L’azione della Pellosi viene vista da Forchielli come un “atto di forza” volto ad affermare autonomia del Congresso ed importanza di Taiwan, scontentando tuttavia sia gli Stati Uniti (Biden e servizi segreti le avevano fortemente sconsigliato tale viaggio) che la Cina.
Per Scacciavillani, invece, potrebbe essere uno “smarcamento” dal Presidente in carica in vista delle elezioni di Midterms o, anche, un’azione attuata per aprire le porte alle trattative di Biden stesso con il Presidente della Repubblica cinese, Xi Jinping.
Politica italiana ed elezioni
Nella seconda parte del dialogo, Forchielli e Scacciavillani si confrontano sulle elezioni del prossimo 25 settembre.
Per Scacciavillani, la gente è meno indotta a votare partiti che faticano a raggiungere la soglia di sbarramento, quindi Renzi potrebbe essere destinato a raggiungere un accordo con Letta e Calenda. Quest’ultimo, sempre secondo l’economista molisano, è la persona che nelle questione accordi si sarebbe giocato meglio le carte: risultando indispensabile al PD, tirando avanti le trattative e giocando al rialzo in termini di numero di collegi.
Situazione opposta, per Scacciavillani a quella di Renzi: non molto rilevante in termini di possibili voti portati alla coalizione (e sgradito a parte dell’elettorato piddino), sono PD e Azione ad avere il coltello dalla parte del manico nei suoi confronti.
Per Forchielli, viste anche queste ragioni, l’ex sindaco di Firenze potrebbe essere destinato a correre da solo alle prossime elezioni, mentre per Scacciavillani, dopo una trattativa al ribasso, Renzi potrebbe accettare le condizioni di Letta e Calenda.
