Per la Virtus sprecona i regali sono finiti, anche il campionato è alla fase decisiva
Nella foto Virtus di Matteo Marchi : Massimo Zanetti e Marco Belinelli presidente e capitano della Virtus qui dopo una delle tante vittorie di questa stagione
La Virtus nel momento più complicato della stagione
Il calo temuto e previsto da mesi è arrivato e la Virtus si scopre improvvisamente nuda alla meta. Le due vittorie con Milano e Brescia avevano issato le Vnere in cima alla classifica, due prestazioni che avevano mostrato una squadra in salute, almeno fisica, vittorie nette senza nessun dubbio. Nonostante la sconfitta sulla sirena anche la gara col Panathinaikos aveva mostrato una squadra tonica che aveva saputo rimontare 17 punti di svantaggio alla seconda forza dell’Eurolega, non riesci ad arrivare davanti al Pana all’ultimo minuto se non sei in fiducia.
In otto minuti di follia dal 32′ al 40′ della gara con Pistoia i Virtussini hanno dilapidato un vantaggio esiguo ma che era costato tanta fatica e che, se mantenuto, avrebbe consentito alle Vnere di poter giocare in casa tutte le eventuali “gara 5” nei play off. Sul fatto che questo possa essere un vantaggio significativo esiste ancora un dibattito aperto da un anno, ci sono gli strenui sostenitori della tesi per cui se lo scorso anno gara 7 si fosse disputata alla Segafredo Arena il risultato sarebbe stato diverso, per contro il partito di coloro che ricordano l’ultimo scudetto Virtus, ottenuto dalla terza posizione dietro Brindisi e Milano, è altrettanto numeroso.
A qualunque dei due partiti sia iscritto chi segue la Virtus deve evitare di buttare il bambino con l’acqua sporca. Nessuno deve dimenticare dopo soli 6 mesi com’è iniziata la stagione, a settembre la Virtus era, di fatto, una squadra sconfessata da chi l’aveva costruita (o quanto meno avallata) e anche il più inguaribile ottimista dei suoi tifosi non avrebbe scommesso un euro su una stagione migliore della precedente in Eurolega.
Nelle 32 gare di Eurolega (17 vinte e 15 perse) la squadra di Banchi ha compiuto parecchie imprese e anche qualche vero e proprio miracolo, questo è certificato dal fatto che delle 7 squadre che ad oggi la precedono in classifica solo le prime due (Real e Pana) l’hanno sconfitta due volte. Le Vnere hanno ancora la possibilità di qualificarsi ai play in da ottave posizione questa che, fino all’anno scorso, avrebbe significato play off certificati.
La maggior parte delle inseguitrici hanno un budget superiore ai 16 milioni dichiarati dalla Società Virtussina, senza pensare a Milano il grande flop del torneo (che ne dichiara 35), Efes, Partizan e Stella Rossa hanno speso più della Virtus per non andare ai play off.
Le colpe della Virtus e l’ingratitudine dei tifosi
La Virtus ha indubbiamente delle colpe, anche gravi, per alcune sconfitte in Italia assolutamente evitabili. La principale è quella con Reggio Emilia ai quarti di Coppa Italia oltretutto perchè questo trofeo era stato fissato dalla Società come prioritario nella stagione, quella di domenica la segue a ruota per l’importanza di mantenere il primo posto in classifica e il modo in cui è arrivata.
Pistoia è una buona squadra ben allenata con delle caratteristiche peculiari ben note. La squadra di Brienza aveva vinto al Forum una gara in fotocopia e Banchi in pre partita aveva messo in guardia tutti della pericolosità della squadra toscana. Indubbiamente i biancorossi hanno indovinato la partita della vita, le percentuali nel tiro pesante dell’ultimo quarto sono da extraterrestri, per opporsi efficacemente al bombardamenti di Willis e Hawkins sarebbe servita alla Virtus la difesa di tante serate d’Eurolega ma lunedì sera i bianconeri non sono mai stati in grado di difendere come sanno nemmeno nei primi 3 quarti. Nell’ultimo quarto la Virtus ha pensato che il margine racimolato (+ 14 a 8′ dal termine) potesse consentire di accettare il corri e tira dei Toscani che, mentalmente, piace ai giocatori che in questo modo si possono dedicare a ciò che piace di più cioè fare canestro. Purtroppo per i bianconeri però quando Pistoia ha infilato un paio di triple è subentrata la paura di subire la rimonta e quindi di perdere cosa che poi si è puntualmente verificata.
Il fatto assolutamente inspiegabile è che giocatori di grandissima esperienza come quelli di Banchi abbiano potuto farsi trascinare in un vortice tale da smettere di giocare al proprio ritmo e consegnare in pratica la vittoria a Pistoia. La Virtus che con le triple ha conquistato tante vittorie in stagione questa volta è stata punita proprio sul suo terreno preferito ma Pistoia è andata ben oltre i propri limiti per vincere a Bologna . Percentuali difficilmente ripetibili ha detto Banchi nel post partita mentre Brienza in un’intervista odierna ha speso parole lusinghiere nei confronti delle Vnere sostenendo che la Virtus non è affatto in crisi e, secondo il coach lombardo, venerdì a Milano ha tutte le carte in regola per vincere.
Diversamente la pensano i tanti tifosi bianconeri che sui social hanno vomitato addosso a società e squadra le proprie frustrazioni e insoddisfazioni per le ultime sconfitte in Europa e in Italia. Incredibile che nemmeno quattro mesi fantastici di vittorie impreviste ed aver occupato per molte settimane il secondo posto nella classifica di Eurolega abbia preservato la squadra dalle critiche feroci che si stanno leggendo su molte pagine social Virtussine
In questo momento della stagione non servono le polemiche
A 2 giornate dal termine della stagione regolare di Eurolega e a 5 dal termine di quella di Lba tutte le possibilità sono ancora aperte : con due vittorie con Milano e Baskonia la Virtus sarebbe matematicamente ottava con molte possibilità di disputare i play off. In Lba ugualmente i bianconeri fanno parte del gruppetto di 3 squadre che, a pari punti, inseguono la capolista Brescia avanti di una sola vittoria. Pertanto sono ancora aperte tutte le possibilità : la Virtus potrebbe essere prima ma non dovrebbe scendere sotto la quarta piazza, impossibile ad oggi fare previsioni viste le continue sorprese che il campionato riserva.
