Caffè Lungo: Ciao

Scritto da il 18 Luglio 2019

Ciao. Ciao alle storie raffinate, agli sguardi intensi descritti con articolate forme, alle parole inventate che di inventato non avevano nulla. Ciao al mistero, fitta foresta nella quale era un dolce perdersi, con la consapevolezza che ne saremmo usciti non certo perchè avevamo trovato la strada ma, al contrario, perchè la strada aveva trovato noi. Ciao alla poesia senza rime.

Ciao. Ciao alle sigarette consumate senza avidità, assaporando il vizio. Ciao alla voce roca per il troppo fumo, ma mansueta come l’anima dalla quale provenivano quelle parole. Ciao alla grinta e alla voglia di non abbassare il capo. Ciao al sentimento di eternità che sentivi sempre più vicino, pronto a scambiare con esso un dolce abbraccio, consapevole che ci avresti lasciati soli.

Ciao. Ciao a una Sicilia disegnata con le parole. Ciao ai profumi, ai sapori, speziate dolcezze di una terra che abbiamo imparato ad amare anche grazie alla tua penna, strumento sensoriale capace di catalizzare il bello e il brutto senza farci scegliere da che parte stare. Ciao. Ciao a chi ti ha criticato e denigrato, piccole ombre di un teatrino nel quale non potevi essere più di una comparsa; troppo grande per certi infimi palcoscenici. L’arte ti reclamava e non desiderava dividerti con nessuno.

Forse tutto ciò che ho scritto è una cosa ridicola; ma tu, nelle cose ridicole, sapevi vedere la bellezza. Ciao, Andrea. Viaggia con la consapevolezza che non ti meritavamo, ma che avevamo un estremo bisogno di te. E, forse, lo abbiamo ancora. Ciao. Federico Bonati

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