ANCHE QUEST’OLIMPIA RESTA INDIGESTA ALLA VIRTUS 74-86
Scritto da Lucio Bertoncelli il 16 Marzo 2022
Nella foto Virtus : Tornik’e Shengelia ottima prova al debutto in maglia Virtus, purtroppo non è stata sufficiente alla Virtus per battere l’Olimpia Lubiana
Virtus Segafredo Bologna – Cedevita Olimpia Lubjana ris. finale 74-86 1°quarto 24-31 2°quarto 44-51 3°quarto 58-68 Arbitri: Garcia, Balak, Celic
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA : TESSITORI 3 CORDINIER 5 MANNION 3 PAJOLA 6 ALIBEGOVIC 3 RUZZIER N.E. JAITEH 11 SHENGELIA 14 HACKETT 0 SAMPSON 9 WEEMS 11 TEODOSIC 9 all.re Diana
CEDEVITA OLIMPIA LUBJANA : Pullen 20 Ferrell 11 Duskac 0 Muric 14 Auguste 9 Blazic 18 Hodzic 0 Dragic 11 Omic 2 Radovanovic 0 Scuka 0 Habot 0 all.re Golemac
La Virtus stecca clamorosamente la gara contro l’Olimpia Lubiana sconfitta all’andata in Slovenia dopo un overtime tiratissimo. La squadra di Scariolo, in quarantena da Covi e sostituito da Diana, ha giocato una partita molto brutta in difesa specie nel primo tempo (51 punti subiti) e male per 40′ in attacco dove è andata a sbattere contro la zona match up che Golemac ha adattato all’attacco Virtus per rallentarlo, come ormai è d’abitudine degli avversari delle Vnere. Pessima percentuale di tiri dal campo sopratutto da 2 (38,8% per una squadra che tira normalmente con più del 50%), testimoniato dai 74 punti realizzati ; ha pareggiato la Virtus a rimbalzo, 48 come gli sloveni, migliore negli assist 21 a 17 ma complessivamente una brutta Virtus che ha messo in scena una prestazione assolutamente insufficiente.
Tra i bianconeri il più positivo il nuovo arrivato Tko Shengelia (14 pt. in 21′ col 66% da 3 e 7 rimbalzi), Jaiteh ha fatto il suo catturando 14 rimbalzi, Weems e Teodosic non hanno brillato così come Mannion e Cordinier. Daniel Hackett ha litigato col canestro ed è sembrato sempre fuori della partita. Pajola è stato punito dagli arbitri, molto molto scarsi che hanno concesso agli sloveni una marea di contatti non fischiati.
L’Olimpia ha disputato la gara attesa : una batteria di tiratori mortiferi dall’arco, dei lunghi a far legna nel pitturato (con la complicità arbitrale), gli uomini di Golemac hanno approfittato della grande libertà che la difesa Virtus, sopratutto nei primi 20′ ha concesso. Quando le Vnere hanno iniziato a difendere purtroppo si è incagliato l’attacco. Ormai tutti gli avversari della Virtus hanno un preciso piano partita, per evitare mismatch che li vedrebbero fisicamente perdenti, giocano una zona adattata che la Virtus attacca di solito male muovendo poco la palla e con dei tagli lenti e ritardati che consentono alla difesa di adattarsi.
La sconfitta pregiudica nuovamente la classifica e a questo punto anche il 3° posto può essere un miraggio ma, al di là del piazzamento la squadra deve trovare un’organizzazione difensiva che ad oggi manca totalmente e un convincente meccanismo di attacco alla zona.
LA CRONACA
Non c’è Hervey ma c’è Pajola nella Virtus, l’Olimpia è al completo. Al fischio iniziale gli Sloveni scappano, dall’arco le mani sono caldissime 9-14 a 4’19, fa il suo debutto Shengelia realizza i suoi primi punti italiani con una tripla, ma dall’altra parte Pullen è incontenibile e segna 11 punti nei primi 10′. Nella Virtus si mette in luce anche Sampson e le Vnere restano in scia fino a 2′ dal termine ma sul finire Pullen e Blazic scavano un primo piccolo solco 24-31 (31 punti subiti in 10′ già fanno capire dove sta il problema).
Ci si aspetta la rimonta Virtus nel 2° quarto invece è l’Olimpia, sempre a zona, a scappare e a metà tempo il tabellone recita 29-44, Shengelia, Teodosic e Jaiteh rianimano le Vnere in attacco ma la difesa è sempre un pianto, tanto che il -7 con cui si va negli spogliatoi per l’intervallo lungo appare un mezzo miracolo per le speranze Virtussine di ricucire lo strappo.
Nel 3° quarto la Virtus comincia a difendere con maggior concentrazione e concederà solo 17 punti agli Sloveni in 10′ ma non si segna per 2′ da una parte e dall’altra, la Virtus è imprecisa al tiro sopratutto da 2, gli arbitri sotto canestro sloveno concedono di tutto. Sampson lotta e segna un paio di bei canestri ma è troppo solo, ad Hackett non entra nulla (finirà con 0 punti), alla fine l’Olimpia chiude a +10 58-68.
La gara sarebbe rimediabile, la Virtus ha un sussulto e arriva fino a meno 6 ma sul 4° e 5° fallo fischiato ad Alessandro Pajola in rapida successione (il secondo è un fischio surreale) muoiono le speranze bianconere di ricucire lo svantaggio, alla Virtus non entra più nulla, Lubiana invece fa festa e banchetta dall’arco della difesa Virtussina.