Orecchio sul Mondo Socio Sanitario – “Punti di forza e punti di debolezza dei principali sistemi di assistenza sanitaria nel mondo. L’assistenza sanitaria negli Stati Uniti”

Scritto da il 6 Febbraio 2024

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Orecchio sul mondo (52) – Il sistema sanitario americano è diverso da tutti i sistemi di assistenza di cui abbiamo parlato precedentemente. La maggior parte dell’assistenza sanitaria ai cittadini americani è nelle mani delle aziende private annullando l’esistenza quindi di una assistenza sanitaria universalistica.

Vi sono però due programmi sanitari pubblici molto importanti in America ovvero: Medicare e Medicaid. Il primo programma riguarda la salute e l’assistenza degli anziani (di età superiore a 65 anni) ed è universalistico poiché non tiene conto del reddito.

Il secondo programma il Medicaid, nato nel 1965, è gestito dai singoli stati con un contributo federale e riguarda l’assistenza della popolazione con un reddito molto basso.

Entrambi i programmi si dedicano all’assistenza universalistica dei disabili. Per tutti gli altri cittadini l’unico modo per avere una copertura sanitaria è quello di rivolgersi ad assicurazioni private in grado di coprire le spese mediche.

Nella maggior parte dei casi le aziende, pubbliche o private, offrono tra i benefit una copertura sanitaria più o meno ampia che a volte copre anche i componenti della famiglia.

Senza una copertura sanitaria sarebbe impossibile poter vivere in USA, per esempio un parto cesareo può costare oltre 25.000$, escluse le prime cure per il neonato.

È per questo che è fondamentale avere una polizza assicurativa. Il punto più debole del sistema sanitario americano risiede proprio nella sua privatizzazione poiché le cure sanitarie non sono riservate a tutti i cittadini in modo equo e nel corso degli anni l’impossibilità economica di alcuni americani ha portato un ritardo delle diagnosi o peggio ancora una mortalità precoce per motivi evitabili.

Il contesto americano è mutato nel 2010 sotto il governo Obama, il quale ha redatto il programma sanitario assistenziale, da cui il nome del Presidente, “Obamacare”.

I cambiamenti principali riguardano il numero di assistiti dal programma universalistico, circa 32 milioni in più di cittadini americani e la riduzione
della spesa governativa per la sanità. I punti salienti di tale riforma:

– Divieto per le compagnie di assicurazioni di negare la stipula di assicurazioni e l’assistenza per determinate
patologie o sulla base di preesistenti condizioni di salute;
– Incentivi fiscali per il cittadino al fine di stipulare una polizza sanitaria;
– Sanzioni per il cittadino che non stipula una polizza assicurativa;
– Obbligo per i datori di lavoro di imprese con più di 50 dipendenti di contribuire alle spese per l’acquisto di
tali polizze per tutti i lavoratori;
– Più soggetti in tutela di Medicaid;
– La possibilità per i giovani a carico della famiglia di utilizzare l’assicurazione sanitaria dei genitori;
– Minor costo dei farmaci, maggiore prevenzione e maggior possibilità per i malati cronici di accedere alle
cure.

Questo scenario si apre dopo la profonda crisi economica del 2008 che negli Stati Uniti ha colpito profondamente anche la copertura sanitaria dei suoi cittadini compromettendone la salute e la vita.

La crisi economica colpì prevalentemente le fasce medio-basse e la fascia di età dai 16 ai 25 subì forti pressioni per via di contratti di lavoro poco stabili e conseguentemente assicurazioni sanitarie poco coprenti.

Tale proposta però ha subito anche delle profonde critiche soprattutto da parte delle società statunitensi che si occupano delle polizze assicurative. Per far fronte ad una maggiore copertura universalistica vi sono stati degli aumenti delle tasse e allo stesso tempo anche le compagnie assicurative private hanno alzato sensibilmente le quote dei premi per rifondere le perdite derivate da tutta quella fascia della popolazione, che accedendo all’Obamacare, non ha più avuto la necessità di rivolgersi a tutti i loro servizi.

Inoltre, l’imposizione delle aziende con oltre 50 dipendenti full time, ha portato moltissimi imprenditori a non superare il limite numerico per poter ridurre i costi dell’assicurazione per il lavoratore.

Una ulteriore critica che ha portato al cambiamento della riforma, sotto il governo Trump, dell’obbligo da parte dei cittadini di avere una assicurazione sanitaria poiché, secondo i legislatori, rappresenta una eccessiva invasione della sfera della libertà personale.

Non a caso l’upgrade legislativo proposto fin dalla campagna elettorale dal neopresidente Joe Biden in tema sanitario ha messo particolarmente l’accento sulla possibilità di scelta: “Medicare for all who want it”, ovvero Medicare per tutti coloro che la desiderano.

 

Orazio Cassiani 

 

 

LM in economia e management internazionale delle aziende sanitarie, LM in SIO. Master e senior in gestione e management delle HR, MADIMAS. Esperto in modelli di gestione ed accreditamento, risk management. PSQM certificato RINA. Consigliere OPI Reggio Emilia e già vice CID ER. Albo esperti AGENAS ed OPI. Ufficiale (cdg) CRI.

 

“Strumenti di gestione delle Risorse Umane in un’azienda sanitaria” di Orazio Cassiani

 

 

Dopo questi mesi ed anni caratterizzati da una pandemia, una guerra, una grande crisi economica, ho il piacere di annunciare l’uscita del mio prossimo libro intitolato “La gestione delle Risorse umane in un’azienda sanitaria“.

Espressione del lavoro in TEAM di studenti e stagisti, si offre quale strumento utile agli studenti per acquisire competenze ed esperienza ed ai professionisti sanitari per tracciare il perimetro entro cui sviluppare ed applicare modelli organizzativi innovativi.

Anche con questo ultimo elaborato tutti i proventi saranno destinati a La Caramella Buona Onlus“.


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