Caffè Lungo: Eco Beach Party, parola di Jova

Scritto da il 13 Luglio 2019

Che Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, fosse un vulcano di idee in costante eruzione, sospinto da un’energia misteriosa ed irresistibile, era cosa nota. Il Jova Beach Party, tour che lo sta tenendo impegnato in questa estate ne è un chiaro esempio: Jovanotti trasferisce il concerto da stadio nelle principali spiagge italiane, tramutando lo show in una vera e propria festa di colori, suoni ed emozioni. Qualcuno, però, temeva che la presenza di decine di migliaia di persone su una spiaggia potesse avere delle ripercussioni sull’ambiente.

Ma Jovanotti e il management hanno pensato anche a questo. Lo spauracchio delle spiagge inzozzate di rifiuti come bottiglie di birra, cartacce, mozziconi di sigarette e compagnia cantante è stato spazzato via da una bella iniziativa. In ogni tappa del tour, infatti, la produzione apre le porte a dei volontari speciali: ragazzi che, in cambio di un biglietto per lo show, dei pasti e di un gadget speciale, avranno il compito di sensibilizzare la folla sul riciclo e sul rispetto dell’ambiente.

Ragazzi e ragazze nel ruolo di sentinelle pronte a mettersi in gioco per rispettare e far rispettare il mondo in cui viviamo e aiutarlo a rimettersi in sesto; certo, è un piccolo gesto, ma pensare che siano solo le grandi azioni a fare la differenza è un errore. Sono proprio le piccole azioni ad innescare reazioni a catena sempre più grandi, ma che non si discostano dall’intenzione di partenza. Insomma, sono queste gocce che, con costanza, riescono a formare oceani; in fondo, non è anche questo il più grande spettacolo dopo il Big Bang?

P.S.: bravo Jova ma, soprattutto, bravi tutti i ragazzi e le ragazze; il mondo ve ne sarà riconoscente. Federico Bonati 


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