nella foto Virtus : Daniel Hackett qui contro l’Olimpia in Eurolega, un gigante in gara 5 al Forum, la sua prestazione non è stata sufficiente alla Virtus per vincere
Ea7 Armani Olimpia Milano vs Virtus Segafredo (gara 5) ris.finale 79-72 1°quarto 26-24 2°quarto 42-37 3°quarto 59-54 arbitri Lanzarini, Attard e Borgioni
Valutazione : Milano 98, Bologna 76 Falli commessi : Milano 21 Bologna 21 ; tiri liberi : Milano 15/18, Bologna 16/21 , Rimbalzi Milano 40 , Virtus 26
I rimbalzi condannano la Virtus
Alla quinta gara in 10 giorni, di cui una terminata come sappiammo con 2 supplementari, la fatica comincia a farsi sentire specie sui giocatori più impiegati. L’Olimpia mantiene il fattore campo e disputa sul proprio parquet una partita solida in cui ha condotto sempre, dopo lo 0-3 iniziale. Messina mescola le carte e tiene in campo sempre quintetti alti preferendo Datome a Baron in avvio. In effetti la Virtus fatica molto sopratutto a rimbalzo e alla fine sarà questo divario a consegnare all’EA7 la vittoria in gara 5 che le consente di giocare il primo match point fra 48 ore alla Segafredo Arena. I biancorossi alla fine conquisteranno 40 rimbalzi contro i 26 bolognesi ma sopratutto 12 rimbalzi in attacco contro i 5 bianconeri.
Nel post partita Scariolo fa i complimenti ai suoi per non aver mai staccato la spina
La Virtus ha giocato la più brutta partita della serie, un pò per merito di Milano ma molto per demeriti propri. Credo che stasera sia stato raggiunto un record, Shengelia e Teodosic due dei leader tecnici della squadra hanno concluso a 0 punti in 29′ complessivi sul parquet. Il Georgiano subito due falli, panchinato da Scariolo quando è tornato ha sbagliato tutto ciò che un giocatore come lui può fallire in attacco mentre il fuoriclasse Serbo mai un tiro da 2 e 0 su 6 dall’arco, sbagliando tiri aperti che, di solito, mette a occhi chiusi. La Virtus 58% da e solo il 26% da 3, ha giocato una partita insufficiente in attacco e nel 1° tempo anche in difesa. Se le Vnere sono riuscite a tenere aperta la gara fin quasi alla sirena finale lo debbono alla straordinaria prestazione di Daniel Hackett, alla solita prova maiuscola di Belinelli e Cordinier, presenza e punti oltre una grande difesa. Mickey e Jaiteh non hanno sfigurato ma non hanno ricevuto i soliti assist da Teodosic e Shengelia finendo per essere sovrastati da Melli e Voigtmann e, quando in campo anche da Biligha.
L’Olimpia avrebbe dovuta chiuderla prima
Come la Virtus in gara 4 la squadra di Messina avanti di 13 (56-43) a metà del 3° quarto, alla fine ha rischiato sugli ultimi 3 possessi di gettare la vittoria, in vantaggio 74 a 70 a 2’15” dall’ultima sirena la squadra di Messina ha rischiato grosso, Shavon Shields ha realizzato due canestri di forza e, alla fine, nonostante una solenne arrabbiatura di Messina, sono riusciti a conquistare una preziosissima vittoria. Chiaro che mercoledì cambierà di nuovo tutto e, come si è visto in gara 3 e 4, in questa serie il fattore campo l’ha fatto da padrone. Guardando il bicchiere mezzo pieno in casa EA7 ci può essere soddisfazione per il vantaggio 3 a 2 nella serie, per la Virtus nonostante la sconfitta la fiducia può arrivare dalla considerazione di essere rimasta in partita fino alla fine senza l’apporto di due tra i giocatori più importanti.
Gli arbitri non hanno influito sul risultato
I tre arbitri hanno diretto abbastanze bene, come già successo in gara 2, nel 1° quarto hanno fischiato come vaporiere e progressivamente hanno concesso sempre più contatti, dimostrando di non avere le idee molto chiare, tuttavia non hanno determinato il risultato.
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