del nostro gioco. Questa è l’Eurolega, quanto di più eccelso esista nella pallacanestro europea, devi essere molto attento perché non ci sono squadre che ti concedono margine di errore. Ne è un esempio evidente Berlino, le cui caratteristiche sono molto specifiche e quindi sarebbe un errore pensare che sia una partita meno complessa di quanto siano state Monaco e Kaunas, è semplicemente diversa ma nasconde la sua complessità. Achille non è ancora disponibile e questo limita le nostre possibilità, ci spinge sempre a gestire questa emergenza che diventa ancora più evidente giocando tre partite in un lasso di tempo così ristretto. La squadra dal punto di vista mentale ci arriva con un buon mood, dal punto di vista tecnico deve sopperire a un’emergenza e si porta in dote questo piccolo neo di come non siamo stati capaci di capitalizzare i vantaggi accumulati contro Kaunas, che forse è qualcosa di possibile in un momento così precoce della stagione, ma l’Eurolega non dà margine. Arriviamo con il carico di motivazione e determinazione che ci permette di giocare una partita alla volta, ma sempre con una volontà consistente di imporre la nostra pallacanestro. Questa è una squadra che più di altre è fortemente caratterizzata da un suo stile, oramai da anni, con giocatori di talento che giocano a ritmi elevatissimi, con una tipologia di pallacanestro diversa dal convenzionale.”

Sull’identità di questa squadra: “Qualsiasi squadra ha il suo percorso, la necessità di imprimere il proprio DNA sul campo di gioco. Stiamo cercando di proporre la nostra pallacanestro, che si poggia su basi molto solide, costruite da uno staff di altissimo livello e da giocatori di altissimo livello. Non ci dimentichiamo che questa Virtus nasce dall’identità del passato, fatta da grandi giocatori e dal passato fatto da grandi allenatori che hanno dato una loro visione. Anche nel passato recente ci sono stati giocatori che se non giocano qui, o allenatori che se non allenano qui, hanno contribuito a creare uno stile e delle abitudini. Su questo solco tracciato continuiamo a cercare di proporre una pallacanestro fatta di una buona qualità combinata a una buona intensità. Penso che sia fondamentale come atteggiamento che i giocatori per primi percepiscano di essere in un club speciale, perché è un marchio riconoscibile e riconosciuto, e che giochino una pallacanestro che ha una sua caratteristica. Poi, renderla piacevole al pubblico, funzionale alle nostre ambizioni e a quelle della proprietà è compito nostro.

Sulla maturità della squadra: “Questa è una squadra che la maturità ce l’ha per definizione, non ha ancora un vissuto. Ci sono giocatori di grandissimo talento e di grande esperienza, gli manca il vissuto perché ci sia una conoscenza reciproca adeguata a cominciare dal sottoscritto. Io non ho questo livello di conoscenza del mio organico e loro non hanno una conoscenza così approfondita di me. Siamo ancora agli albori della nostra storia, speriamo che ci porti a ottenere successi importanti. È presto per parlare di vittorie che testimoniano qualcosa, parliamo di prestazioni che testimoniano il fatto che esista la volontà di dare una direzione alla nostra stagione, approcciando ogni gara con una buona preparazione e con un buon livello di rendimento che per questo organico è fondamentale, abbiamo uomini a sufficienza per esprimere ogni sera una pallacanestro di buon livello. Dovremo avere a che fare anche con cattive serate, succede a tutti, la storia di grandi squadre è fatta anche da brutte partite. Siamo questi, consapevoli della nostra struttura e ad oggi questo ci sta permettendo di produrre una pallacanestro che sembra competitiva. Fino ad ora ci siamo dimostrati competitivi ogni sera, penso che abbiamo le armi per competere con chiunque, l’organico e il talento dei nostri giocatori è il motivo principale per cui ci stiamo riuscendo.”

Sull’affidamento all’esperienza dei singoli giocatori: “Faccio molto affidamento sul vissuto dei giocatori, la loro esperienza e la capacità di recepire informazioni in tempi ridotti, ma anche la loro motivazione, e parlo di tutti, di dimostrarsi adeguati al livello a cui competiamo e all’opportunità che stanno avendo. Quando giochi in un club come la Virtus significa che hai raggiunto l’eccellenza e devi dimostrare di valerla.”

Le dichiarazioni di Isaia Cordinier nel pregara: “C’è una grande differenza adesso, abbiamo un nuovo allenatore e dobbiamo adattarci a un nuovo sistema e trovare una nuova chimica, ma penso che adesso stiamo andando molto bene. Siamo assolutamente lontani dall’aver finito, abbiamo tante sfide di fronte a noi ma siamo sulla buona strada. Dobbiamo continuare a costruire su ciò che abbiamo fatto di buono e su ciò che abbiamo migliorato nelle partite contro Monaco e contro Trento. Dobbiamo imparare molto dalla partita di Kaunas, non possiamo concedere sconfitte facili in casa. Le vittorie in casa sono fondamentali per noi e lo saranno anche nel finale di stagione. Lavoro molto e sono sempre pronto ad aiutare la squadra, la mia versatilità mi permette di fare tante cose in campo, sia in difesa che in attacco. Sono fiero di essere un giocatore duttile e di mostrarlo durante le partite dando il 100% per la squadra e ai miei compagni.”


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