Un ko che fa male per gli Stings. I virgiliani rimediamo la quarta sconfitta consecutiva contro Rimini per 79-72 rimanendo così in piena zona salvezza.
Avvio positivo per la Staff che è subito protagonista con Veronesi e Iannuzzi. Rimini risponde solo grazie a Johnson che diventerà una vera e propria spina nel fianco per i virgiliani. Il botta e risposta continua per oltre metà quarto, con tanta intensità sotto canestro e una gara che fatica a sbloccarsi del tutto. A “stappare” l’incontro è proprio Johnson con canestri di pregevole fattura anche da tre punti. Nonostante il timeout chiamato da coach Zanco, gli Stings faticano tanto in attacco e alla fine dei primi 10 minuti sono in svantaggio 13-16.
Nel secondo periodo di gioco è Janelidze l’uomo della provvidenza per la Staff. Il georgiano tiene in piedi l’attacco biancorosso, mentre dall’altra parte prosegue il monologo di Johnson. Il secondo minuto di sospensione di Zanco non dà gli effetti sperati, con Rimini che si allontana ulteriormente (20-27 al 14’). Come detto, per Mantova è Janelidze il vero protagonista, sia da due punti che da tre punti, mentre la difesa virgiliana continua a soffrire le penetrazioni di Johnson e l’intensità di Ogbeide e Anumba. La Rivierabanca prende il largo sul +10 (28-38 al 18’) e approfitta di una Staff spaesata per allontanarsi ulteriormente fino al 31-44 del 20’.
L’inizio della ripresa è incoraggiante per gli Stings che si rimettono in carreggiata con un parziale di 4-0 in meno di un minuto. Rimini, però, riprende a segnare con continuità col solito Johnson, a cui si aggiungono Masciadri e Tassinari, che riescono a portare gli ospiti fino al +17 (42-59 al 25’). La gara sembra oggettivamente in discesa per la Rivierabanca, ma Mantova inizia la rimonta appoggiandosi ad Anthony Miles. L’americano comincia a sbloccarsi a cronometro fermo, poi la sua prima bomba sembra cambiare il volto della partita. La rimonta prosegue con Ross e Cortese, con un parziale di 13-0 che porta la Staff sul 55-59. Nel finale di quarto Rimini riprende le distanze fino al 57-63.
La tripla di Miles mette Mantova a -3 (60-63 al 31’), ma i virgiliani falliscono ripetutamente l’aggancio. Rimini ristabilisce le distanze con Ogebide e Masciadri tornando al +10 (60-70 al 33’), con la Staff che risente psicologicamente dell’occasione sciupata. Anche qui la partita sembra ormai indirizzata, ma con pazienza gli Stings arrivano al -4 trascinati da Ross e Iannuzzi. L’entusiasmo della Grana Padano Arena, però, non basta: sul più bello, i virgiliani non concretizzano la rimonta. Il finale è tutto per Rimini.
Domenica 19 febbraio è in programma la trasferta al PalaDozza contro la Fortitudo Bologna.
Coach Zanco: “Era una partita molto importante, ci avrebbe dato la possibilità di rimanere in lotta per i playoff. La sconfitta è maturata quasi tutta nel secondo quarto, il parziale subito in questo frangente ci ha fatto molto male e ha condizionato il resto della partita. E dire che in settimana avevamo lavorato duramente, con la consapevolezza che sarebbe stata una partita molto fisica. Purtroppo, non è la prima volta che ci tiriamo indietro in questo tipo di sfide chiudendoci in un atteggiamento nervoso. Rimini ha sfruttato la nostra poca durezza mentale. Poi nella ripresa siamo stati più solidi, ma ci manca sempre unità. In alcune situazioni forziamo troppo e ci affidiamo a soluzioni personali perdendo il filo conduttore.
Lo ripeto, dobbiamo essere più continui. Durante la settimana c’è tanta concentrazione, analizziamo i problemi, troviamo le soluzioni e poi la domenica commettiamo sempre gli stessi errori. Abbiamo altre cinque partite per migliorarci, ma devo ammettere che il girone Salvezza è vicino. Dobbiamo prepararci a un finale di stagione intenso, ci aspettano tante gare molto tese”.
Riccardo Cortese: “Purtroppo è sempre lo stesso copione. Questa era una partita importante e in tanti di noi non c’è stato quel fuoco necessario per imporsi. È qualcosa di intangibile, che non si può insegnare o allenare. È evidente che siamo una squadra con dei limiti, questo lo dice la classifica. Ora dobbiamo pensare a salvarci.
Dobbiamo prendere consapevolezza dei nostri limiti, dobbiamo dare tutti il 100% adesso. Dobbiamo farci un esame di coscienza e provare a migliorare anche a livello personale”.
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