ALLA VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA IL DERBY N. 112

Scritto da il 13 Marzo 2022

Nella foto Virtus : Daniel Hackett al suo debutto nelle stracittadine bolognesi top scorer della Virtus

Fortitudo Kigili Bologna vs Virtus Segafredo Bologna  ris. finale 82-85  1°quarto 19-25  2°quarto 43-46  3°quarto 57-68   Arbitri: Rossi, Borgiorni, Paglialunga

Fortitudo Kigili Bologna  :  Frazier 14  Manna  n.e. Aradori 2  Mancinelli(k) n.e. Durham 9 Procida 15  Niang n.e.  Benzing 19  Feldeine  8  Charalampopoulos  5  Groselle 10  Borra  0  all.re Martino

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA : TESSITORI  0 CORDINIER 9   MANNION 9  ALIBEGOVIC  9  HERVEY  10 RUZZIER n.e. JAITEH  5  CERON n.e. HACKETT 17  SAMPSON 12     WEEMS(k) 6  TEODOSIC  8   all.re Scariolo

Indubbiamente se nel campionato Italiano ci fossero 15 formazioni col nome Virtus la Fortitudo non rischierebbe seriamente la retrocessione. Basta infatti la Vnera sventolata davanti alla squadra di Martino per scatenare l’effetto drappo rosso davanti ad un toro. Ancora una volta nel derby l’aquila bianco blu ha cercato di superarsi fornendo una prestazione nettamente superiore a quelle di tutta la stagione. La Virtus ha condotto per  quasi tutta la gara senza mai riuscire a fare il break decisivo anche quando, come nel 3° quarto, ha messo 13 punti di scarto tra sè e l’avversaria.

Sergio Scariolo ha avuto risposte contradittorie dai suoi, i 2 centri Jaiteh e Tessitori per diversi motivi non hanno mai fatto la differenza sotto canestro e, alla fine, il migliore nel pitturato è stato Sampson che dopo due quarti da mani nei capelli ha confezionato 10′ da applausi tra la fine del 3° quarto e l’inizio del 4°,  con 12 punti in 10′ e 3 rimbalzi. Nella Virtus molti sono andati a sprazzi : bene Cordinier all’inizio e male alla fine, Hervey male subito, poi bene (10 punti e 4 rimbalzi) poi sparito dalle rotazioni. Teodosic solita grande personalità e punti quando serviva, molto bene Mannion nei 13′ sul parquet in cui ha messo due liberi decisivi nel possesso finale. Mai acceso in attacco Kyle Weems ma utile come sempre in difesa, finchè la condizione fisica lo ha sorretto Daniel Hackett è stato il giustiziere della Fortitudo 17 punti e 7 rimbalzi in 27′ con l’80% da 2 e il 50% da 3. Amar Aklibegovic ha disputato una prova solida sia in attacco che in difesa.

LA CRONACA

Il Paladozza esaurito  per il limite di capienza consentito dalle restrizioni pandemiche. Le squadre neille formazioni annunciate, i padroni di casa al completo, la Virtus privo di Pajola, Belinelli e non fa debuttare Shengelia. Martino ha preparato bene la gara anche nei dettagli e i suoi lo hanno ripagato oltre ogni previsione. Procida è stato indubbiamente il migliore dei suoi mostrando tutte le sue doti, resta inspiegabile la sua assenza dal quintetto finale con il punteggio ancora in bilico, quando la Fortitudo ha avuto la palla in due occasioni per pareggiare. Rispetto alle ultime uscite la squadra è apparsa trasformata e adesso gioca con logica e disciplina tattica. La Virtus attendeva una zona da attaccare e zona è stata, per lunghi tratti ha rallentato l’attacco Virtus, impedendo i pick and roll centrali e presidiando il tabellone, certo anche la zona non può fare miracoli e, alla lunga la Virtus l’ha attaccata con blocchi alti come fosse una difesa individuale.

La gara è vissuta su un tema, la Virtus avanti al massimo di uno-due possessi e i bianco blu ad inseguire. L’equilibrio è sembrato rompersi all’inizio del 4° quarto quando la squadra di Martino ha sofferto tremendamente la presenza e la mobilità di Jakarr Sampson e in cui lo stesso americano ha stampato il 57-70 che poteva far pensare ad una sentenza. La Fortitudo però ha pescato dal fondo del serbatoio l’ultima benzina rimasta ed è arrivata fino a meno 3 con l’ultimo possesso in mano ma a quel punto è mancata la lucidità e il derby n. 112 è scivolato via andando dalla parte del pronostico alla vigilia.

 

 

 

 

 


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