nella foto Virtus : Kyle Weems e Milos Teodosic due giocatori simbolo del ciclo Virtussino che si è chiuso ieri, in una delle tante esultanze nelle 4 stagioni in cui hanno giocato insieme
La Virtus volta pagina : scelta rischiosa, coraggiosa e inevitabile
Mannion, Jaiteh, Ojeleye, Weems e Teodosic in pratica un quintetto base che non sfigurerebbe in Eurolega, questi i cinque giocatori che la Virtus ha liberato non rinnovando i contratti scadenti ieri. Si dice che, se vuoi iniziare un nuovo capitolo di un libro, devi avere letto il precedente. La Virtus decide di fare a meno quindi, in modo assolutamente impopolare, di alcuni dei giocatori simbolo delle ultime stagioni vincenti, nonchè di un giocatore unico e irripetibile come il fuoriclasse Serbo.
Mannion, Jaiteh e Ojeleye tre incompiute della Virtus
Ognuno dei cinque giocatori ha una storia diversa, ovviamente, ma il denominatore comune delle scelte dei vertici della Virtus, immagino condivise quando non suggerite anche da coach Scariolo sia da un lato il ringiovanimento anagrafico del roster e dall’altro la riduzione del tasso percentuale d’infortuni. Nico Mannion, giocatore che lo staff tecnico non aveva richiesto è un giocatore giovane che non si è rivelato adatto alla filosofia di gioco del coach campione d’europa e del mondo in carica. Non si può certo dire che lo staff tecnico non abbia dato al red mamba le occasioni per mettersi in luce, nelle 30 gare di stagione regolare in Lba è partito quasi sempre nello starting five con un buon minutaggio. Mam Jaiteh, dopo un’ottima stagione nel 2021-22 culminata col titolo di giocatore Mvp dell’Eurocup vinta dalle Vnere, non si è purtroppo riconfermato in Eurolega in cui ha pagato uno scotto notevole al salto di competizione sia fisicamente che mentalmente. Il francese manca di una sufficiente esplosività nella parte polpaccio-piede, pur essendo in possesso di buoni movimenti spalle a canestro e una notevole precisione nel tiro vicino a canestro. Il suo problema maggiore è a livello caratteriale. Mam non è quello che si definisce un “cuor di leone” e a volte pare avere poca autostimtima e fiducia nei propri mezzi. Ancora completamente diverso il caso di Ojeleye non rinnovato per l’eccessivo tasso di frequenza ai problemi muscolari, finchè ha potuto lavorare coi carichi massimali è stato un top player ma, in seguito agli infortuni, cambiata la preparazione è divenuto un giocatore anonimo.
Weems e Teodosic si chiude un ciclo di successi
Kyle Weems e Milos Teodosic gemelli diversi il 34 e 44 dal Kansas (Topeka che vuole dire luogo dove nascono le patate) e da Valjevo hanno incrociato le loro strade professionali e umane a Bologna e se ne vanno insieme, due giocatori divenuti il simbolo della squadra, il braccio e la mente, la difesa e la fantasia due cose fondamentali nel basket. La Virtus penso che abbia dovuto compiere una scelta dolorosa ma realistica. Purtroppo la carta d’identità non può mentire quando si tratta di sportivi professionisti. Negli anni il basket d’alto livello è cambiato insieme a loro ed è diventato per lo spettatore molto peggio. E’ uno sport noioso e francamente inguardabile se uno non è coinvolto emotivamente. Ormai la fisicità la fa da padrona e il tiro da 3 punti ha snaturato il gioco che oggi è poco più di un tiro a segno. E’ facile prevedere che, senza il coraggio di cambiare, è destinato ad interessare sempre meno. Basterebbe intanto eliminare il tiro da 3 punti sugli angoli per migliorare un pò lo spettacolo e privilegiano il gioco in post basso oggi svilito dagli scarichi non solo sul lato debole. In ogni caso la Virtus perde due dei pochi giocatori decisivi e in grado d’infiammare la folla, il basket a Bologna da domani sarà più povero. Da quando Sasha Djordievic lo mise in campo contro l’Umana Venezia per quella che sarebbe stata una delle sue tantissime imprese, il fuoriclasse Serbo ha cambiato la Virtus : 2 Supercoppe, 1 scudetto e una Eurocup con accesso all’Eurolega i trofei che la coppia Weems – Teodosic, insieme ai compagni, ha portato in dote nella bacheca Virtussina. A mio parere Milos occupa un posto di assoluto rilievo nella storia bianconera, per me nell’ambito ristretto dei 5 migliori stranieri di ogni tempo ad aver vestito la Vnera, ognuno metta gli altri 4. Da oggi quindi il tifoso Virtus dovrà iniziare la fase di elaborazione del lutto, ricordandosi però che negli anni la stessa operazione è stata più volte effettuata con successo dopo la rinuncia a Danilovic, Cosic, Richardson, Ginobili, Griffith e altri mille ne avrò dimenticati per citare solo gli stranieri.
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