Carpi: mercoledì 16 agosto in piazza si commemora l’eccidio del ‘44

Scritto da il 9 Agosto 2023

I fascisti per rappresaglia trucidarono sedici civili inermi. Saranno deposti fiori anche in via Guastalla

 

Emilia-Romagna, Carpi – Mercoledì prossimo, 16 agosto, sarà il 79° anniversario dell’eccidio fascista avvenuto davanti al “castello”, quando i repubblichini fucilarono per rappresaglia 16 civili inermi, scelti a caso fra un centinaio di persone rastrellate fra Carpi, Migliarina e Rio Saliceto: come ogni anno, la città ricorderà in mattinata quei martiri, ai quali dopo la Liberazione è stata intitolata la piazza.

Il ritrovo di autorità e familiari è alle 9:15, davanti al Monumento ai Caduti presso il Palazzo dei Pio; seguiranno, alle 9:30, la deposizione di una corona e una benedizione, quindi, alle 9:45, gli interventi ufficiali, con l’orazione del Sindaco Alberto Bellelli; alle Pubbliche Amministrazioni invitate è stato chiesto di partecipare con il civico gonfalone, e alle associazioni con i rispettivi vessilli. Come tradizione, la banda “Città di Carpi” accompagnerà l’iniziativa.

 

«La città di Carpi – è scritto nel volantino del programma – nel ricordare il sacrificio di questi suoi Caduti, rinnova il suo impegno a salvaguardia di quei valori di libertà, pace e fiducia nel progresso che hanno sempre contraddistinto le sue tradizioni civili. »

 

Programma 

L’appuntamento in piazza dei Martiri sarà preceduto dalla deposizione di una corona al cippo dei caduti di via Guastalla.

 

L’eccidio di Carpi 

L’eccidio del 16 agosto 1944 avvenne dopo un rastrellamento di circa 120 civili nel territorio fra Rio Saliceto e Carpi, per rappresaglia in seguito all’uccisione di un repubblichino, avvenuta il giorno di Ferragosto tra Migliarina e la città: dopo esser stati torturati, sedici dei fermati furono portati al tramonto in piazza, fatti sdraiare sul selciato e fucilati a terra dalla “brigata nera” alle 20, contemporaneamente alla sepoltura del fascista giustiziato dai partigiani; poi i corpi furono lasciati sul posto fino all’indomani.

Testimone oculare dei cadaveri abbandonati a terra, la mattina dopo, fu anche Liliana Cavani, che aveva 11 anni: la regista concittadina nel 2018 tenne l’orazione ufficiale alla cerimonia del 74° anniversario.

Sette dei fucilati erano carpigiani (fra loro cinque di Fossoli e uno di Migliarina), altri sei di Rio Saliceto, uno di Mirandola, uno di San Felice sul Panaro e uno milanese, probabilmente sfollato a Carpi: quasi la metà aveva fra i 20 e i 29 anni, il più giovane ne aveva 18, il meno giovane 61. Altre tre persone erano state assassinate durante le operazioni di rastrellamento.

 

Le vittime 

  • Arturo Aguzzoli “Primo” di Carpi (1914)
  • Augusto Artioli “Giusto” di Carpi (1883)
  • Aldo Biagini di Rio Saliceto (1912)
  • Agostino Braghiroli di Carpi (1902)
  • Remo Brunatti “Bruni” di Mirandola (1908)
  • Enzo Bulgarelli “Franco” di San Felice sul Panaro (1916)
  • Dino Corradi “Maurizio” di Carpi (1903)
  • Martino Del Bue di Rio Saliceto (1896)
  • Umberto De Pietri di Carpi (1918)
  • Fernando Grisanti di Milano (1920)
  • Costantino Iotti di Rio Saliceto (1926)
  • Walter Lusvardi “Nando” di Carpi (1914)
  • Pierino Rabitti di Rio Saliceto (1925)
  • Fermo Rossi di Rio Saliceto (1920)
  • Avio Storchi di Rio Saliceto (1918)
  • Giuseppe Zanotti “Morte” di Carpi (1924)

 

 


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