nella foto Virtus : Marco Belinelli capitano della Virtus, fin qua poco impiegato in Eurolega, il suo mancato contributo rappresenta uno dei tanti problemi attuali delle Vnere

Jordan Mickey aveva iniziato la stagione alla grande ma nelle ultime gare il suo apporto è stato ininfluente

La Virtus e i rimpianti d’Eurolega

Stagione regolare d’Eurolega disputato il 6°turno su 34 quindi ancora ventotto gare alla fine. Come sempre il torneo, a questo punto del calendario. non ha padroni. Ad ogni turno risultati inattesi sconvolgono la classifica, oggi comandata da Barcellona e Fenerbache con una sconfitta a testa. La Virtus, si sa, deve puntare a tutti i costi all’8° posto finale se non vuole venire estromessa dall’Eurolega appena conquistata in aprile di quest’anno vincendo l’Eurocup.

Dopo sole 6 giornate un bilancio ha poco senso, anche perchè il calendario rischierebbe di falsarne i risultati, tuttavia la squadra di Scariolo può già avere molti rimpianti sui punti lasciati per strada sia in casa che fuori. Ovvio che parliamo di Kaunas più che del Villeurbanne, in Lituania infatti le Vnere avevano incanalato la gara, comandata nel punteggio per 37 minuti, a loro piacimento ma un improvviso calo di tensione ha dato carburante allo Zalgiris che ha conquistato una vittoria insperata. Come spesso succede vincere aiuta a vincere e il successo ha messo le ali ai bianco verdi che ne hanno vinte altre due

La sconfitta con l’Asvel resta inspiegabile

Cercare di capire quanto successo alla Virtus coi francesi dell’Asvel Villeurbanne è roba da lettino dello psicanalista più che esperti del basket. Intendiamoci di gare dall’andamento simile ce ne sono migliaia essendo questo il  fascino del basket ma anche di sport come il tennis, il  volley e in parte anche il calcio. L’ imprevedibilità è una caratteristica esaltata dall’Eurolega una competizione sempre giocata ai massimi livelli sia tecnico che fisico. La Virtus ha un roster composto da parecchi giocatori che frequentano questo palcoscenico da anni, in panchina siede l’allenatore che, con la nazionale spagnola, è campione del mondo ed europeo. Che le Vnere siano una neo promossa è un dato di fatto ma è anche vero che non lo sono molti dei componenti del suo roster e dello staff tecnico.

Il black out nel 3° quarto

Se perfino Sergio Scariolo, che allena i suoi uomini ogni giorno, in conferenza post partita ha con molta onestà ammesso che non si sa spiegare quanto successo nel 3° quarto penso che non riuscirà nessuno a trovare la causa del parziale subito dalla Virtus in 10 minuti. Però possiamo analizzare quanto successo.

Come sempre all’inizio del 3° quarto lo staff Virtussino ha ripresentato il quintetto iniziale con Hackett, Lundberg, Ojeleye, Mickey e Jaiteh, la scelta si è rivelata fallimentare, nonostante che Mam Jaiteh abbia disputato un quarto eccellente. La relatà è che, statistiche alla mano, il quintetto iniziale aveva prodotto in attacco nel 1° tempo soltanto 19 punti dei  50 totali. Il break che aveva consentito il massimo vantaggio della metà del 2° quarto (+19) con alcune giocate in transizione che avevano infiammato il Paladozza era stato ottenuto dal 2° quintetto con un Teodosic ispirato come nelle migliori serate e un Bako prontissimo a sfruttarne gli assist.

La zona match up dei francesi

Messo con le spalle al muro nel 1° tempo in cui ha subito di tutto nel pitturato e dall’arco, l’Asvel ed il suo coach Tj Parker hanno invertito la tendenza e non c’era altro modo che una zona adattata per rallentare l’attacco della Virtus. Penso che nessuno dei francesi, nemmeno il più ottimista, avrebbe però immaginato di riuscire ad inguaiare una squadra che, nel primo tempo aveva tirato col 60% da 2 e il 46% da 3.  Quando l’Asvel ha ricucito quasi del tutto lo strappo Scariolo aveva preparato ben 4 cambi ma nessuno è riuscito a fermare il gioco commettendo un fallo e per due lunghi interminabili minuti la Virtus ha tenuto in campo un quintetto che stava subendo di tutto. Anche questo va rubricato nel capitolo “inesperienza” ma sarà meglio che l’apprendimento per chi non ha mai frequentato l’Eurolega sia veloce perchè va bene la maratona ma perdere contatto dal gruppone di chi si giocherà l’8° posto play off è molto pericoloso.


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