La Virtus è fatta adesso si dovrebbero fare i Virtussini

Scritto da il 7 Agosto 2022

La Virtus è al completo pronta per iniziare la nuova stagione

 

Toko Shengelia il Georgiano ex Cska, averlo confermato è certamente uno dei colpi migliori dell’estate Virtussina (foto Virtus)

Col ritorno di Gora Camara dopo due anni d’esilio, la Virtus Pallacanestro Bologna ha per il momento completato il proprio roster in vista della nuova impegnativa stagione. In occasione della presentazione ufficiale di ciascuno dei nuovi arrivi ci sarà tempo per definirne caratteristiche e storia passata.

Rispetto alla squadra che ha iniziato la stagione scorsa una vera e propria rivoluzione, qualche innesto in confronto a quella che ha terminato la stagione.

 

I promossi e i bocciati nell’estate Virtussina

I confermati sono Cordinier, Mannion, Belinelli, Pajola, Jaiteh, Weems e Teodosic, i due innesti primaverili Hackett e Shengelia, il recuperato Abass (sulle cui condizioni dovrà esserci ovviamente una verifica), infine i nuovi Mickey, Bako, Lundberg, Oieleye, Menalo e Camara.

Da definire un’unica posizione quella di Michele Ruzzier dopo che Ceron ha salutato per accasarsi a Nardò in A2.

I giocatori che per svariati motivi sono stati “bocciati” sono Amar Alibegovic (Olimpia Lubjiana), Amedeo Tessitori (Umana Reyer Venezia), Jakarr Sampson e Kevin Hervey che hanno transato un anno ulteriore di contratto, infine Ekpe Udoh con il quale la Virtus ha utilizzato una clausola del contratto per rescindere e liberarsi senza penali.

Che questa Virtus sia più forte dell’ultima pare non ci possano essere dubbi, il roster è più profondo, più numeroso e coperto in ogni ruolo. È fin troppo evidente che da parte della società ci siano state scelte tecniche ben precise finalizzate a ciò che Sergio Scariolo ha in mente.

In questi sessanta giorni i tifosi si sono sfogati sui social a dispensare consigli a chi ovviamente non ne aveva bisogno. In questi casi vien da dire che ha ragione coach Scariolo quando confessa di non leggere mai i social, beato lui che può farlo.

 

Alla Virtus serve un big man o centro dominante?

Il tema più “caldo” dell’estate è stato quello del mancato arrivo del “big man” califfo d’Eurolega, inutile rifare i nomi che sono alla portata di tutti, Ronci e Scariolo hanno invece portato Jordan Mickey che allo Zenith giocava minuti da “5” sebbene pare in polemica con coach Pascual (che l’avrebbe voluto solo “5”) ; in più la dirigenza bianconera ha vinto un’agguerrita concorrenza europea per assicurarsi un centro dinamico con un’apertura alare di 224 cm. come Ismael Bako, grandissimo specialista del pick and  roll.

La ciliegina su una torta già molto ricca è Leo Menalo, croato ma di scuola Italiana (Stella Azzurra) quindi a referto come Italiano, ala di 206 cm e appena vent’anni. Ufficializzato poi  il rientro di Gorà Camara anche lui a referto come Italiano il pacchetto dei giocatori “interni” è al completo. Oltre al dibattito sul centro dominante  ha tenuto banco il derby infinito con Milano.

Tutto ciò che avviene in estate è opinabile, i tifosi che sono in astinenza da basket giocato, ogni giorno giocano virtualmente il derby d’Italia e da un pò hanno concluso che tra bianconeri e biancorossi non ci sarà partita e la squadra di Messina vincerà a mani basse sia in Italia e a maggior ragione in Europa.

In fondo è il fascino dello sport, se in campo andassero i milioni d’investimento non ci sarebbe ragione di giocare e quindi vedere lo sport, la speranza è che passino in fretta i quasi due mesi prima dell’inizio della stagione così invece della carta il parquet darà i primi giudizi.

Per dirla tutta secondo i social nelle varie coniugazioni il ” mercato” bianconero non sarebbe ancora terminato e sarebbe in attesa del colpo grosso quel Nikola Milutinov, mando a dirlo tesserato per il CSKA,  oggetto dei desideri di tutti i tifosi Virtussini.

 

 

 

 


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