Suicidio Virtus, Pistoia ne fa 100 e vince alla Segafredo Arena

Scritto da il 1 Aprile 2024

La Virtus battuta in casa dopo aver dominato i primi 3 quarti subisce un parziale di 32 a 10 nell’ultimo quarto e subisce una sconfitta imprevista

Nella foto Virtus di Matteo Marchi : Ante Zizic dominatore nelle fila della Virtus sotto canestro della gara con l’Estra Pistoia, la sua ottima prestazione non è stata sufficiente alla Virtus per vincere

Virtus Segafredo Bo vs Estra Pistoia finale = 93-100 1Q 26-14  2Q 55-41  3Q  83-68   arbitri Paternicò, Borgo, Marziali

Virtus Segafredo Bo : Lundberg 16  Belinellli  12  Pajola 0  Dobric 10  Mascolo 0 Lomazs 2  Shengelia 3  Hackett  8  Mickey 13   Polonara 9  Zizic 16  Abass 4      all. Banchi

Estra Pistoia :  Willis 23  Della Rosa  2  Moore 18  Dembelè  n.e.  Saccaggi 0  Del Chiaro 0 Varnado 9 Wheatle 7 Hawkins  24    Ogbeide 17      all. Brienza

da 2 Virtus 24/40 , 60 %  Estra 20/34,  58,9 % ; da 3 Virtus  11/35 , 31,5 %   Estra 16/28,  57,2  %   ; tiri liberi  Virtus 12/15,  80 %   Estra 12/14, 85,8 %  ; falli commessi Virtus 16 Estra  18 ;  rimbalzi  Virtus  34 ( 14 off)  Estra 30  ( 5 off) ;  palle perse Virtus 7 , Estra 11 ; palle recuperate Virtus 7 Estra 5 ; assist Virtus 23  Estra  18    ; valutazione Virtus 110  Estra 111

La Virtus nel 4° periodo sciupa le fatiche dei primi 3 quarti

La Virtus negli ultimi 10′ getta letteralmente al vento una gara che aveva controllato e dominato nei primi 30′.  Indubbiamente bisogna rendere merito a Pistoia che ha giocato fino alla fine credendo di poter vincere anche quando dopo 22′ di gioco si è trovata sotto di 19 (62-43), riuscendo la squadra di Brienza a restare tutto sommato in partita e terminando il 3° quarto sotto di 15 (83-68). La Virtus fin lì aveva giocato una buona partita, a tratti anche ottima, difesa discreta e attacco fluido la squadra di Banchi pareva in controllo del match. Daniel Hackett, uscito per infortunio alla caviglia a metà del 3° quarto, era stato rimesso in piedi dai fisioterapisti bianconeri ed era tornato sul parquet c’erano quindi tutte le premesse per portare in porto la vittoria preziosa.

All’inizio del 4° quarto Pistoia ha infilato una serie di triple (sopratutto con Hawkins e Willis) e a 7’35 dall’ultima sirena la squadra di Brienza riduceva lo svantaggio sotto la doppia cifra. Qui la Virtus ha commesso un errore imperdonabile per una squadra piena di uomini esperti : si è fatta prendere dalla frenesia di ritornare ad un solido vantaggio e ancor più grave ha accettato i ritmi di una formazione che proprio del corri e tira è maestra, Stasera oltretutto i tiratori toscani hanno indovinato la serata della vita in cui appena alzi la mano e molli la palla fai canestro (57,2% dall’arco contro il 31,5 della Virtus), a metà tempo Pistoia ha coronato la rimonta e con Ogbeide da sotto ha ottenuto il primo vantaggio del match (88-90). Da quel momento una Virtus in totale confusione ha segnato in più di 3 minuti soltanto con una tripla di Belinelli a 20″ dal termine quando ormai la gara era sfuggita di mano. Nemmeno la panchina Virtus è esente da colpe se è vero che nel finale convulso dopo la rimonta completata quando c’era da riorganizzare la volata finale non è stato fermato il gioco con un time out.

