La Virtus tiene il servizio e conquista gara 1 contro Tortona (92-80)
Scritto da Lucio Bertoncelli il 11 Maggio 2024
La Virtus senza Shengelia (febbre) e Dobric problemi alla caviglia infortunata a gennaio, vince comunque gara 1 con Tortona
Nella foto Virtus di Matteo Marchi : Isaia Cordinier apparso in netta ripresa top scorer in gara 1 contro la Bertram Tortona
Virtus Segafredo Bo vs Bertram Tortona GARA 1 = 92-80 / 1Q 27-21 2Q 44-48 3Q 68-56/ arbitri : Attard – Bartoli – Galasso
Virtus Segafredo Bo : Cordinier 18 Lundberg 15 Belinelli(k) 16 Pajola 4 Mascolo n.e. Lomazs n.e. Hackett 5 Mickey 6 Polonara 7 Zizic 4 Dunston 8 Abass 9 all.re Banchi
Bertram Tortona : Zerini 5 Ross 9 Dowe 11 Candi 2 Tavernelli 0 Errica n.e. Strautins 10 Kamagate 0 Baldasso 15 Obasohan 9 Weems 9 Radosevic 10 all.re De Raffaele
da 2 Virtus 23/40, 57,5 % Bertram 23/37 , 62,2 % ; da 3 Virtus 9/25 , 36 % Bertram 8/30, 26,7 % ; tiri liberi Virtus 19/23 , 82,6 % Bertram 10/15 , 66,7 % ; falli commessi Virtus 21 Bertram 25 ; rimbalzi Virtus 40 (12 off) Bertram 33 ( 10 off) ; palle perse Virtus 8 , Bertram 11 ; palle recuperate Virtus 9 Bertram 4 ; assist Virtus 22 Bertram 18 ; valutazione Virtus 124 Bertram 76
Come previsto la serie con Tortona non sarà facile
Nei play off, si sa, non c’è mai niente di facile. La Virtus affrontava l’ottava della classifica che tuttavia nel girone di ritorno aveva tenuto il passo delle migliori. Come non bastasse in nottata Shengelia è stato colpito da un attacco influenzale che lo ha messo ko, mentre Dobric ha avuto il riacutizzarsi del problema alla caviglia infortunata a gennaio. Con queste premesse la vittoria di stasera è stata di quelle non scontate e arrivata grazie ad un impegno di tutta la squadra.
Nel secondo quarto finito 27 a 10 per gli ospiti la squadra di De Raffaele ha spaventato la Virtus, che è andata sotto anche -6 (all’inizio del 3° quarto) 46-52. La gara si è messa in salita e Bologna ha dovuto cambiare marcia, sopratutto in difesa, e ha piazzato un controparziale di 17 a 2 che l’ha issata sul 65-54 del 26mo minuto. Da lì in avanti la squadra di Banchi ha ripreso in mano il controllo della gara e l’ha portata fino in fondo mantenendo sempre un rassicurante vantaggio in doppia cifra.
Dunston e Cordinier determinanti
Assente Shengelia la Virtus ha dovuto utilizzare a lungo Mickey e Polonara ma la differenza sotto canestro l’ha fatta Dunston che ha stoppato e sporcato molti tiri dei Piemontesi, ed è stato un baluardo insormontabile. Tra gli esterni grande prova di Isaia Cordinier ritornato alla condizione ottimale dei primi mesi della stagione. Molto bene anche Lundberg e Belinelli al tiro ma, come sempre, la forza della Virtus è stata il collettivo e il desiderio di passarsi la palla in attacco e aiutandosi sempre in difesa.
Nella Bertram grande delusione Kamagate, subito due falli, poi al ritorno in campo una prova impalpabile. La forza di Tortona si è rivelata essere negli esterni in cui i più continui sono stati Baldasso e Strautins, Obashoan ha giocato solo un quarto, Dowe ha segnato a giochi fatti, Weems e Radosevic hanno funzionato a corrente alterna (l’ex Virtus è calato alla distanza).
Le parole dei due coach alla fine della gara
Walter De Raffaele (Bertram)
“Bologna nel terzo e quarto quarto ha mostrato cosa significa giocare a un livello superiore dal punto di vista fisico. Noi per ventiquattro minuti abbiamo giocato una partita da playoff, poi sono usciti i nostri limiti e i meriti della Virtus. I primi venti minuti hanno mostrato cosa serve per competere, ma non bastano”.
Luca Banchi (Virtus)
“E’ sempre difficile approcciare una serie, un quarto di finale che si preannuncia duro, intenso e equilibrato, dove a dispetto dell’emergenza dell’ultima ora siamo riusciti ad avere un buon approccio sulla partita almeno dal punto di vista offensivo, salvo poi patire un calo nel secondo quarto, dove Tortona ha giocato in velocità, è riuscita ad attaccare con frequenza al ferro. L’intervallo è servito a riordinare le nostre idee e tornare in campo con un altro piglio, decisivo per cercare di incanalare la partita sui binari che devono essere per noi un marchio di fabbrica.”