Natale 2023 a Carpi: gli auguri del Vescovo e le celebrazioni in Cattedrale
Scritto da Redazione Emilia-Romagna il 22 Dicembre 2023
Emilia-Romagna, Carpi – Santo Natale 2023, ecco i dettagli delle Celebrazioni presiedute dal vescovo Erio Castellucci e dal vicario generale monsignor Gildo Manicardi nella Cattedrale di Carpi in occasione delle imminenti festività:
DOMENICA 24 DICEMBRE
Ore 24.00: Santa Messa della notte di Natale
Presiede monsignor Gildo Manicardi
LUNEDI’ 25 DICEMBRE
Ore 10.45: Santa Messa del giorno di Natale
Presiede il vescovo Erio Castellucci
DOMENICA 31 DICEMBRE
Ore 18.00: Santa Messa di Ringraziamento e canto del Te Deum
Presiede monsignor Gildo Manicardi
LUNEDI’ 1° GENNAIO
Ore 18.00: Santa Messa nella solennità di Maria Madre di Dio e Giornata della Pace
Terzo anniversario dell’inizio del ministero episcopale
di monsignor Castellucci alla guida della Diocesi di Carpi
Presiede il vescovo Erio Castellucci
Il messaggio del Vescovo di Carpi Erio Castellucci
“Pochi giorni fa, in pubblica assemblea, un papà ha lanciato una provocazione: e se estendessimo il diritto di voto ai bambini? I presenti hanno reagito con un sorriso, al quale mi sono allineato anch’io – così esordisce il vescovo Erio Castellucci nel suo messaggio di auguri per il Natale – Poi però ho pensato che questa proposta, per quanto irrealizzabile, risolverebbe almeno un problema: quello della guerra. Sono sicuro che tutti i bambini, in un ipotetico referendum propositivo, voterebbero all’unanimità ‘sì’ per la pace. Sarebbe un plebiscito. Genitori e maestre delle scuole dell’infanzia e delle primarie sostengono che in questo tempo la prima intenzione di preghiera dei bimbi è per la pace”.
“È incredibile – prosegue monsignor Castellucci – che nel terzo millennio, dopo secoli e secoli di conflitti sanguinosi che sembravano lasciare il passo a civiltà illuminate, sagge e pacifiche, si combattano ancora decine di guerre nel mondo”.
E se per tutte le persone di buona volontà la pace è un ideale da perseguire, afferma il Vescovo, “per i cristiani la pace non è solo un ideale, ma è un corpo: ‘Cristo è la nostra pace’, dice San Paolo (Efesini 2,14). La pace ha preso carne, ha la forma di un piccolo concepito a Nazareth e nato a Betlemme”.
Un neonato che, sottolinea monsignor Castellucci, evoca fragilità e tenerezza insieme. “Fragilità, perché necessita di tutto: la pace non è data una volta per sempre, ma ha bisogno di essere accolta, accudita, curata, alimentata, cullata. Tenerezza, perché convoca attorno a sé parenti e amici, stringendoli nell’affetto verso il nuovo arrivato; la pace, continua San Paolo, ‘abbatte il muro di separazione’, crea legami tra i lontani”.
Ecco allora l’invito, “in un tempo nel quale i nostri occhi sono pieni di immagini violente”, ad adottare lo sguardo dei bimbi, “seguendo Gesù che li ha indicati come modello per gli adulti: ‘se non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli’ (Matteo 18,3). Oggi – conclude il Vescovo – possiamo permetterci di aggiungere che, se non ci uniamo ai bambini nel plebiscito per la pace, non potremo attraversare più nemmeno i regni della terra, perché l’avremo devastata”.