Energia, ricerca, innovazione e space economy: la Regione Emilia-Romagna in pressing su Bruxelles per affrontare la crisi energetica
“In questo momento l’Unione europea deve dare celermente una risposta alla crisi energetica che ha enormi ricadute sui territori, soprattutto quelli ad alta densità produttiva come l’Emilia-Romagna. La Regione farà il possibile per sviluppare energia di continuità, ovvero investimenti di prossimità per biogas, biometano, idrogeno e altre fonti rinnovabili”.
Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico, green economy e lavoro, Vincenzo Colla, che in una due giorni a Bruxelles ha avuto una fitta l’agenda degli appuntamenti con i rappresentanti delle Istituzioni comunitarie. Al centro degli incontri su ricerca, innovazione, la grande questione dell’energia, e poi ancora la transizione digitale, la formazione e l’impatto sui sistemi economici e sociali in Emilia-Romagna e più in generale in Europa.
Questo con una particolare attenzione alle competenze e agli investimenti sul percorso di transizione ecologica, oltre che digitale. Obiettivi che fanno parte della programmazione regionale, a partire dagli strumenti come il Patto per il Lavoro e per il Clima, la strategia dell’Agenda 2030 e quella di Innovazione e ricerca, i nuovi Programmi Fesr e Fse 2021‐27 e il Piano energetico regionale, che in Europa hanno ricevuto grande interesse e attenzione.
La missione è stata anche l’occasione per approfondire le politiche europee correlate alle strategie della Regione, in particolare, quelle per la neutralità climatica (obiettivo per il 2050 di un’economia a zero emissioni nette di gas a effetto serra), al fine di garantire buona occupazione e affrontare le conseguenze della crisi economica e sociale.
Centrale nelle politiche della Regione il Patto per il lavoro dell’Emilia-Romagna che – valorizzandone i tre cardini, digitalizzazione, sostenibilità, conoscenza e gli effetti della legge regionale sull’attrattività delle imprese – promuove investimenti strategici e attrae giovani talenti favorendo nuova buona occupazione. E poi la formazione con l’illustrazione delle attività della Regione Emilia-Romagna durante il seminario su “2023 Anno Europeo delle competenze e della formazione continua”, promosso dal Coordinamento delle Regioni e delle Province autonome italiane a Bruxelles.
Questione energetiche
In un incontro bilaterale con il rappresentante aggiunto d’Italia presso l’Unione europea, ambasciatore Stefano Verrecchia, sono stati affrontati il tema energetico relativo al distretto delle ceramiche, delle vetrerie e della transizione dell’automotive.
Con Carlo De Grandis, della Dg Azione per il Clima affrontati i temi degli investimenti, attraverso i bandi europei, sull’idrogeno e le deroghe per le industrie energivore e le filiere della transizione elettrica. È stata sottolineata la necessità di una soluzione ponte per i costi dell’energia così da tutelare imprese e cittadini.
Sulla nuova strategia di specializzazione intelligente dell’Emilia-Romagna e sulle modalità con cui la politica di Coesione può sostenere le filiere e le imprese minacciate dall’esplosione dei costi energetici e dalla carenza di materie prime, l’assessore Colla si è confrontato con il direttore Nicola De Michelis della Dg Regio della Commissione europea.
Tecnopolo e ricerca
Con l’ambasciatore d’Italia in Belgio Francesco Genuardi si è avviato un dialogo sulla disponibilità a una collaborazione scientifica con il Belgio: al lavoro per realizzare nei prossimi mesi una presentazione del Tecnopolo di Bologna e dell’ecosistema dell’innovazione e della ricerca dell’Emilia-Romagna alle istituzioni europee. Qui le esperienze del Tecnopolo di Bologna e del supercomputer Leonardo, cofinanziato con 240 milioni di euro da EuroHPC Joint Undertaking e ministero dell’Università e della Ricerca, e una delle risorse del Centro nazionale di supercalcolo finanziato dal PNRR, recentemente insediato a Bologna.
Avviato il percorso affinché la Regione, dopo l’adesione all’associazione, entri anche nel Cda di Nereus, rete europea delle Regioni che utilizzano tecnologie spaziali, organizzazione senza fini di lucro con sede a Bruxelles. Incontrando il segretario generale di Nereus, Roya Ayazi, l’assessore Colla ha presentato l’esperienza del Forum Strategico per la promozione della filiera regionale dell’aerospazio e i programmi che vedranno coinvolte alcune tra le maggiori aziende del territorio, oltre che le sperimentazioni delle università di Ferrara e di Bologna.
Con il direttore Joanna Drake della Dg Ricerca e Innovazione della Commissione europea, occasione per presentare i risultati della legge regionale sull’attrattività delle imprese e annunciare la nuova legge regionale per attrarre i talenti, in via di approvazione. Messo in campo i percorsi di collaborazione per i progetti europei con i centri di ricerca e accademie nonché condivise alleanze con Università e centri innovazione ricerca.
L’assessore Colla partecipando all’incontro annuale del Gruppo informale degli uffici di rappresentanza italiani per la ricerca e l’innovazione, un network di 62 organizzazioni, ha evidenziato che “l’Emilia-Romagna è un hub di buone pratiche, per questa ragione la promozione di una sinergia tra programmi europei, PNRR e fondi regionali è auspicabile. Il contributo dell’Unione Europea – ha continuato l’assessore – è fondamentale per la ricerca nei territori. In Emilia-Romagna la creazione dell’ecosistema della ricerca e innovazione è legata alla capacità dei soggetti pubblici e privati di riconoscersi e di cooperare. La sfida dell’Emilia-Romagna è fare investimenti di sostenibilità che allo stesso tempo creino lavoro di qualità”.