Ci sono state due partite in una : i primi 3 quarti e l’ultimo

Occorre distinguere le due prestazioni delle Vnere, nei primi 3 quarti la Virtus ha giocato una buona pallacanestro facendo intravedere la concreta possibilità di condurre in porto una vittoria non semplice ma costruita su solide basi tecniche. In questi 30′  molto bene Zizic, Lundberg preciso al tiro, Dobric presente sui due lati del campo, Polonara molto utile vicino a canestro e preciso dall’arco. Nell’ultimo quarto praticamente non si è salvato nessuno e i soli 10 punti raggranellati sono lì a confermarlo. Le colpe Virtussine sono tante anche perchè bisogna ricordare che Pistoia aveva allo stesso modo espugnato il Forum qualche mese fa, con una rimonta proprio nell’ultimo quarto. Accettare il ritmo di Pistoia tra l’altro se conduci di 14 punti è veramente un suicidio, Pistoia ha pian piano preso fiducia e ha cominciato a difendere meglio, per la Virtus a quel punto si è spenta la luce.

Le parole di Luca Banchi nel post partita

“Voglio congratularmi con Pistoia per la partita che ha giocato, valorizzata da questo ultimo quarto da percentuali difficilmente ripetibili. Abbiamo cercato di trovare la giusta intensità e aggressivita senza mai fermare la precisione dei loro tiratori, questo ha generato una brutta reazione psicologica perchè chiaramente averli visti recuperare questo scarto così velocemente ha tolto lucidità al nostro attacco che fino a quel momento era riuscito ad essere efficace a certi regimi che non erano certamente quelli che mi auguravo riuscissimo a indirizzare nell’arco della gara. Nel nostro piano c’era certamente cercare di controllare i ritmi, ci siamo fatti trascinare in un corri e tira che è stato poi letale nel finale. Un secondo tempo da 59 punti subiti e un ultimo periodo da 32 con certe percentuali al tiro, complessivamente con un 11 su 12 dal campo testimoniano che non siamo mai riusciti a fermare la loro precisione, incisività e aggressività. E’ una squadra che gioca con questo piglio da inizio stagione, con questa sicurezza che devi essere bravo a controllare. Se per 30 minuti siamo riusciti a tenerli a distanza, qualche segnale che la nostra difesa non avesse l’intensità già c’era e dopo tutto si è manifestato in modo prorompente, complice il fatto che in loro crescesse la fiducia che possesso dopo possesso stessero recuperando il gap.” 

“Pistoia ha giocato con un numero bassissimo di palle perse, eravamo su un territorio rischioso. I 19 punti di vantaggio fanno credere che mantenendo certi regimi realizzativi tu possa comunque tenerli a distanza. Siamo incappati in un quarto periodo di una sterilità assoluta, con la tensione palpabile che si respirava in campo. Abbiamo perso fiducia e abbiamo cominciato a vedere il canestro veramente piccolo, questo ha dato ulteriore spinta ed energia ai nostri avversari. La sensazione era che il vantaggio lo avessimo costruito nella metà campo offensiva piuttosto che difensiva. Abbiamo ruotato 12 giocatori in campo, penso che per la squadra che siamo e i quintetti che proponiamo non si debba andare a scavare nell’ambito della fatica e della stanchezza, piuttosto sul fatto che non siamo riusciti a trovare risposte alla loro vena realizzativa. Tutto si è manifestato un po’ clamorosamente nell’ultimo periodo e questo ha avuto una valenza psicologica. Anche inconsciamente pensi che sia una partita che può continuare su quell’inerzia, che tu possa ancorarti alle tue percentuali e la facilità con la quale avevamo trovato una buona distribuzione tra gioco interno e precisione dell’arco. All’improvviso è diventato tutto difficile, il canestro si è chiuso, con Pistoia che si è sempre più arroccata dentro l’area sfidandoci a tirare ed è diventato letale insieme alle loro percentuali realizzative che non sono da tutti i giorni.”

 


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