È morto Piero Angela, aveva 93 anni. Il figlio Alberto: “Buon viaggio papà”
Scritto da Redazione il 13 Agosto 2022
Grazie a Piero Angela intere generazioni si sono appassionate alla scienza e alla natura
Una notizia che mai avremmo voluto leggere e dare: Piero Angela è morto all’età di 93 anni, la triste notizie è stata data dal figlio Alberto attraverso la propria pagina facebook dove ha pubblicato una foto del padre con la scritta: “Buon viaggio papà“.
A inizio luglio Angela, decano dell’Azienda Rai, aveva salutato il suo pubblico con una speciale puntata di SuperQuark realizzata per i 70 anni di carriera nella televisione pubblica italiana.
Con la morte di Angela se ne va una delle parti migliori della storia della televisione italiana, grazie a lui intere generazioni si sono appassionate alla scienza e alla natura.
Il saluto dopo 70 anni in Rai
Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana.
Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano.
Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia.
È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati.
A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato.
Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese.
Un grande abbraccio
Il cordoglio di Mattarella
Appresa la notizia il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
Provo grande dolore per la morte di Piero Angela, intellettuale raffinato, giornalista e scrittore che ha segnato in misura indimenticabile la storia della televisione in Italia, avvicinando fasce sempre più ampie di pubblico al mondo della cultura e della scienza, promuovendone la diffusione in modo autorevole e coinvolgente.
Esprimo le mie condoglianze più sentite e la mia vicinanza alla sua famiglia, sottolineando che scompare un grande italiano cui la Repubblica è riconoscente.
L’ultima puntata
La puntata di SuperQuark andata in onda il 6 luglio scorso su Rai Uno è stata anche l’occasione per festeggiare i 70 anni di attività di Piero Angela la cui carriera era iniziata in Rai nel lontano 1952 quando “ancora – ricorderà il figlio per l’occasione – non esisteva la televisione“.
Angela fu sempre molto legato alla televisione pubblica italiana, consapevole dell’importanza che la divulgazione scientifica poteva rappresentare per la formazione delle future generazioni e lo sviluppo del Paese.
Uno degli aspetti interessanti della figura di Piero Angela è stata l’eterogeneità del suo pubblico, il divulgatore ha intatti avuto la capacità di attrarre grandi e piccini, amatissimo tanto tra gli audulti quanto tra i giovani e i giovanissimi.
Carlo Angela
Non tutti sanno che il padre di Piero, Carlo Angela, nato a Olcenengo in provincia di Vercelli nel 1875, nel corso della seconda guerra mondiale, rischiando la vita, salvò molti cittadini ebrei dalla deportazione.
Per le proprie eroiche azioni nel 2001 gli fu riconosciuto dallo Yad Vashem (l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah istituito dal Parlamento Israeliano nel 1953) il titolo di “Giusto tra le Nazioni” e pertanto il suo nome fu inserito nel Giardino dei Giusti di Gerusalemme.
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