Orecchio sul Mondo Socio Sanitario: forme di violenza nella professione sanitaria

Scritto da il 25 Luglio 2023

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Orecchio sul Mondo (24) – Tutti i professionisti del settore sanitario affrontano il rischio di avere a che fare con pazienti violenti o aggressivi; le infermiere sembrano essere la categoria più a rischio. L’incidenza del fenomeno è difficile da determinare, poiché concettualizzarlo non sempre è immediato.

Alcuni fattori di rischio per pazienti e visitatori in situazioni ospedaliere includono problematiche legate alla salute mentale, uso di droga o alcol, impossibilità di affrontare crisi situazionali, possesso di armi ed essere in prima persona vittima di violenza. Ulteriori fattori di rischio sono rappresentati dall’ambiente circostante (come l’ora del giorno e la presenza eventuale di telecamere di sicurezza).

Vengono suggerite alcune tecniche preservative da attuare in queste circostanze: avere un telefono con sé, praticare auto-difesa, educare alla non violenza e supporto personale e psicosociale. La violenza sul luogo di lavoro è un problema di seria entità in crescita, che può avere risonanza su tutti i professionisti del settore sanitario.

La migliore modalità di controllo della violenza è prevenirla prima che diventi un problema. Idealmente, per evitare episodi spiacevoli, bisognerebbe rimuovere tutti quelli che sono i possibili catalizzatori di reazioni frustrate e/o violente.

Sono ancora da individuare (o migliorare) quelle che sono le misure adottate per la diminuzione delle spiacevoli reazioni che di frequente si possono osservare in ambienti ad alto rischio di stress come quello ospedaliero. È pertanto essenziale identificare misure preventive che consentano di tollerare il carico emotivo sperimentato da pazienti e professionisti, per evitare un diffondersi a macchia d’olio di comportamenti controproducenti e dannosi, quali sono quelli violenti.

Un ulteriore problema all’interno del settore sanitario è rappresentato dall’ageismo, ossia l’atto di discriminare una persona in base alla sua età. Come è possibile immaginare, il settore sanitario è particolarmente soggetto alle interazioni con persone anziane; le donne in particolare tendono a vivere più a lungo degli uomini e hanno solitamente un numero di interazioni maggiore col settore sanitario di quante non ne abbiano gli uomini. Gli stereotipi e le discriminazioni sulla base dell’età anagrafica possono avere un impatto importante sul benessere del soggetto.

Spesso, la discriminazione sulla base dell’età risulta un trattamento irrispettoso verso i pazienti meno giovani; alcuni comportamenti irrispettosi sono il rivolgersi a soggetti anziani con voce bambinesca o con altre forme di infantilizzazione degli stessi o il banalizzare preoccupazioni e paure dei degenti classificando le loro manifestazioni di disagio come riconducibili soltanto all’età.

Una riduzione dell’ageismo ed una promozione di una visione più realistica del paziente potrebbe apportare molti benefici alla relazione paziente-professionista sanitario, facilitando l’aderenza ai trattamenti terapeutici e riducendo le disparità nel settore sanitario.

Alle volte vengono esercitate forme di prevaricazione (anche violenta) sul luogo di lavoro dagli stessi professionisti sui propri colleghi. Il settore sanitario non è chiaramente esente da questa problematica, che si presenta di frequente mediante l’esercizio di condotte sessiste, le quali alle volte arrivano a spingersi fino alla molestia sessuale.

Quest’ultima è definita come la messa in atto di comportamenti non richiesti o commenti osceni che hanno un impatto sulla performance lavorativa di chi subisce l’azione o creano un ambiente ostile, intimidatorio ed offensivo all’interno del quale esercitare la propria professione. Le molestie sono più comuni all’interno di ambienti a prevalenza maschile e/o laddove tali comportamenti sono tollerati o accettati mediante l’esercizio del silenzio.

 

Orazio Cassiani 

 

 

LM in economia e management internazionale delle aziende sanitarie, LM in SIO. Master e senior in gestione e management delle HR, MADIMAS. Esperto in modelli di gestione ed accreditamento, risk management. PSQM certificato RINA. Consigliere OPI Reggio Emilia e già vice CID ER. Albo esperti AGENAS ed OPI. Ufficiale (cdg) CRI.

 

“Strumenti di gestione delle Risorse Umane in un’azienda sanitaria” di Orazio Cassiani

 

 

Dopo questi mesi ed anni caratterizzati da una pandemia, una guerra, una grande crisi economica, ho il piacere di annunciare l’uscita del mio prossimo libro intitolato “La gestione delle Risorse umane in un’azienda sanitaria“.

Espressione del lavoro in TEAM di studenti e stagisti, si offre quale strumento utile agli studenti per acquisire competenze ed esperienza ed ai professionisti sanitari per tracciare il perimetro entro cui sviluppare ed applicare modelli organizzativi innovativi.

Anche con questo ultimo elaborato tutti i proventi saranno destinati a La Caramella Buona Onlus“.

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