nella foto Virtus : Bryant Dunston ultimo acquisto in casa Virtus, il centro che con l’Efes ha conquistato 2 Euroleghe da protagonista chiude la campagna di rafforzamento delle Vnere

Con l’arrivo di Dunston la nuova Virtus è fatta

La Virtus si regala, proprio alla fine, il pezzo più pregiato della sua campagna estiva. Bryant Dunston non avrebbe certo bisogno di presentazioni : centro di 2.05, statunitense di nascita ma di passaporto Armeno,dopo Israele, Varese, Olympiakos, è approdato ad Istanbul dove, è proprio il caso di dire, ha piantato le tende. Otto anni con la maglia dell’Efes, 331 gare ufficiali, due gemme preziose come due Euroleghe conquistate da protagonista. Ovviamente ha un limite rappresentato dalla carta d’identità, avendo compiuto da poco i 37. Negli ultimi anni nelle rotazioni di Ataman veniva chiamato ad un minutaggio ridotto (circa 15′) in pressapoco 40 partite. Sostanzialmente giocherà ad occhio e croce l’Eurolega e i play off di Lba.  Saranno  minuti di grande qualità perchè Dunston (che conosce il campionato italiano per aver giocato una stagione a Varese esattamente 10 anni fa) è nel suo ruolo un giocatore di valore assoluto, la spalla ideale per Devontae Cacok sbarcato in Europa pochi mesi fa e approdato al Cska Mosca dove ha giocato dei play off di rilievo.

Una formazione interessante per il dopo Teodosic

La Virtus dunque sceglie una strada nuova per la prima stagione senza la sua stella. Salutato con molti rimpianti e ricordi struggenti Milos Teodosic, poichè sul pianeta un altro come il Serbo non esiste, ha dovuto fare di necessità virtù e cambiare completamente il suo volto tecnico. Senza l’estro, la fantasia e l’imprevedibilità del suo fuoriclasse, sarà una Virtus “operaia” quella che si presenterà ai nastri di partenza. Un tasso tecnico notevole nei nuovi arrivi : Polonara e Dobric stabilmente nello starting five d’Italia e Serbia (che incroceranno le loro strade domattina ore 10), Cacok che statistiche alla mano è stato il miglior rimbalzista nei play off russi con il Cska, Jaleen Smith che all’Alba divideva il minutaggio col nuovo acquisto Olimpia Maodo Lo ed infine lo scugnizzo Mascolo, uno a cui non piace perdere nemmeno a briscola.

Purtroppo la rinuncia a Milos ha coinciso con la necessità del taglio di 6 milioni dal budget previsto, per cui la logica della Virtus, assolutamente condivisibile, è stata quella di costruire una squadra molto più fisica e con spiccate attitudini difensive. Soltanto il parquet, come sempre, potrà dire se ci sarà riuscita, in ogni caso la squadra ha un tasso di esperienza in Europa non certo pargonabile alla precedente.

Una squadra con grandissima esperienza di Eurolega

Gli unici due giocatori debuttanti in Europa sono Bruno Mascolo e Devontae Cacok. Gli altri sono dei giocatori ben conosciuti nel firmamento Europeo, il solo Pajola ha disputato una stagione ma tutti gli altri hanno al proprio attivo almeno 3-4 partecipazioni all’Eurolega, anche da vincitori come Hackett e Dunston. Ancora una volta Sergio Scariolo ha dimostrato che non predilige i centri di grande stazza e fisicità ma, in posto 5, vuole giocatori atletici e mobili, in grado di garantire velocità e corsa alla squadra. La mission della nuova Virtus è già ben delineata nella scelta degli uomini : difesa durissima, contropiede (o come si dice oggi gioco in transizione) e una panchina molto lunga. Come sempre tutto dipenderà dalla fortuna, non tanto per il gioco che si sa nel basket non ci sono pali e traverse, quanto alla voce infortuni.

Importante la salute, come sempre

Non è una banale considerazione, la salute è alla base di tutte le vicende umane, ma il ricordo degli infortuni delle ultime due stagioni è ancora pesante. Inutile ripercorrere il calvario di alcuni protagonisti delle Vnere, ma il tasso d’indisponibilità delle ultime due stagioni ha superato ogni record. Certamente puoi avere la panchina super lunga ma quando in alcune gare ne mancano 5 o 6 diventa impossibile programmare quintetti e minutaggi, finisce per giocare chi c’è e il più a lungo possibile. Se questo succede una volta si possono stringere i denti e provare a fare a meno degli assenti ma se gli infortuni durano mesi sono seri problemi. La Virtus sta lavorando in Palestra esattamente da una settimana agli ordini dello staff tecnico, ad esclusione ovviamente di Scariolo ai Mondiali con la Spagna, domenica 3 settembre già la prima uscita a Faenza contro la Carpegna Pesaro in un’amichevole il cui incasso andrà interamente devoluto alla ricostruzione della palestra Faenza Lotta, società benemerita Faentina, completamente distrutta dall’alluvione di maggio.


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