Domani alle 19 la Virtus torna a viaggiare in Europa per l’EuroLeague e come prima destinazione tocca a Kaunas, a casa di una delle storiche e più vincenti squadre d’Europa, lo Zalgiris di Sabonis.
Nel power ranking ora è nelle ultime squadre, con l’Asvel e le due serbe, anche se sembra che col coach della nazionale Kazys Maksvytis in panchina ed i 5 nuovi arrivi si possa uscire dalla depressione in cui si è trovata l’anno scorso dopo l’allontanamento di coach Martin Schiller.
Per i verdi è ormai un lontano ricordo la Final Four di 5 anni fa con coach Jasikevicius, ora il problema principale per i verdi è quello economico, che ha ovviamente inciso sulla scelta degli stranieri.
Di quel roster del 2018 facevano parte Pangos, Micic e Brandon Davies mentre quest’anno si è dovuto fare i conti con un budget che è forse l’ultimo della EuroLeague, sui 10M di euro.
Rispetto all’anno scorso se ne sono andati Webster, Strelnieks, Giffey, Nebo, Miniotas, Blazevic e si è ritirato Jankunas, mentre gli ingaggi USA si sono limitati a due soli giocatori di buon rendimento e affidabilità, in particolare Keenan Evans, ex Maccabi ed MVP della lega israeliana 2 anni fa, in grado di coprire tutti i 3 ruoli del perimetro. Che nelle prime due ha viaggiato a 15,5 ppp con un buon 44% da tre.
L’altro è Kevarrius Hayes uno dei perni del “miracolo Bursaspor” dell’anno scorso, dove con i Turchi inaspettati finalisti di EuroCup, viaggiava con 9ppp, 7 reb e 1.5 stoppate in 24 minuti. Dati che sta confermando per ora in EL con 11 ppp. e 5 reb. nonostante la sua taglia (2,06 cm. e 103 kg.).
A dargli una mano nel pitturato è stato chiamato il Lettone ex Barca Rolands Smits che negli anni in Catalogna doveva prevalentemente difendere, ed ora invece porta 9,5 ppp. e 7 reb. dimostrandosi un giocatore più completo.
Come ala forte contribuisce con 25 minuti l’ala forte USA Tyler Cavanaugh, confermato dalla stagione scorsa, con 7 ppp. e 6,5 reb., atleticamente inoffensivo sotto canestro ma dotato di un decente tiro da tre.
In questo panorama sta emergendo il solo Iggy Brazdeikis, lituano di nascita ma canadese di adozione e americano di scuola, 23enne ala piccola scelta con la 49° nel draft del 2019 cui sono seguiti due anni insufficienti coi Knicks. Vero talento e giocatore versatile dotato di una buona taglia ora sta ritrovando buoni minuti in campo con 14,5 ppp. e 4,5 reb .
Ma nel roster mancano i giocatori lituani , pur essendocene diversi in giro per il mondo, che di solito lo Zalgiris aveva la capacità economica e l’appeal sufficiente per trattenere. Non così quest’anno, con un nucleo lituano probabilmente il peggiore del decennio.
Di Kalnietis (37 anni a fine torneo), Ulanovas (31) e di Lukas Lekavicius (29), destinati al gregariato, solo quest’ultimo stà fornendo un contributo accettabile di punti (7 ppp.) e di regia.
L’ala piccola, il veterano EdgarasUlanovas , pur restando sul campo per 30′ non è andato sinora oltre i 4 ppp., mentre Kalnietis non ha ancora messo piede in campo per cattive condizioni fisiche, così come l’ultimo arrivo dal Lietkabilis, la 22enne guardia Dovydas Giedraitis
Nel ruolo è arrivato da Treviso Tomas Dimsa che apporta sinora 8 ppp. con un’ottima mira da tre e dal Rytas l’ala 30enne Butkevicius, ma si tratta di gregariato.
Sinora lo Zalgiris ha disputato due partite , entrambe perse, dignitosamente. Di 10 lunghezze al Pireo e di solo una a Tel Aviv, mentre marcia con un buon 5\5 nel morbido campionato nazionale LKL.
Ovviamente la Virtus troverà degli avversari all’angolo, ancora a zero in classifica e con tutta la pressione del paese (in Lituania il basket è sport nazionale) che li spingerà. Trattandosi di un campo con un pubblico partecipe ma molto corretto sarà un buon esordio per i tanti esordienti in EL della Virtus e dovranno in particolare essere i nostri esterni a fare la differenza, dato il vantaggio in numero e talento, su quelli lituani.
