Lo storico Alessandro Barbero racconta il “Poeta al comando”: Gabriele D’Annunzio e l’impresa di Fiume
Scritto da Nicola Pozzati il 8 Giugno 2022
Barbero racconta D’Annunzio e l’impresa di Fiume portanto il lettore dentro i giorni infuocati che videro la nascita e la fine di una delle imprese più incredibili della storia italiana del ‘900
Nel romanzo “Poeta al comando“, edito da Sellerio, lo storico Alessandro Barbero fa rivivere ai lettori i giorni infuocati dell’impresa di Fiume quando, il 12 settembre 1919, Gabriele D’Annunzio guidò l’occupazione della città. L’avventura durerà poco più di un anno fino a quando il governo retto dal Poeta sarà costretto alla resa dal Trattato di Rapallo.
Barbero offre ai lettori la possibilità di camminare tra le vie di Fiume, assieme a D’Annunzio e al fidato amico e segretario Tom Antongini, voce narrante del libro. Il romanzo ridà vita alle tensioni di quei giorni tanto tormentati, quanto affascinanti. Rivivono i personaggi: generali e banditi, politici e prostitute, combattenti fedeli e vili affaristi.
Gabriele D’Annunzio fu una figura complessa e Barbero rende giustizia alle contraddizioni del personaggio. Troviamo l’artista e il comandante, l’uomo cinico e capriccioso, il politico attento ai bisogni del popolo, il “pubblicitario” ante litteram. Esce la malinconia, la tristezza per la vecchiaia che incombe, ma anche un’inaspettata ironia che saprà far sorridere persino il lettore più serio.
Poeta e guerriero, D’Annunzio a Fiume: intervista allo storico Alessandro Barbero
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