MOTOGP: Misano, dalla Regione sì alla deroga in sicurezza sul pubblico presente ai MotoGP di settembre al “Simoncelli”
Scritto da Redazione il 13 Agosto 2020
Diecimila persone al giorno per il doppio MotoGP a Misano (Rn). La Regione Emilia-Romagna, con un’Ordinanza firmata dal presidente Stefano Bonaccini, concede la prima deroga al numero massimo di spettatori previsti per impianti all’aperto, 1.000, laddove per eventi di portata nazionale e internazionale gli spazi dell’impianto possano permettere una maggiore affluenza. L’opportunità era prevista da una precedente Ordinanza regionale in base all’applicazione di determinate misure anti-Covid, dal distanziamento agli accessi alla sanificazione, sino ai controlli fuori dalla struttura.
La Regione, a seguito di un’istruttoria eseguita dalla Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare, ha valutato che gli organizzatori (società Santa Monica di Misano Adriatico) hanno svolto un lavoro aderente alle normative, utile a preparare varie possibilità sull’affluenza a Misano World Circuit, mostrando attenzione ai protocolli e garantendone l’applicazione rigorosa in vista dei due importanti appuntamenti: il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini (11-13 settembre 2020) e il Gran Premio dell’Emilia-Romagna e della Riviera di Rimini (18-20 settembre 2020).
La deroga di fronte agli ampi spazi all’aperto disponibili – furono 160.000 gli spettatori complessivi lo scorso anno -. Ai presenti sugli spalti si aggiungeranno altre 3.000 persone impegnate per l’organizzazione e nell’assistenza ai team, che alloggeranno in Riviera. Il “Marco Simoncelli” ha una capienza omologata per circa 110.000 persone, delle quali oltre 40.000 in tribuna. Saranno previsti parcheggi e accessi dedicati per le varie tribune, con un imponente spiegamento di steward per il controllo dei comportamenti all’esterno e all’interno dell’impianto. Precluso l’accesso ai prati.
Il gestore conserverà per almeno 14 giorni copia degli elenchi nominativi di coloro che hanno acquistato i biglietti, rendendoli disponibili su richiesta alle strutture sanitarie in caso di necessità di svolgere attività di contact-tracing.